Capitolo 82

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Ethan

Sono passati tre giorni da quando abbiamo litigato e Jade non vuole parlarmi in nessun modo. So che sta da Perrie, sono andato lì ma lei non c'era anche se ho il dubbio che ci fosse ma non volesse vedermi, la cosa non mi sorprenderebbe affatto. Quando vado al cafe non c'è quasi mai e le uniche volte in cui sono riuscito a trovarla lì mi ha evitato come se avessi la peste, è addirittura andava via prima della fine del suo turno, il tutto senza darmi il tempo di realizzare e quando me ne sono reso conto era troppo tardi.
Neanche Perrie sa come aiutarmi, quando Jade si mette in testa qualcosa è difficile, se non impossibile, farle cambiare idea e io non so più che fare. So di averla ferita con le mie parole ma ero nervoso, ho detto cose che non pensavo davvero e ferirla era l'ultima cosa che volevo ma non può scappare ogni volta, non può rifiutarsi di parlarmi o vedermi perché così non andremo da nessuna parte.
Oggi ho intenzione di risolverla, non possiamo continuare così, lei non può continuare ad evitarmi e ad evitare il problema e non mi arrenderò fino a che non avremo chiarito.
Ho provato a chiamarla, non ha risposto ovviamente, ignora le chiamate e i messaggi, ho provato a chiamare Perrie ma non risponde neanche lei quindi non mi resta che andare al cafe e vedere se è li.
Ne ho parlato anche James, capisce il punto di vista di Jade ma capisce anche il mio ed è d'accordo con me sul fatto che non possiamo continuare ad evitarci, i problemi vanno affrontanti.
La amo, la amo sul serio ma quando sono arrabbiato dico cose che non penso, e quella sera ero furioso per come stava reagendo e così non ho pensato a quello che dicevo, non mi sono neanche reso conto di quello che ho detto se non dopo, quando ormai era troppo tardi. Lei sa che non sono bravo in queste cose, sa che non sono abituato a dover rendere conto ad un'altra persona, non ho mai avuto una relazione così seria da dover parlare con lei di cose che riguardano me e il mio lavoro, sono sempre stato solo io sotto questo punto di vista e lei lo sa, non le ho detto niente perché la decisione spettava a me e non a lei e so di aver sbagliato, so che in una relazione deve esserci la comunicazione e so che io in questo non sono bravo ma ci sto lavorando e lei invece di capirmi si infuria e reagisce male.
Arrivo al cafe proprio nell'orario peggiore, è pieno e vedo i camerieri correre avanti e indietro sui pattini come dei fulmini, io sarei finito a terra prima ancora di mettermi in piedi. Jade non c'è, almeno non qui, vado in cucina ma non è neanche lì e provo anche sul retro ma non la trovo così torno dentro e chiedo a una delle ragazze se c'è e mi dice che oggi è il suo giorno libero quindi non verrà. La ringrazio e dopo aver salutato tutti esco e torno in macchina dirigendomi a casa di Perrie, se non è al cafe ed è il suo giorno libero sarà sicuramente a casa e forse è anche per questo che Perrie non mi risponde, magari è proprio lei che le dice di non rispondermi, la cosa non mi sorprenderebbe affatto.
Non ci metto molto ad arrivare sotto casa di Perrie e James, è vicina al cafe e in macchina ci vogliono pochi minuti. Saluto il portiere del palazzo e salgo velocemente al secondo piano per poi bussare alla porta fino a quando non viene aperta, proprio da Perrie.
'Ethan!' Esclama sorpresa. Immagino non si aspettava di vedermi, forse crede che io sia come la sua migliore amica che scappa dai problemi invece di affrontarli. 'Jade non c'è.' Dice subito.
'Non ci casco più.' Affermo. 'So che è dentro e che ti ha detto lei di dirmi così ma non ci credo.' Dico. 'Dobbiamo parlare e non può continuare a scappare.' Aggiungo.
'Non sto mentendo.' Dice la bionda spostandosi di lato per farmi entrare. 'Non c'è davvero.' Afferma chiudendosi la porta alle spalle. 'È a lezione, torna nel pomeriggio.' Spiega.
'Aspetterò!' Esclamo sedendomi sul divano.
'Per me non ci sono problemi.' Dice venendo a sedersi di fronte a me. 'Credo anche io che dovete risolverla.' Aggiunge.
'Deve smetterla di scappare.' Dico.
'Sai com'è fatta.' Dice la mia amica. 'Mi ha detto tutto.' Afferma. 'So tutto e posso dirti che la capisco, so come si sente ma capisco anche te e come ti senti.'
'Sicura che posso restare?' Chiedo.
'Se ti dicessi di no te ne andresti?!' Chiede lei.
'No.' Rispondo. 'Cioè andrei via ma aspetterei di sotto in macchina.' Preciso.
'Appunto!' Esclama. 'Comunque puoi restare, anzi mi tieni compagnia.' Aggiunge.
'Grazie.' Dico. 'Non dirle che sono qui.' Affermo. 'Se glielo dici non tornerà e io ho davvero bisogno di parlare con lei.' Aggiungo.
'Non avevo intenzione di farlo.' Dice. 'Sono d'accordo con te in questo caso quindi non le dirò niente.' Afferma. 'Mi odierà ma dovete parlare.'
'Grazie.' Dico di nuovo.
'Smettila di ringraziarmi, quando ti vedrà non sarà per niente felice.' Dice.
'Non mi importa!' Esclamo. 'Può anche prendermi a pugni, io non me ne andrò fino a che non avremo risolto.' Affermo deciso.
'Ottimo!' Esclama ridendo. 'Preparo qualcosa da mangiare, tu fa come se fossi a casa tua.' Dice per poi alzarsi e sparire in cucina.

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