GIORNO 11

3.5K 108 14
                                    

FEDERICO POV

Io e Fer ci siamo alzati prima che potevamo, in quanto "schiavi" personali di Sammy e Giulia per oggi è nostro dovere fargli trovare la colazione pronta. Con Fer ci siamo accordati che lui si occuperà di Giulia e io di Sam, all'inizio non mi è sembrato molto d'accordo così gli ho propinato la scusa che siccome avevo perso io contro di lei era più logico che fossi io ad occuparmi di  lei, anche se la verità è che voglio passare un pò più di tempo con lei e punzecchiarla per avermi preso palesemente per il culo durante gli allenamenti. Mi divertirò parecchio e soprattutto smetterò di interrogarmi su quello che ho compreso la scorsa sera su Ferdinando, non ho avuto il coraggio di chiedergli niente anche perchè non è detto che quel gesto sia stato fatto perchè gli piaccio in quel senso, magari è stata semplicemente una carezza amichevole, come quelle che mi scambio con i miei compagni in campo e non sono per niente maliziose. "Ma buongiorno!" ci voltiamo e Giulia ci raggiunge in cucina, con aria trionfate e facendo roteare il laccio della sua vestaglia super alla moda. "Buongiorno a te!" le dico sorridendo, Fer invece è parecchio scocciato; non l'ha proprio digerita la mia sconfitta contro Sammy. "Sam dorme ancora?" le chiedo. "Più o meno. Chi si occuperà di soddisfare i miei desideri oggi?" chiede appoggiandosi alla penisola della cucina. "Io" risponde Fer molto poco entusiasta. *Rilassati,  un gioco* dico mentalmente perchè di certo non voglio iniziare una discussione adesso. Spengo la macchinetta e vuoto il caffè nella tazza che di solito una Sam e la metto sul vassoio insieme a delle fette biscottate con la nutella che ho già preparato. "Vado a svegliarla!" dico prendendo il vassoio. "Le porti la colazione a letto?" mi chiede Fer con aria quasi scioccata e anche irritata. *Non voglio avere ragione* mi dico. "Si" sorrido e mi dirigo verso la camera da letto. 
Entro cercando di non fare troppo casino per non svegliare quelli che ancora dormono e appoggio il vassoio per terra per poterla svegliare meglio. "Sam" la chiamo mentendole anche una mano sul braccio per scuoterla un poco, lei mugugna muovendosi appena e una ciocca di capelli biondi le finisce sul viso. Istintivamente sorrido e glielo sposto con delicatezza. "Sam, svegliati" la scuoto  ancora e lei apre gli occhi. "Che diavolo vuoi?" mugugna. "E' iniziata la mia giornata di schiavismo" dico ridendo e lei sorride soddisfatta. "Se è così allora va bene" dice ancora assonnata e si mette a sedere sul letto. "Ti ho portato la colazione" la informo e alzo il vassoio per appoggiarlo sul letto. "Seriamente?" chiede sorpresa. "Le cose o le faccio bene o non le faccio" dico mettendomi sull'attenti. "Stupido, siediti" con la mano picchietta sul materasso e io mi siedo. "Allora, hai qualche desiderio particolare per oggi?" le chiedo curioso, voglio proprio vedere cosa mi farà fare. Lei posa i suoi occhi nei miei e hanno una luce talmente strana che mi chiedo cosa stia pensando.*Di sicuro non che si vuole avventare sulle tue labbra come stai facendo tu adesso* mi dice la mia coscienza e in effetti, questa voglia di morderle le labbra ancora gonfie dal sonno mi deve passare.E' così bella però con gli occhi ancora un pò assonnati e i capelli scomposti. "Devo ancora pensarci sinceramente, anche perchè dopo ieri sera non voglio metterti ulteriormente in imbarazzo" dice prendendomi in giro, mentre sorseggia il caffè e io faccio violenza su me stesso per non saltarle addosso e farle il solletico. "Sfotti, brava complimenti" batto le mani facendo l'offeso e mi volto. Con sorpresa sento le sue mani cingermi da dietro e posa il mento sulla mia spalla. Non si è mai sbilanciata così tanto. "Mi perdoni?" chiede con fare innocente, mi volto appena per guardarla e ha gli occhi spalancati come un cucciolo. "Perdonarti è il mio primo obbligo da schiavo?" le chiedo e lei annuisce senza togliere la testa. Sarebbe proprio l'occasione perfetta per rubarle un bacio. Mi avvicino di poco, fissandole le labbra. *Si lo faccio* mi dico, ma prima che posso anche solo sfiorarle le labbra lei toglie la testa. "Prendimi le cose per la piscina, ho voglia di farmi una nuotata!" ordina alzandosi dal letto quasi di scatto. "Tu ovviamente mi farai compagnia" dice recuperando solo il costume ed esce dalla stanza. Faccio un sorriso a trentadue denti, speravo davvero che mi chiedesse di fare qualcosa in sua compagnia e che non mi sfruttasse solo. Prego solo che da fuori io non sembri un cretino con una cotta da quindicenne, che poi non è una vera e propria cotta, ci si diverte. Prendo il mio costume, tolgo i pantaloni e lo infilo sui boxer,recupero il mio salviettone e quello di Sam.
Quando arrivo in piscina lei si è già tuffata e ha su un costume intero a righe bianche e nere. È stupenda cazzo. "Eccomi" le dico e sistemo il suo salviettone su una sdraio. "Hai un mestiere in mano sai?" mi dice venendo verso il bordo vicino a me. "Spero di continuare con il mio" le dico abbassandomi, lei mi prende una mano e cogliendomi di sorpresa mi tira facendomi cadere in acqua. "Tu sei matta!" le dico una volta riemerso, lei sta ridendo di gusto. "Ah si è" mi avvicino e lei indietreggia  fino a toccare il bordo con la schiena. "Sei il mio schiavo, non ti puoi ribellare" dice continuando a ridere. "Ne sei sicura?" le chiedo, cercando di fare uno sguardo il più possibile minaccioso. "Sicurissima" ribatte. "Mmh" mi avvicino e la intrappolo tra me e il bordo appoggiando le mani su di esso. "Così il tuo obbiettivo è maltrattarmi?" le chiedo a pochi centimetri dal viso, incatenando i miei occhi ai suoi. Che fottuta voglia di baciarla. "Si, è proprio il mio obbiettivo" dice quasi sussurrando con il fiato corto. *Sono io a farle questo effetto?* mi chiedo. Alza una mano e la passa tra il ciuffo corto dei miei capelli. "Ti sistemo!" dice. Se solo non li avessi tagliati mi sarei goduto di più questo momento. "Mi piacciono corti" aggiunge e io rimango stupito, è stato un complimento inaspettato. "Eri una di quei tifosi che si lamentava che me li dovevo sempre sistemare?" chiedo sorridendo, cercando di non mostrare la mia sorpresa e soprattutto la mia gioia. "No, mi piacevano anche prima" dice finendo di sistemare il ciuffo. "Ora sei a posto" mi sorride e io ricambio. "Farò di te la mia parrucchiera personale" le dico e lei annuisce abbassando lo sguardo. Tolgo la mano dal bordo e la porto sul suo mento per farle alzare il viso. "Vuoi ancora maltrattarmi?" le chiedo e lei scuote la testa sbarrando gli occhi *Adesso la bacio cazzo* mi decido, mi avvicino e lei sguscia dalla mia presa andando sott'acqua. *Maledetta* penso. Lei riemergere  dietro di me e mi schizza con l'acqua. "Ricominci?" chiedo divertito e lei torna sott'acqua nuotando fino al bordo più lontano. Mi farà impazzire. 

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora