Capitolo 56

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Quando ho visto Ethan nel mio camerino ieri sera sono rimasto sorpreso. Non mi aspettavo di vederlo e non lo sospettavo neanche. Quando mi ha raccontato di come ha organizzato tutto, grazie anche all'aiuto di Jer, ho capito che mi avevano fregato, erano riusciti a tenermelo nascosto per tutto il tempo senza farsi scoprire, sopratutto il mio migliore amico. Non riusciamo a mentirci, non riusciamo a tenerci le cose nascoste, ci basta uno sguardo per capire quando l'altro sta mentendo e a volte riusciamo a capirlo anche dal tono di voce ma questa volta non ci sono riuscito. Ho parlato con lui ogni giorno dopo che sono ripartito, ci chiamiamo sempre e io non ho avuto il minimo sospetto, è riuscito a farmi una sorpresa del tutto inaspettata. Sono felice però che sia venuto, mi mancava e anche se non l'ho mai detto ne a lui ne ad altri, speravo in una sua visita. È venuto a Barcellona solo per poter ripartire con me il giorno dopo in pratica, si è fatto due viaggi in aereo in un giorno quasi, tutto questo solo perché gli mancavo e lui mancava a me.
Il mio migliore amico ama viaggiare e sopratutto ama prendere un aereo quindi i due viaggi non gli sono pesati più di tanto, è stato più che felice di farli, dice sempre che si diverte, che stare in aereo anche per tantissime ore lo rilassa, anzi odia fare viaggi brevi proprio perché finiscono subito ma come ha detto lui ieri sera, per me farebbe questo e altro.
Ethan è il migliore amico che tutti vorrebbero ma per fortuna è il mio. Ne abbiamo passate tante insieme, ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo condiviso tante cose e ricordo tutto. Il nostro primo viaggio insieme per esempio, stavamo andando a Disneyland con le nostre famiglie e al viaggio d'andata ricordo che gli cedetti il posto vicino al finestrino perché per lui era la prima volta che prendeva un aereo e volevo che vedesse fuori dal finestrino quanto era bello il cielo e ricordo che parlammo tantissimo, discorsi senza senso che solo due bambini potevamo fare ma fu divertente non quanto il viaggio di ritorno però. In quell'occasione Ethan non era più preso dal cielo fuori dal finestrino così passammo tutto il tempo a giocare con la spada laser che avevamo comprato. In realtà è uno dei tanti regali che mi ha fatto Ethan in tutti questi anni come Hatchi, il mio bellissimo cane che Ethan mi regalò dopo che fuori dalla nostra scuola trovammo un cane abbandonato. Lo volevamo entrambi, era piccolino e sia io che Ethan volevamo portarlo a casa ma io decisi di lasciarlo a lui, era felicissimo di poter portare a casa con lui quel piccolo cagnolino, lo chiamò Wolf e abbiamo passato pomeriggi interi a giocare con lui e Hatchi.
Ci sono stati anche momenti brutti purtroppo, come ad esempio quando Ethan fu portato via da casa sua. Ricordo quel giorno come se fosse ieri, è stato uno dei più brutti della mia vita, ora posso dirlo con certezza. Eravamo tutti a casa di zia Grace e zio Harry e venne una signora che loro conoscevano e ricordo che disse di dover portare via Ethan perché i suoi genitori erano ritornati e che lo volevano. Ethan quella sera andò con quella signora e per una settimana non tornò a casa dai suoi genitori, dalla sua famiglia. Zio Harry e Zia Grace non potevano vederlo ma io potevo solo che non era la stessa cosa, lui era triste perché gli mancavano i suoi genitori, gli mancava la sua famiglia e io ero triste perché vedevo lui stare male. Mia madre mi racconta sempre che in quel periodo mangiavo ancora di meno del mio solito, ero sempre triste e volevo solo che il mio amico tornasse a casa, tornasse a giocare con me. Quando finalmente zio Lou riuscì a riportarlo a cosa eravamo tutti felicissimi, io forse lo ero un po' di più, avevo di nuovo io mio amico, mio cugino con me e ricordo che ogni giorno chiedevo a miei se era vero, se Ethan sarebbe rimasto per sempre con noi e per fortuna è stato cosi, dopo quella brutta esperienza non è più venuto nessuno a riprenderselo, è rimasto con noi, con la sua famiglia.
Già da piccoli eravamo molto uniti, ci difendevano a vicenda e ricordo che una volta a scuola diedi un pugno ad un bambino per difenderlo, continuava a prenderlo in giro, diceva che Ethan non aveva una vera famiglia e io ero stanco di sentirglielo dire, non voleva smettere e l'unico modo per zittirlo era dargli un pugno. Mamma non era felicissima quando fu chiamata dalla maestra mentre papà si complimentò con me così come zio Harry ma io non avevo bisogno dei loro complimenti, sapevo che avevo fatto la cosa giusta perché nessuno doveva permettersi di prendere in giro il mio migliore amico, nessuno può farlo anche ora. Ci difendiamo a vicenda, ci sosteniamo per qualsiasi cosa e non abbiamo mai permesso a nessuno di mettersi tra noi e non lo permetteremo mai, la nostra amicizia è più importante di tante altre cose.
'Chi verrà a prenderci all'aeroporto?' Chiedo non appena saliamo sull'aereo.
'Dovrebbe venire zia Emma.' Dice sedendosi, come al solito, al lato del finestrino. 'Prima che partissi mi disse che sarebbe venuta lei.' Aggiunge.
'Capito!' Esclamo prendendo posto accanto a lui.
'Stai ancora pensando a quello che ti ho detto ieri sera?' Chiede.
'Si!' Ammetto. Da quando ieri sera mi ha detto che Perrie non è voluta venire non riesco a smettere di pensarci ed è risaputo che io sono famoso per i miei film mentali. Ho riletto i messaggi che ci siamo mandati in queste settimane, ho ripensato alle conversazioni che abbiamo avute ma non riesco a darmi una spiegazione.
'La tua testa sta già creando un film, ti conosco ma non pensare subito al peggio.' Dice. 'Stiamo tornado a casa, avrai due settimane per capire cosa succede.' Aggiunge. 'Se davvero succede qualcosa.' Precisa.
'Tra te e Jade va tutto bene?' Chiedo cambiando discorso. Ho bisogno di distrarmi e parlare di lui e Jade può servire.
'Alla grande!' Esclama senza però guardarmi.
'Sicuro?' Chiedo. 'Avete per caso litigato?'
'No affatto.' Afferma deciso. 'Non abbiamo litigato, tra noi va davvero bene.' Dice.
'Allora perché sembri nervoso?' È riuscito a fregarmi venendo qui e facendomi una sorpresa ma non può mentirmi ora, lo vedo che è nervoso.
'Non sono nervoso.' Afferma. 'Ok ho un'idea.' Dice. 'Cioè una proposta da farle ma ho paura della risposta e quindi non so che fare.'
'Vuoi chiederle di sposarti?' Chiedo sconvolto.
'Che?! No!' Esclama. 'Cioè la amo e un giorno si, vorrei sposarla ma non ora.' Afferma. 'È troppo presto, lei ha troppe cose da fare ed è presto.' Ripete.
'Che proposta allora?' Chiedo curioso.
'Vorrei..vorrei proporle di venire a vivere con me.' Dice sottovoce senza guardarmi.
'Sul serio?' Mi aspettavo tutto ma non questo.
'È una cazzata!' Esclama.
'Non ho detto questo.' Dico. 'Se vuoi chiederle di venire a vivere con te dovresti farlo.' Affermo.
'Non voglio affrettare le cose.' Dice. 'La amo, tantissimo e anche se è un casino non riesco a stare senza di lei ormai.' Aggiunge. 'È bellissima, una pazza isterica. So che vivere con lei sarà un casino per la maggior parte del tempo ma so anche che sarà divertente ma sopratutto sarà bellissimo svegliarmi accanto a lei tutte le mattine.'
'Wow!' Esclamo. 'Forse dovresti chiederle di sposarti.' Dico ridendo.
'Stronzo!' Dice guardandomi malissimo. 'Sono serio James.' Afferma. 'Ci penso da quando sei andato via.'
'Andresti a vivere con lei e Perrie?' Chiedo.
'No.' Risponde. 'Andremo a stare a casa di nonno.' Dice.
'Cioè?' Chiedo.
'L'appartamento in centro di nonno Robin.' Spiega.
'La mia prima casa a Londra!' Esclamo.
'Già.' Dice sorridendo.
Ricordo ogni giorno in quella casa, ogni istante e l'ho amata. Ho amato vivere lì con i miei, ho amato la mia camera, piena di disegni, le stelle sul soffitto, la tenda e ricordo che il primo regalo che mi fece papà lo trovai proprio in quella camera.
'Cosa ti frena?' Chiedo. 'Perché ancora non lo hai detto a lei?'
'Ho paura che posa dirmi di no, che non voglia vivere con me e che il suo rifiuto possa rovinare tutto.' Dice.
'Secondo me ti dice si.' Affermo. 'Ti ama e accetterà senza pensarci due volte.'
'Sicuro?' Chiede.
'Sicurissimo!' Esclamo. 'Sono davvero felice per te.' Dico sincero.
'Non ha ancora detto si.' Dice ridendo.
'Lo dirà e io sono davvero felice per voi.' Ripeto.
Non è stato facile per Ethan riuscire a conquistarla, non hanno iniziato normalmente loro però sono riusciti a cavarsela, Ethan non ha mollato mai, non ha mai rinunciato a lei e si vede che si amano e meritano tutta la felicità del mondo.

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