Capitolo 29

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Ethan

Ho iniziato a fare foto da bambino, con la prima macchina fotografica che mi comprò mio padre e da lì non ho più smesso, è iniziato tutto come un gioco e alla fine è diventato il mio lavoro. Certo lavoro per mia madre ma le foto che faccio sono viste da tantissime persone e mi permettono di farmi conoscere, di far vedere a tutti il mio lavoro, far vedere che non sono un fotografo perché lavoro per mia madre ma lo sono perché sono bravo, perché ho del potenziale e posso sempre migliorare.
In famiglia sono l'addetto alle foto, ogni volta che c'è un momento da immortalare lo fanno fare a me, quando Faith era più piccola mi divertivo a farle foto di ogni tipo e in ogni momento, stessa cosa ho fatto con Nathan, ci sono due album fotografici di ognuno di loro con foto fatte da me e mamma ci tiene tantissimo a quegli album, dice che sono i suoi preferiti. Anche Jade mi chiede sempre di scattarle qualche foto, dice che se le faccio io magari riesce a venire meglio, un po' più carina cosa che io trovo molto stupida perché non sono io a renderla bella nelle foto, è lei ad esserlo ma non è facile farglielo capire, non è facile farle capire che è bella e le foto vengono bene perché c'è lei, glielo ripeto ogni volta e non smetterò di farlo, continuerò a dirle che è bellissima ogni giorno e magari prima o poi mi crederà, conoscendola sarà difficile, è testarda e quando è convinta di una cosa è impossibile farle cambiare idea ma non mi sono mai arreso con lei e non lo farò neanche per questo, ormai sono abituato alla sua testardaggine e al suo carattere un po' esuberante a volte ma la amo anche per questo.
'Vai a prendere Jade e ci raggiungete li?' Chiede papà quando ormai siamo tutti pronti.
'Si.' Rispondo. 'Sono anche in ritardo.' Dico guardando l'orologio.
'La mostra inizia alle 20.' Mi ricorda mia madre. 'A che ora vai a prenderla?' Chiede.
'Ora.' Esclamo. 'Ci vediamo lì.' Dico per poi uscire di casa.

Questa sera c'è la mostra di zio Zayn, mostra fotografica che fa ogni anno. Con un concorso seleziona dieci fotografi e alla mostra espone alcune delle loro foto e ogni mostra ha un tema. Il tema di quest'anno è L'amore non ha razza, è un tema molto bello e anche molto significativo, ci saranno sicuramente foto pazzesche, è un tema anche molto ampio, puoi interpretarlo a modo tuo con qualsiasi tipo di foto, è davvero pazzesco, amo quando zio Zayn fa mostre del genere.
'Sei in ritardo!' Esclama non appena entra in auto.
'Lo so scusa.' Dico allungandomi verso di lei per baciarla.
'Perché sei arrivato tardi?' Chiede.
'Non sapevo cosa indossare.' Dico ma lo sguardo che mi rivolge mi fa capire che non mi ha creduto. 'Ci ho messo più del dovuto a farmi la doccia.' Ammetto.
'Quando mai tu ci metti poco a farti la doccia.' Esclama tra se.
'Mi rilassa ok.' Mi difendo. 'È freddo e l'acqua calda mi rilassa.' Aggiungo.
'Non cambierai mai.' Afferma.
'Ed è un male?' Chiedo.
'No dai.' Dice sorridendo. 'Sei perfetto così come sei.' Aggiunge lasciandomi un veloce bacio sulla guancia.
'Cos'e tutto questo affetto oggi?' Chiedo. Di solito non è così aperta nel mostrare quello che prova, tende a nascondere i suoi sentimenti e l'ho imparato a mia spese anche quindi ogni volta che si lascia andare resto sempre sorpreso, non che mi dia fastidio o altro, sono felicissimo quando è così serena da aprirsi però mi lascia senza parole. Ama le coccole, ama essere abbracciata e ama stare sul divano stesa su di me mentre guarda i film Disney ma sono sempre io a fare la prima mossa, sono io che l'abbraccio per primo, sono io he le faccio complimenti di continuo, poche volte parte da lei l'iniziativa.
'Dici sempre che non sono mai dolce e romantica per una volta che lo sono ti lamenti anche.' Afferma.
'Non mi sto lamentando.' Affermo. 'Sono solo sorpreso.' Ammetto.
'Ogni tanto un po di dolcezza te la meriti.' Dice. Ecco che è tornata la Jade che conosco.
'James è già passato a prendere Perrie?' Chiedo.
'No è andata lei da lui.' Dice.
'Perché tu non sei venuta da me?' Chiedo.
'Dovevo ancora farmi la doccia e tutto il resto poi avevi detto che saresti passato a prendermi.' Afferma.
'Sei pigra.' Esclamo. 'Potevi camminare un po' e venire da me.' Dico. 'La doccia potevi farla a casa mia.' Aggiungo. 'Potevi farla con me.' Affermo ammiccando.
'Ti sarebbe piaciuto eh!' Dice in tono provocatorio.
'Non sai quanto.' Ammetto serio per poi scoppiare a ridere.
'Che scemo che sei.' Dice ridendo anche lei.
'Siamo arrivati.' Dico fermando l'auto. 'Grazie per lo scemo comunque.' Affermo.
'Di niente amore.' Risponde per poi baciarmi.

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