Agosto 2036
Ethan
Fare una sorpresa al mio migliore amico non è semplice anche se è in giro per l'Europa. Mentirgli è impossibile, con gli anni ormai riusciamo a capire quando uno dei due mente anche solo dal tono di voce quindi tenergli nascosto qualcosa è complicato ma ci sono riuscito. Certo ho avuto bisogno di qualche aiuto, sopratutto dell'aiuto di Jeremiah ma è andato tutto secondo i piani e ora posso finalmente rivedere il mio migliore amico.
È iniziato tutto quando è tornato a Londra per i due concerti qui. Avevo già in mente di fare questa cosa e stavo già organizzando tutto solo che mi servivano altri dettagli per far sì che tutto andasse come previsto e questi dettagli poteva darmeli solo Jer perché a James non potevo chiederli. Mentre James era sul palco ad esibirsi per la prima tappa a Londra io ero in camerino con Jer a spiegargli tutto e farmi dare tutte le informazioni che mi servivano e, ovviamente, il suo numero per chiamarlo e informarlo di tutto.
Quando sono ripartiti ho subito cercato un biglietto aereo per Barcellona, ho chiamato Jer per dirgli quando sarei arrivato e lui mi ha subito detto che avrebbe mandato qualcuno a prendermi all'aeroporto che mi avrebbe poi portato all'arena dove si sarebbe tenuto il concerto. Ovviamente prima di prenotare un volo ho parlato con Richard, dovevo prima chiedere al mio capo se era possibile avere due giorni liberi e ammetto che avevo un po' di paura a chiederli visto che ne avevo già chiesto uno per il matrimonio di Maddie, per fortuna Richard è un capo fantastico, certo ci tiene che il lavoro sia fatto bene, pretende serietà e professionalità da tutti i suoi dipendenti, come giusto che sia e io lo sono stato, ho svolto ogni lavoro che mi veniva commissionato senza mai lamentarmi, ho cercato di svolgere ogni compito nel migliore dei modi e Richard fino ad ora non si è mai lamentato del mio lavoro e delle mie foto, anzi si è sempre complimentato con me. Nonostante sia un capo rigido sotto certi aspetti, sotto altri aspetti è morbido diciamo, quando gli ho chiesto i due giorni per andare da James si è prima assicurato che non avessi nessun tipo di impegni e poi è stato felice di concedermeli.
Oltre a chiedere due giorni a Richard ho anche chiesto a Jade e Perrie se volessero venire con me e quando entrambe hanno rifiutato ne sono rimasto sorpreso. Da Jade me lo aspettavo, lavora al cafe, sta lavorando con mia madre per un'altra campagna pubblicitaria e inoltre continua a studiare per riuscire ad entrare alla facoltà di lettere moderne quindi da lei me lo aspettavo ma non da Perrie, pensavo che lei avrebbe accetto senza pensarci due volte, ero già pronto a comprare due biglietti aerei anziché uno ma quando ha detto che non voleva venire e ho chiesto spiegazioni si è limitata a dirmi che a breve avrebbe iniziato a girare la seconda pubblicità e quindi era impegnata. In quel momento non ho dato peso alla cosa, infondo non stava mentendo, doveva davvero iniziare a girare la seconda pubblicità del secondo profumo poi nei giorni successivi ho pensato e ripensato al suo rifiuto e mi è sembrato strano perché la pubblicità avrebbero iniziato a girarla a fine agosto e io lo sapevo perché Albert, un ragazzo che lavora nell'agenzia di Richard, è stato incaricato di fare le foto per quel profumo e avevano organizzato tutto lo stesso giorno. Avrebbero girato la pubblicità e fatto un piccolo shooting lo stesso giorno quindi quando mi è venuta in mente questa cosa sono rimasto ancora più sorpreso dal suo rifiuto ma non ho chiesto spiegazioni ne a lei ne a Jade, sapevo che nessuna delle due mi avrebbe detto niente. Non potevo chiedere neanche a James altrimenti avrebbe scoperto tutto ma se tra lei e James fosse successo qualcosa il mio amico me lo avrebbe detto sicuramente quindi non riuscivo proprio a spiegarmi il perché del suo rifiuto a venire con me, ma nonostante questo sono andato avanti con il mio piano e ho anche cercato di scoprire qualcosa senza però ottenere risultati ma non appena avrò il mio migliore amico tutto per me parleremo e magari scoprirò qualcosa.Londra Barcelona non è un viaggio lunghissimo, sono più o meno tre ore di volo ma a me piace stare in aereo, mi è sempre piaciuto, sin da piccolo quindi non sono un peso tre ore e neanche molte di più, stare in aereo mi rilassa.
Ricordo ancora il mio primo viaggio in aereo. Avevo 5 o 6 anni, era il periodo di natale e insieme ai miei, a zia Emma, zio Zayn e James stavamo andando a Parigi, a Disneyland. Lo ricordo come se fosse ieri, ricordo ogni istante di quei giorni e ogni istante del viaggio in aereo, sia all'andata che al ritorno. Per James non era il primo viaggio e mi ricordo che mi cedette il posto accanto al finestrino, per farmi felice e per farmi apprezzare ancora di più quelle poche ore che avremmo passato in aereo. Ero emozionantissimo all'idea di prendere un aereo per la prima volta, non avevo paura, per niente, ero felicissimo e non vedevo l'ora di volare. Ecco per me l'aereo è sinonimo di volare, mi fa sentire libero, è strano ma è sempre stato così, ogni volta che prendo un aereo mi sento libero e amo stare accanto al finestrino per vedere il cielo, per vedere come piano piano tutte le case, gli edifici e le persone diventato sempre più piccoli fino a sparire del tutto. È una cosa fantastica che mi ha sempre affascinato, quando ero piccolo sognavo di diventare un pilota di aerei, papà mi comprò anche un piccolo aereo telecomandato che ora è passato a Nathan.
Ricordo tantissime cose di quei giorni a Parigi ma ricordo anche tantissime altre cose di quando ero piccolo, in realtà ne ricordo la maggior parte e in quasi tutti i miei ricordi c'è James. Ad esempio mi ricordo di quando i miei zii con James ebbero un incidente e mi ricordo che zio Zayn restò in ospedale incosciente per alcuni giorni e ovviamente zia Emma gli è rimasta accanto giorno e notte e James per quei giorni stette da noi e mi ricordo che una sera mi chiese di pregare per il suo papà. Io non avevo la più pallida idea di come si pregasse, nessuno me lo aveva mai insegnato e lo dissi a James, gli dissi che avrei tanto voluto pregare con lui ma non sapevo come si faceva e lui me lo insegnò, mi disse di unire le mani, alzare lo sguardo verso il cielo e chiudere gli occhi, era così che a lui era stato insegnato e io lo imitati, ci mettemmo in ginocchio poggiando i gomiti sul mio letto e pregammo. Ricordo ancora le parole che disse James, le ho impresse nelle mia mente e non le dimenticherò mai, disse: caro Gesù, ti prego di far guarire il mio papà perché è tanto buono con me e mi vuole tanto bene quindi ti prego di farlo guarire perché è il mio papà e io gli voglio tanto bene. Amen.
Credo che quello sia uno dei periodi più brutti per James ma per fortuna tutto è andato bene e mi piace pensare che quella piccola preghiera sia servita a qualcosa.
Non ricordo solo momenti tristi con il mio migliore amico, ne ricordo molti divertenti come ad esempio quando diede un pugno ad un nostro amico all'asilo che continuava a prendermi in giro riguardo i miei genitori, lui non smetteva e James per difendermi gli diede un pugno. Forse non è divertente, non per quel bambino ma fu un gesto che apprezzai perché mi difese nonostante nessuno glielo avesse chiesto e se ne fregò delle conseguenze. Poi mi ricordo che un giorno, usciti da scuola trovammo un cane abbandonato e lo volevamo entrambi ma James fu gentile e me lo lasciò tenere, nonostante lo volesse anche lui disse che potevo tenerlo io a patto che potesse giocarci anche lui. Wolf, il mio primo cane, purtroppo non c'è più e ammetto che sento la sua mancanza, era piccolo e mi piaceva giocare con lui, James e Hatchi, il cane che poi io regalai a James per ringraziarlo. Ci siamo fatti molti regali quando eravamo piccoli, il primo che mi fece James fu una tenda uguale a quella che lui aveva nella sua camera, mi piaceva tantissimo e ogni volta che andavo a casa sua giocavamo con quella e un giorno si presentò da noi con zio Zayn e una scatola e quando capi cosa c'era all'intero ne rimasi stupito, non me lo aspettavo, era ancora tutto nuovo per me ma lo apprezzi tantissimo e lo ringrazia non so quante volte.
James è come un fratello per me, c'è stato sin dall'inizio, è stato il primo a presentarsi a me quando i miei mi adottarono e fu il primo che mi abbracciò. La prima volta che ci incontrammo si presentò da solo dicendomi il suo nome completo e subito dopo mi abbracciò cogliendomi di sorpresa, non ero abituato a certe dimostrazioni d'affetto, nessuno prima di lui si era comportato così con me quindi mi prese alla sprovvista però mi fidai subito di lui, mi bastò uno sguardo per fidarmi e per capire che avevo trovato una persona che mi dimostrava affetto sincero, che vedeva me e soltanto me. Ecco James ha sempre visto Ethan e mai il bambino adottato dai suoi zii, io per lui sono sempre stato soltanto Ethan e lui per me è sempre stato soltanto James.

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Fool For You 2
FanfictionSequel di Fool For You. James e Ethan sono cresciuti e con loro anche tutti gli altri. Sono passati cinque anni da quel viaggio fatto insieme per il loro compleanno e molte cose sono cambiate e molte altre cambieranno. Ci saranno incontri importanti...