Capitolo 69

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Ethan

Jade si è trasferita definitivamente nel nostro appartamento da due settimane e fino ad ora la convivenza sta andando bene. Non che avessi dubbi al riguardo ma con Jade è sempre una sorpresa, fino a quando non ha portato tutte le sue cose qui temevo che avrebbe cambiato idea, non mi sarei di certo stupito se lo avesse fatto, ma mi ha sorpreso come fa sempre.
Svegliarsi con lei di fianco è il miglior modo di iniziare la giornata anche se i primi giorni è stato strano, si svegliava sempre prima di me e quando aprivo gli occhi la trovavo a fissarmi, tanto che la prima volta che lo ha fatto mi sono spaventato a morte e stavo quasi per cadere dal letto. Lo ha fatto per i primi tre giorni poi ha capito che ogni mattina rischiavo un infarto quindi ha smesso e ora la mattina non la trovo più stesa accanto a me a fissarmi ma in cucina, di spalle che prepara la colazione. La prima mattina che non l'ho trovata nel letto accanto a me sono rimasto sorpreso ma niente in confronto alla sorpresa nel vederla in cucina, con indosso solo la mia maglia che preparava i pancake. Sono rimasto per alcuni minuti poggiato alla porta ad osservarla, ho impresso quell'immagine nella mia testa e sarà difficile cancellarla. Era questo che immaginavo quando le ho chiesto di vivere con me, era questo che desideravo, il potermi svegliarmi ogni giorno accanto a lei, rischiare un infarto quando decide che fissarmi è interessante, quando la trovo in cucina che cerca di preparare la colazione, oppure quando la sera nessuno dei due ha voglia di cucinare e quindi ci mettiamo sul divano con una ciotola piena di popcorn, un film e lei stesa letteralmente su di me, amo queste serate.
È bellissimo poter tornare a casa e trovarci lei che mi aspetta, è bellissimo svegliarmi con lei al mio fianco, nonostante i primi giorni ho rischiato davvero di rimanerci secco, ed è meraviglioso averla intorno in qualsiasi momento, per quanto possa essere rompiscatole la amo e averla in giro per casa è meraviglioso, con lei non ti annoi mai.
Devo ammettere che quando sono io il primo a svegliarmi, cosa che è capitata due volte da quando viviamo insieme, anche io resto a fissarla per qualche minuto ma al contrario suo io poi mi alzo e vado a prepararle la colazione, lei invece no, mi fissa fino a quando non mi sveglio ed è davvero inquietante perché lo fa con un sorriso che fa paura e i primi giorni è stato davvero un trauma.
Questa mattina sono io ad essermi svegliato per primo e sono io che la sto fissando intensamente da qualche minuto, proprio come faceva lei con me e sta per svegliarsi quindi oggi l'infarto toccherà a lei.
'Oh Dio ma sei impazzito!' Esclama. Ha aperto piano gli occhi, poi li ha sbarrati quando ha visto me fissarla, immagino, e subito si è tirata indietro spaventa.
'Buongiorno amore.' Dico con il sorriso inquietante e lo stesso tono che usa lei.
'Buongiorno un accidente.' Afferma. 'Dio credo che il mio cuore si sia fermato per qualche secondo.' Aggiunge tornando a stendersi per bene.
'Questo è quello che tu hai fatto a me i primi giorni.' Dico.
'Non facevo così!' Si difende. 'Il tuo sorriso faceva paura, sembravi appena uscito da un film horror.' Afferma.
'Oh credimi è così che mi svegliavo io le prime mattine!' Esclamo. 'Il tuo sorriso era così.'
'Non è vero!' Ripete. 'Il mio sorriso è dolce.' Afferma sorridendomi per poi avvicinarsi a me e baciarmi. 'Buongiorno!' Dice quando allontana le sue labbra dalle mie.
'Buongiorno di nuovo.' Dico riavvicinandola a me per baciarla ancora.
'Devo lavarmi i denti!' Si lamenta quando provo ad intensificare il bacio.
'Fa niente!' Esclamo provando a baciarla ancora ma purtroppo mi blocca prima ancora che possa avvicinarmi a lei.
'Vado a lavarmi i denti mentre tu prepari la colazione e poi potrai baciarmi quanto vuoi.' Afferma lasciandomi un bacio sulla guancia per poi alzarsi e sparire in bagno.
Ogni mattina è la stessa storia, se non si lava i denti niente baci, se non a stampo e velocissimi. Le ho detto non sa quante volte che non mi importa del suo alito, voglio solo baciarla, ma lei è irremovibile, testarda. Le ho anche proposto di comprarsi delle mentine e lasciarle sul comodino così la mattina appena sveglia ne mangia una e poi quando mi sveglio anche io posso baciarla senza problemi, purtroppo mi sono beccato un pugno sul braccio e un coglione il tutto però con tanto amore, come dice lei ogni volta che mi colpisce. È piccolina, così come lo sono le sue mani ma fa male quando mi colpisce e lei ogni volta dice che lo fa con amore quindi sono io che sono debole, ho provato a dire la mia anche su questo ma è stato inutile, riesce a girare ogni cosa che dico a suo favore quindi è più semplice rinunciare che iniziare una guerra che alla fine perderei sicuramente. Fortunatamente è sempre lei a svegliarsi prima di me quindi quando mi sveglio i denti li ha già lavati e posso baciarla quanto voglio.
Quando sono io a preparare la colazione il massimo che so fare è un cappuccino, solo perché al cafe ho perso il conto di quanti ne ho fatti quindi sono pratico in questo, non vado oltre, non che Jade sia di molte pretese la mattina, al contrario la maggior parte delle volte non mangia niente ma beve solo il cappuccino. Quando è lei a prepararla oltre al cappuccino per lei e un caffè per me prepara i pancake quando non è in ritardo, cioè quasi mai visto che è sempre in ritardo e da sempre la colpa a me per questo ma ovviamente ho rinunciato a discutere anche su questo anche perché potrebbe essere vero, quando mi bacia per salutarmi la trattengo più del dovuto quindi su questo non ho mai iniziato una discussione, smonterebbe ogni mia parola prima ancora che io possa pronunciarla e in questo caso avrebbe ragione quindi è meglio evitare.
'ETHANNNN!' Prima o poi mi verrà davvero un infarto se continuiamo così.
'Ma sei impazzita!' Esclamo andando in camera. 'Perché hai urlato così tanto?' Domando ancora con la mano poggiata sul cuore.
'C'è un ragno sulla porta della cabina armadio.' Dice indietreggiando fino a mettersi dietro di me. 'Uccidilo immediatamente.' Mi ordina spingendomi in avanti.
'Tu hai urlato in quel modo, oltretutto facendomi quasi venire un infarto, per quello?' Domando indicando quello che lei ha chiamato ragno ma che dubito lo sia viste le dimensioni.
'Ovvio!' Esclama, come se fosse una cosa normale. 'Uccidilo, brucialo, buttalo fuori fa quello che vuoi ma fallo sparire.' Afferma.
Io ci provo, ci provo davvero con tutto me stesso ma non ci riesco, è impossibile non ridere vedendo la sua faccia.
'Ethan!' Mi richiama furiosa colpendomi sul braccio. 'Ti prego sono in ritardo, puoi toglierlo così posso entrare e vestirmi?' Chiede in una supplica. 'Smettila di ridere.' Afferma colpendomi ancora una volta.
'Tu smettila di colpirmi invece.' Dico massaggiandomi il braccio. 'È talmente piccolo che neanche si vede.' Dico avvicinandomi alla porta della cabina armadio. 'Hai davvero paura di una cosa così piccola?' Chiedo divertito beccandomi però uno sguardo omicida.
'Toglilo!' Ordina.
La guardo per alcuni secondi e quando capisco che è davvero terrorizzata scuoto la testa e vado in bagno per prendere un po' di carta per toglierlo.
'Ecco fatto!' Esclamo stringendo tra le mani il pezzo di carta con il ragno, ormai morto, al suo interno.
'Tienilo lontano da me.' Dice.
'Vado a buttarlo.' Rispondo. 'Il cappuccino è pronto comunque.' La informo.
'Mi vesto e arrivo.' Dice entrando, finalmente, nella cabina armadio per vestirsi.
'Ti aspetto in cucina.' Dico tornado uscendo dalla nostra camera.
Forse vivere con Jade non è stata un'idea saggia, se ogni giorno rischio un colpo al cuore non credo che durerò tanto. È una pazza, l'ho sempre saputo e ammetto che è una delle tante cose che amo di lei, ho sempre amato il suo carattere, anche se la maggior parte delle volte ci scontriamo per sciocchezze, ma con lei non ti annoi mai, non c'è un attimo di tranquillità, e se pensi che di notte si calmi beh non è così, anche di notte non sta mai ferma però ormai mi sono abituato quindi non ci faccio neanche più caso.
'Sono in ritardo di ben 20 minuti.' Afferma entrando in cucina come un tornado.
'Vuoi che ti accompagni?' Domando.
'No tranquillo.' Dice. 'Quando ho finito ti chiamo.' Aggiunge. 'Tu non lavori oggi?' Domanda.
'Oggi no e andrò da mia madre per dirle della cena.' Dico.
'Ci vediamo dopo!' Detto ciò mi lascia un bacio veloce sulle labbra per poi uscire di corsa.

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