GIORNO 72

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MATTINA

Se ieri ancora pensavo fosse un sogno,questa mattina ho davvero la certezza che finalmente siamo liberi e che Veronica è finalmente fuori dalle nostre vite. Fede si è alzato prima di me ed è tornato ad allenarsi come sempre, ultimamente era poco concentrato, causa lo stress di tutta la situazione, mentre ora spero riprenda i suoi ritmi in modo da arrivare agli allenamenti già in forma e non troppo indietro rispetto agli altri. Io mi sono seduta sul divanetto della veranda e lo ammiro da qui per non distrarlo troppo; vederlo mentre si allena quasi mi rilassa, forse perchè l'allenamento è sintomo del suo benessere e se lui sta bene, sto bene anche io.  Mi sono sono innamorata di lui così, semplicemente guardandolo e nemmeno me ne sono accorta all'inizio; pensavo che fosse solo soggezione perchè già mi piaceva fuori, che fosse un riflesso dell'ammirazione che provavo già per lui, ma il modo in cui è riuscito a farmi stare non ci è mai riuscito nessuno e si è strada nel mio cuore, piano piano in modo che non potessi respingerlo. E' stato furbo. Finisco il mio thè e porto la tazza nel lavandino. Alzo lo sguardo e guardo il mio riflesso, sono sempre la stessa e pure mi sento così diversa, come se la ragazza che è entrata da quella porta quella sera non ci fosse più, per fare spazio ad un'altra persona, nettamente più felice e con il cuore a mille. Ricordo la prima volta che lui mi ha afferrata per i fianchi, ero proprio qui, ho guardato il nostro riflesso e sembravo talmente spaventata che chissà cosa hanno pensato i cameraman dietro. Avranno pensato che fossi pazza, se solo avessi saputo che quel tocco sarebbe diventato a me così famigliare, mi sarei rilassata e me lo sarei goduta di più. "A che pensi?" le sue mani si posano sui miei fianchi come quel giorno e questa volta sorrido al nostro riflesso. " A nulla" dico. Lui mi da un bacio sulla guancia e imprimo nella mente questo momento. "Sembri triste" osserva guardando a sua volta il riflesso e appoggiando la testa alla mia spalla. "Pensavo ai primi giorni e di quanta strada abbiamo fatto e di quante cose sono successe" sposto la testa per voltarmi verso di lui e mi sorride. "Molte cose bellissime" dice  e mi da un bacio. "Tipo questa" aggiunge. "Questa è nettamente la migliore" ricambio il bacio dandogliene un altro. " Sei il regalo più bello che questo Grande Fratello potesse farmi Fede" gli dico guardandolo negli occhi e lui mi fa voltare, mi prende il viso tra le mani e appoggia la sua fronte alla mia. "Tu lo sei" mi da un'altro piccolo bacio e mi sembra come se in mezzo tra quel giorno e questo non ci sia stato niente, ma che subito dopo quel contatto ci siamo ritrovati a baciarci e ad amarci. "Ti amo" gli dico e lo abbraccio stringendolo forte. "Anche io" sussurra.


POMERIGGIO

Con le ragazze ci siamo rintanate nella sauna e ce la stiamo un pò godendo; con Veronica intorno dovevo stare all'erta e non mi sono più goduta la compagnia delle ragazze e la cosa mi ha fatto star male perchè loro mi sono sempre state accanto qui dentro e ho instaurato un bellissimo rapporto con loro, che spero durerà anche fuori. Giulia me lo ha già confermato e spero davvero che sia così anche per l'altra Giulia, Silvia e Ivana. Non ho mai avuto molte amiche femmine, Sebastiano anche se è gay l'ho sempre comunque considerato un ragazzo e anche i restanti della compagnia sono per la maggior parte ragazzi; anche a lavoro siamo due donne contro cinque uomini, compreso il nostro capo. "Ragazze, vorrei farvi un piccolo discorso se me lo permettete" dico. "Ma certo" dice Silvia. "Volevo chiedervi scusa, da quando mi sono messa con Federico mi sono un pò allontanata e ancora di più da quando era entrata Veronica. Stavo costantemente con lui per paura che facesse qualcosa, cosa che poi ha fatto comunque e ho quasi totalmente trascurato voi che siete sempre state in prima linea per difendermi e supportarmi" dico e la Provvi inizia a scuotere la testa. "No no no no. Non voglio nemmeno sentirle queste cose. Tu hai fatto quello che dovevi per far nascere un  rapporto come si deve e per preservarlo. Noi siamo qui e non devi assolutamente pensare nemmeno per un attimo di doverci dare spiegazioni o scusarti" mi dice. "Ma...". "Niente ma..." dice la sorella. "Giulia ha ragione, qui dentro è tutto diverso e avete faticato per far nascere una storia normale in dinamiche straordinarie.Non devi assolutamente scusarti di niente" aggiunge. "Io concordo con loro" dice Ivana. "Grazie ragazze, non sapete quanto questo mi faccia stare ancora meglio" allargo le braccia. "Venite qua vi prego" mi abbracciano tutte e sentiamo bussare sul vetro. "Posso venire anche io nell'ammucchiata?" chiede Luca con gli occhi fuori dalle orbite. "No" rispondiamo in coro e lui sbuffa. "Che palle!" esclama. "Tornerò dal mio amico Berna" dice facendo il finto offeso e se ne va. "Che scemo" diciamo ridendo. " Davvero ragazze, io spero di trovarvi tutte anche fuori" dico. "Assolutamente" dice Silvia e io sorrido. Tutto è a posto, tutto è come l'avevo sognato da piccola.


SERA

Io e Fede raggiungiamo gli altri in giardino e respiro l'aria dei primi giorni, ovviamente senza il dubbio che Federico sia omosessuale. Se ci penso mi viene davvero da darmi delle botte in testa. Ci sistemiamo sull'enorme puff e devo ricordarmi di comprarne uno quando uscirò. lo voglio mettere sul tappeto davanti al letto in modo da mettermi li per lavorare e stare un pò comoda. "Oh bene, bene, la coppia dell'anno è arrivata" dice Luca sfregandosi le mani. "Quel movimento non mi piace nemmeno un pò, che stai tramando?" chiedo al bolognese. "Mi stavo chiedendo, ora siete una coppia, vi dite praticamente ogni cosa, siete sinceri ecc. ma, tu sei una grande tifosa della Juve e hai sempre detto che lo seguivi quindi mi chiedevo...Qual'è stata la tua prima impressione su Federico?" mi chiede e io sbarro gli occhi. Questa domanda proprio non me l'aspettavo. "Beh insomma....". "Quando lo hai visto la prima volta innanzi tutto?" chiede curioso e guardando gli altri noto che sono tutti parecchio curiosi. "Ehm, dunque era una partita Juve-Fiorentina, lui stava già a alla fiorentina, ma non aveva giocato le partite contro la juve nella scorsa stagione e io prima di allora davvero non lo avevo mai visto; ne avevo sentito parlare, ma non avevo mai visto la sua faccia. Ad inizio partita le formazioni si sono messe in riga e le hanno mostrate, quando la telecamera è passata su di lui, beh diciamo che ho pensato che quel ragazzo biondo fosse molto carino, poi hanno detto chi era e così sono andato a cercarlo su google e sui social" racconto imbarazzata. "Mi hai cercato subito?" chiede sorpreso. "Si e tutto qui, ho pensato che fosse un bel ragazzo" dico frettolosamente. "MMh, c'è dell'altro secondo me" Luca mi guarda con fare scrutatorio. "Beh posso aggiungere che vedendo il suo profilo e guardando qualche vecchia intervista, mi è sembrato un ragazzo apposto, con la testa sulle spalle, uno con cui mi sarebbe piaciuto anche scambiare due chiacchiere" mi copro il viso con le mano e sospiro. "Così gli ho scritto su instagram, ma non hai mai letto" dico rivolgendomi a lui. " Pensa se lo avessi fatto, magari stareste insieme da allora" dice Luca incredulo. "Non esageriamo" dico ridendo. "E che mi hai scritto?" chiede Fede curioso. "Solo, Ciao come stai?" rivelo. " Solo questo?Non, ti visto giocare, sei bellissimo, sei bravissimo...". "No, solo questo, volevo solo provare a parlare con te" dico. " Cavolo" dice. " Che storia ragazzi" Luca sembra quasi immerso in una serie tv per quanto è interessato. "Pensa, una volta ero in tribuna family a vedere una partita, tu non hai giocato, ma durante il riscaldamento sei passato di li, ma non mi hai vista" racconto. "Cioè lui ti è passato a pochi metri, non ti ha vista, ma ora siete qui e siete innamorati?No sto male ragazzi" dice Luca con fare fin troppo melodrammatico. "Davvero ragazzi, questo sembra destino, non vi siete trovati li, ma vi siete trovati qui" dice la Provvi. "Può darsi" dico. "Anche non credo che avrebbe potuto fare molto dal campo" dico cercando di rilassarmi. Mi sto sentendo troppo in imbarazzo. "Beh, avrei potuto regalarti la mia maglia, per farti capire che ti avevo notata e potevi aspettarmi fuori" mi dice Fede guardandomi negli occhi. "Mi sarei fermato per te" aggiunge e mi sento morire. Come sarebbe andata se davvero ci fossimo visti quel giorno? Non lo sapremo mai credo e direi che comunque mi è andata bene.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora