Fare le prove con la band mi è sempre piaciuto, ci divertiamo tantissimo e da quando c'è Josh ci divertiamo ancora di più perché facciamo tutto ciò che lui non vuole, ogni scusa è buona per farlo arrabbiare ed è la parte più divertente della giornata. Non iniziamo da subito a farlo arrabbiare, solitamente per le prime due/tre ore proviamo seriamente poi iniziamo a distrarci facilmente e questo non piace a Josh e a tutti coloro che lavorano con noi, ci distraiamo con poco, basta che co fermano per una minima correzione ed è finita, iniziamo a parlare tra noi e a scherzare e prima che torniamo seri passa del tempo, in sostanza passiamo la metà del tempo a cazzeggiare e l'altra metà a provare e questo al mio manager non piace, così come non piace alla mia vocal coach, sopratutto quando iniziamo ad urlare. Josh si arrabbia molto, è davvero serio quando si tratta di lavoro ma con il tempo si sta ammorbidendo un po', certo non gli piace quando non lavoriamo ma perdiamo tempo però sta diventando più accondiscendente e so che in fondo si diverte a guardarci.
Oggi non sarà diverso dal solito, tra meno di mezz'ora devo essere agli studi per le prove e finiremo sicuramente per l'ora di cena, come ogni giorno da quando sono tornato da Parigi.
'Steve ti sta aspettando in soggiorno.' Mi informa la mia ragazza entrando in bagno.
'Ho finito.' Dico vestendomi in fretta.
Sono in ritardo, stranamente, e Josh si infurierà anche per questo come succede tutte le mattine. Da quando sono iniziate le prove non sono mai arrivato in orario, in realtà non sono l'unico ad arrivare il ritardo, anche tutti i ragazzi della band arrivano dieci minuti dopo l'orario stabilito da Josh e questa cosa lo irrita da morire e non importa se gli diciamo ogni giorno di iniziare un'ora dopo, lui persiste a farci cominciare alle 8 ed è un suicidio per tutti noi e il nostro arrivare in ritardo, non volontario ovviamente, non gli fa cambiare idea, secondo lui arriverà il giorno in cui saremo tutti puntuali. Credo proprio che quel giorno è molto lontano, lontano anni luce.
'Il cappuccino è già pronto.' Afferma Perrie seguendomi in camera. 'Josh si licenzierà!' Esclama.
'Non succederà.' Dico. 'Si ostina a farci iniziare di mattina presto perché secondo lui siamo più freschi, più attivi ma prima o poi si arrenderà e si renderà conto che a quest'ora siamo solo addormentati.' Aggiungo mentre indosso le scarpe.
'Se lo dici tu!' Esclama divertita. 'Comunque questa sera ti ricordi vero che andiamo dai tuoi.' Dice.
'Stasera?' Domando. 'Ma non era la prossima settimana?'
'No amore.' Dice. 'È stasera.' Afferma.
'A che ora?' Chiedo.
'Tua madre ha detto alle 19 ma sa che hai le prove quindi andremo quando hai finito.' Dice.
'Andiamo alle 19!' Esclamo.
'Non avevo dubbi.' Dice ridendo. 'Se però arrivi molto tardi alle prove dubito che Josh vi faccia finire per le 19.' Aggiunge.
'Sono pronto!' Esclamo entrando in cucina dove c'è Steve ad aspettarmi. 'Andiamo!' Dico.
'Ti ricordo che quello in ritardo sei tu.' Afferma il mio autista.
'Dettagli!' Esclamo. 'Si andiamo.' Dico spingendolo alla porta.
'Ci vediamo qui o direttamente dai tuoi?' Domanda Perrie.
'Qui.' Dico. 'Mi faccio una doccia veloce e andiamo dai miei.' Spiego baciandola. 'Ti amo!' Detto ciò esco seguito da Steve che continuo a spingere per farlo scendere più veloce.
'È inutile che spingi.' Dice. 'Sei già in ritardo di dieci minuti, dovrai essere molto convincete per riuscire ad uscire da lì per le 19.' Afferma divertito salendo in auto.
'Non infierire!' Esclamo. 'Riuscirò a convincere Josh, i ragazzi mi aiuteranno.' Aggiungo.
So che manca sempre meno all'inizio del tour, e so che Josh vuole che sia tutto perfetto così come lo voglio anche io, sarà il mio primo tour e non voglio sbagliare niente, voglio che tutti quelli che verrano ai miei concerti siano felici e soddisfatti e voglio che tornando a casa pensiamo di non aver sprecato soldi. Voglio che sia tutto perfetto ma una pausa ogni tanto ci può stare, ne abbiamo bisogno tutti e ho un piano che con l'aiuto degli altri posso riuscire a mettere in pratica.Non appena sono arrivato agli studi Josh non mi ha dato neanche il tempo di dire una parola che ha iniziato a farci la ramanzina, a tutti perché siamo arrivati tutti nello stesso momento, con quindici minuti di ritardo, li ha contati. Era davvero furioso, così tanto che nessuno di noi ha avuto il coraggio di ribattere come succede le altre volte, mi sa che ha esaurito la pazienza ed è un motivo in più per mettere in pratica la mia idea, devo solo trovare il momento giusto e sopratutto devo ancora dirgli che per le 19 dovrei essere a casa. Volevo farlo non appena fossi arrivato ma mi ha fatto paura, era diventato tutto rosso e così ho lasciato perdere, ci siamo messi al lavoro senza scherzare oggi è ora finalmente stiamo facendo una breve pausa, almeno il pranzo ce lo fa fare, ed è la mia occasione per parlare con il mio fantastico manager.
'Josh!' Lo chiamo, forse con un po' troppo entusiasmo ma non sembra dargli fastidio.
'Cosa vuoi Malik?' Dice sbrigativo. Sono un libro aperto per tutti a quanto pare.
'Stavo pensando.' Inizio.
'Tu pensi?!' Dice sarcastico interrompendomi.
'Simpatico!' Dico sorridendo falsamente. 'Comunque, stavo pensando che potremmo prenderci una pausa per questo weekend.' Dico arrivando subito al dunque. Ho imparato che con lui è meglio dire le cose chiaramente da subito, senza troppi giri di parole. È un po' come togliere un cerotto con Josh, veloce e indolore.
'Assolutamente no!' Esclama puntando il suo sguardo serio nel mio.
'Oh andiamo!' Esclamo. 'So che questo weekend tua figlia compie gli anni.' Dico consapevole di ricevere la sua completa attenzione. 'Quattro anni giusto?' Chiedo come se non fossi sicuro.
'Si.' Dice. 'Ma non avrete comunque il weekend libero.' Chiarisce. 'Proverete lo stesso con i vocal coach e io la mattina sarei qui comunque.' Afferma. 'Il compleanno lo festeggiamo di pomeriggio.' Aggiunge.
'Dai Josh!' Dico.
'Sono solo due giorni.' Dice Dan, il chitarrista.
'Il tour si avvicina e voi dovete essere pronti.' Afferma. 'Sopratutto tu.' Dice puntando il dito contro di me. 'Niente weekend libero, si lavora come sempre.'
'Solo due giorni Josh.' Dico. 'Due giorni per riposarci e poi ti prometto che torneremo qui lunedì e saremo puntuali, e se anche uno solo di noi arriva in ritardo sarà licenziato!' Affermo.
'Tu sei il primo che arriva in ritardo.' Mi fa notare.
'Dirò a Steve di buttarmi giù dal letto lunedì e lo farò anche con loro quattro.' Dico indicando i ragazzi. 'Saremo puntuali come degli svizzeri e sopratutto non chiederemo più weekend libero fino all'inizio del tour.'
'Prometti sempre di arrivare puntuale, lo promettete tutti ma nessuno mantiene questa promessa, perché dovrei crederti questa volta?' Domanda.
'Perché abbiamo tutti bisogno di una pausa, anche tu Josh e questo weekend è il compleanno di tua figlia è non c'è niente di meglio che passare l'intera giornata con lei e la tua famiglia.' Dico. 'Due giorni, e tutto ciò che ti chiediamo!' Affermo.
'Due giorni.' Ripete. 'Lunedì vi voglio qui alle 8 e se nxhe uno solo di voi arriva con un minuto di ritardo è fuori!' Esclama. 'Vale anche per te James, non mi importa che il cantante sei tu.' Chiarisce.
'Saremo qui alle 8!' Esclamo e i ragazzi annuiscono d'accordo con me.
'Ora tornate a lavoro!' Esclama.
'Prima di ricominciare avrei un'altra cosa da dirti.' Dico, se non lo faccio ora non lo faccio più.
'Che altro?' Domanda leggermente esasperato.
'Per le 19 dovrei andare via.' Dico.
'Non solo mi hai appena chiesto il weekend libero ma ora mi dici anche che oggi devi andare via per le 19.' Afferma.
'Mia madre vuole che vada a casa per cena.' Spiego. 'Non è colpa mia e me ne ero completamente dimenticato fino a stamattina.' Dico. 'È stata Perrie a ricordamelo.' Aggiungo.
'Ricominciamo e non voglio distrazioni, non voglio dovervi richiamare ogni due secondi altrimenti scordati di uscire da qui prima delle 23 stasera.' Chiarisce.
'Faremo tutto ciò che c'è da fare senza lamentarci e senza fare i coglioni.' Affermo.
'Sarò io quello che si licenzierà!' Esclama. Più a se stesso che a noi ma lo sento comunque.
'Sai che ti voglio bene Josh.' Dico sorridendogli. 'Sei il migliore!' Aggiungo.
Non lo dico solo per fare ammorbidirlo, lo pensò davvero. Seguire me non è facile, mi distraggo facilmente, spesso ho la testa tra le nuvole e tendo a non ascoltare perché penso ad altro, sono un tipo complicato ma Josh riesce sempre a riportarmi alla realtà, mi rimprovera quando serve e ha una buona parola per me quando ne ho bisogno. È un amico prima che il mio manager, è quasi come un padre e so che gli rendo la vita difficile, la rendo difficile sia a lui che a Steve ma entrambi mi vogliono bene, a modo loro certo ma lo dimostrano sempre, anche con piccoli gesti. Voglio bene ad entrambi, non credo che riuscirei a fare tutto senza di loro, senza Steve che mi sta sempre dietro e senza Josh che si occupa di ogni minimo particolare e ha la capacità di comprendermi e di sapere cosa voglio prima senza che io gli abbia detto niente. In poco tempo mi ha conosciuto e abbiamo stretto un bellissimo rapporto, a volte dice che non mi sopporta ma so che scherza, so che mi vuole bene tanto quanto io ne voglio a lui e sono grato a Simon per aver scelto lui come mio manager, non poteva fare scelta migliore.
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Fool For You 2
FanfictionSequel di Fool For You. James e Ethan sono cresciuti e con loro anche tutti gli altri. Sono passati cinque anni da quel viaggio fatto insieme per il loro compleanno e molte cose sono cambiate e molte altre cambieranno. Ci saranno incontri importanti...