Febbraio 2036
Maddie
Quando Thomas mi ha chiesto di sposarlo ero sorpresa, non me lo aspettavo e mi lasciò senza parole sopratutto quando scopri che mio padre ne era al corrente, sapeva cosa Thomas aveva in mente. Nessuno sapeva niente, neanche mia madre e anche lei restò senza parole, proprio come ma ma dopo lo stupore iniziale ho risposto, ho accettato di sposarlo perché lo amo da morire, non avevo dubbi al riguardo e non ne ho neanche ora.
Ho conosciuto Thomas poco dopo che sono stata adottata da miei, eravamo in classe insieme ed era uno dei pochi, se non l'unico, che aveva intenzione di conoscermi davvero, non si è mai soffermato all'apparenza, è sempre andato oltre, mi ha conosciuto per come sono davvero, mi ha ascoltato quando, dopo mesi che ci conoscevamo, gli ho raccontato la mia storia e non mi ha mai giudicata, non mi ha mai fatta sentire sbagliata, mi è sempre rimasto accanto nonostante il mio carattere abbastanza forte e con il tempo mi sono innamorata di lui, del suo carattere, i suoi modi di fare, è riuscito a sciogliere il mio cuore di ghiaccio, è riuscito a risanare le mie ferite e io gli devo tutto, è una delle persone più importanti della mia vita, la persona con cui voglio crearmi una famiglia, voglio che sia il padre dei miei figli e voglio passare tutta la mia vita con lui, voglio invecchiare insieme a lui.
Dopo la proposta ce la siamo presa con calma, ci siamo prima goduti il fidanzamento e poi abbiamo iniziato con i preparativi. La prima cosa da fare era trovare il mio vestito ma io sapevo già dove andare così qualche settimana fa, con mia madre, siamo andate da zia Grace per chiederle di disegnare il mio vestito, non ho avuto dubbi al riguardo, volevo che zia Grace disegnasse il mio vestito e nonostante all'inizio non era molto felice di questa mia proposta alla fine sono riuscita a convincerla e il mio abito è in fase di lavorazione e non vedo l'ora di vederlo finito.
Dopo aver parlato con zia Grace ed essermi assicurata di avere un vestito io e Thomas abbiamo iniziato a pensare alla chiesa, al luogo del ricevimento, ai fiori, al menu e anche alla lista degli invitati e come posizionarli e mentre scrivevamo tutti i nomi dei possibili invitati mi è balenata in testa l'idea di cercare i miei veri genitori.Non ho mai avuto questo desiderio, non ho mai voluto sapere niente delle persone che mi hanno abbandonato, non esistevano per me però crescendo è cresciuta in me anche la curiosità. Ero curiosa di sapere chi fossero, cosa facessero e sopratutto perché mi avevano abbandonato, volevo che me lo dicessero in faccia, volevo sapere da loro perché avevano rinunciato a me e poi alla fine gli avrei detto che ora sto bene, che sono felice e nonostante tutto quello che ho passato ora ho una famiglia che mi ama per quello che sono, volevo cercarli per dirgli che ero cresciuta bene anche senza di loro e quando ho detto a Thomas di questa mia idea mi ha appoggiato da subito, non si è tirato indietro e non mi ha mai detto di non cercare i miei veri genitori, anzi mi ha sempre spronato a farlo se avessi voluto così mi ha aiutato a cercarli, ho preso tutte le mie carte da quando sono nata, quando sono arrivata all'orfanotrofio fino a quando sono stata adottata e li abbiamo trovati, avevamo il loro indirizzo e una mattina, senza dire niente a nessuno, siamo andati da loro.
Ero agitata, non sapevo cosa mi sarei trovata davanti, non sapevo neanche come presentarmi e Thomas ha cercato in tutti i modi di aiutarmi, ha provato a tranquillizzarmi e un po' ci è riuscito, almeno fino a quando non siamo arrivati davanti casa di quelli che erano i miei genitori.
Siamo rimasti in macchina per più di due ore, non avevo il coraggio di scendere e bussare alla loro porta, avevo paura di quello che mi sarei trovata davanti, stavo anche per cambiare idea, anzi avevo espressamente chiesto a Thomas di ritornarcene a casa, di allontanarci il più possibile da quella casa, da quella città e da loro ma lui non mi ha ascoltato, è rimasto fermo, senza dire niente fino a quando non sono scoppiata a piangere. Non so spiegare perché piansi ma lo feci, c'era silenzio in auto, nessuno dei due parlava e all'improvviso sono scoppiata, ho iniziato a piangere e mi sono calmata solo dopo un'ora, Thomas è riuscito a calmarmi stringendomi a se come se fossi una bambina e in quel momento mi sentivo proprio come una bambina e stare tra le sue braccia era l'unica cosa che chiedevo e lui mi ha accolta, mi ha stretta forte e ha aspettato che mi calmassi per poi dirmi di ritornare ad essere quella di sempre, la Maddie forte, stronza, decisa che lui aveva conosciuto e questo mi ha dato la spinta che mi serviva.
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Fool For You 2
FanfictionSequel di Fool For You. James e Ethan sono cresciuti e con loro anche tutti gli altri. Sono passati cinque anni da quel viaggio fatto insieme per il loro compleanno e molte cose sono cambiate e molte altre cambieranno. Ci saranno incontri importanti...