Capitolo 3

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Ethan

Quando dissi ai miei genitori che finita la scuola non avrei continuato a studiare pensavo si sarebbero arrabbiati, che in qualche modo mi avrebbero convinto a frequentare l'università perché così avrei trovato un lavoro ma successe tutto il contrario, non si arrabbiarono, mi chiesero cosa avevo intenzione di fare e quando dissi loro che volevo diventare un fotografo accettarono la mia scelta e devo dire che mi hanno sempre sostenuto e aiutato. Avevo già la mia macchina fotografica, mio padre me la regalò per il mio diciassettesimo compleanno, prima che io e James partissimo per Los Angels, sapeva quanto mi piaceva fare foto e me la regalò così che durante il viaggio avrei potuto fare tutte le foto che volevo. Ho amato quel regalo e ho amato mio padre perché senza che io gli dicessi niente aveva capito cosa desideravo ma ho amato ancora di più mio padre quando, il giorno dopo che gli dissi che non avrei frequentato nessuna università, tornò a casa con una macchina fotografica meravigliosa, una professionale dicendo che se volevo diventare un fotografo dovevo avere le migliori attrezzature e così me la comprò e mi rese il ragazzo più felice del mondo. Da quel giorno ho seguito corsi su corsi, ho scattato non so quante foto e le ho mostrare a non so quante agenzie, ad alcuni piacevano, ad altri no ma non mi sono mai arreso e ho continuato a scattare foto su foto, ho continuato a mostrarle a ogni agenzia che c'era a Londra senza mai arrendermi poi un giorno mia madre tornò a casa e mi disse che mi aveva trovato un lavoro, ero felice di sapere che qualcuno aveva apprezzato così tanto le mie foto da offrirmi un lavoro ma la felicità svanì quando capì che era mia madre ad offrirmi un lavoro. Mi disse che il suo fotografo l'aveva lasciata, aveva trovato un lavoro in Australia e si sarebbe trasferito così lei aveva bisogno di un altro fotografo e aveva pensato a me.
Non accettai, non volevo lavorare con mia madre, non volevo essere conosciuto come il figlio di Grace Cooper, non volevo che la gente pensasse che io non mi ero meritato quel posto, non volevo che pensassero che lavoravo lì solo perché era mia madre quindi non accettai, la ringrazia ma rifiutai la sua offerta.
Proprio come me lei non si è arresa, ha fatto in modo da farmi accettare il lavoro chiedendomi di fare poche foto mentre lei cercava un nuovo fotografo. Alla fine scopri che era tutto organizzato, non stava cercando nessuno, mi aveva fatto lavorare con lei facendomi credere che gli stessi facendo un favore e alla fine accettai, mi convinsi a lavorare con lei e me ne sarei fregato di quello che avrebbero detto le persone, io sapevo e so di essere bravo in quello che faccio, amo fare foto e ci metto passione in quello che faccio e se la gente avrebbe detto che io ero lì solo perché ero il figlio di Grace Cooper me ne sarei fregato, avrei fatto parlare le mie foto.
Alla fine c'è stato chi mi ha criticato, chi diceva che non meritavo di stare lì ma le mie foto hanno parlato per me, ho dimostrato, attraverso esse, la mia bravura e dopo un po' nessuno ha più detto niente.
Mi piace lavorare con mia madre, e all'inizio ho lavorato solo con lei, poi piano piano, con il tempo le mie foto sono state notate da varie agenzie e mi sono state fatte alcune proposte di lavoro che ho accetto, contratti brevi ma che mi sono serviti per migliorare e per capire bene cosa volessi fare e alla fine ho capito che lavorare per mia madre, con mia madre, mi piaceva e mi sarebbe sempre piaciuto così ho rifiutato ogni offerta di lavoro e ho continuato a lavorare per lei. Fotografo le sue modelle durante i servizi fotografici per le nuove collezioni, fotografo le nuove modelle che poi mia madre presenta alle sfilate e poi c'è la parte che preferisco, fare foto durante le sfilate. È la parte del lavoro che preferisco perché le modelle non sono ferme, in posa, ma camminano, si muovono e io devo riuscire a catturare quel momento e devo scattare foto su foto, usare obbiettivi diversi ma amo quella parte, mi diverto tantissimo.
Questa mattina andrò con lei per fare le ultime foto alle nuove modelle e visto che siamo a fine settembre e la sfilata si terrà poco prima di Natale abbiamo poco tempo e mia madre odia avere poco tempo.
'Sei pronto?' Chiede.
'Si ho preso tutto.' Dico mostrandole la borsa con la macchina fotografica.
'Dov'è Faith?' Chiedo non vedendo mia sorella in giro. Molto spesso, quando non ha scuola, va con mia madre sopratutto quando a breve presenterà la nuova collezione, vuole essere la prima a vederle e a volte anche a provare qualcosa.
'È uscita, ha detto che andava al cafe con Amethyst e Aiden a fare colazione.' Strano, molto strano. È sabato mattina, non ha scuola ed esce con Am e Aiden invece di venire con noi e vedere la nuova collezione. Quei tre stanno sempre insieme, non fanno niente da soli ma Faith non ha mai rinunciato a vedere i vestiti di nostra madre quindi è molto strano.
'Papà e Nathan invece dove sono?' Chiedo. Non c'era nessuno stamattina a casa.
'Al cafe.' Dice mentre sale in auto seguita da me. 'Hanno trovato qualcuno che aiuti Marc e tuo padre lo presenterà a Marc stamattina così può iniziare subito.' Spiega.
'Marc ha davvero bisogno di qualcuno che lo aiuti.' Dico.
'Se ha bisogno di qualcosa siate disponibili.' Si raccomanda. 'So che amate Marc ma non ci sarà solo lui ora.' Continua. 'All'inizio si così potrà aiutare il nuovo cuoco a conoscere bene la cucina poi però faranno i turni.'
'Ci abitueremo.' Dico. Un po mi dispiace, Marc ci conosce da sempre e non abbiamo bisogno di chiedergli niente, sa già cosa vogliamo quindi sarà strano non averlo in cucina tutti i giorni ma ci abitueremo, ha bisogno di un aiuto.
'Eccoci.' Esclama mia madre mentre parcheggia l'auto. 'Siamo in ritardo, le modelle dovrebbero essere già arrivate quindi muoviamoci.' Detto questo scende velocemente dall'auto e io sono costretto a fare lo stesso e poi entrambi entriamo in azienda e subito andiamo verso l'ascensore che ci porterà al quarto piano dove facciamo i servizi fotografici la maggior parte delle volte, alcune volte li facciamo anche all'esterno, dipende da che idea ha avuto mia madre.

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