Capitolo 51

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Perrie

Sono già passati due giorni da quando James ha iniziato il tour, due giorni nei quali ci siamo sentiti prima e dopo il concerto, e ci siamo scritti per quasi tutto il giorno. Mi manca, mi manca averlo intorno e la sua mancanza si sente, è strano andare al cafe e non trovarlo e sapere che non verrà, è strano vedere altri ragazzi lavorare lì e non più lui o Ethan ma solo Jade. Da quando sono arrivata l'ho sempre visto li, dietro al bancone o che girava tra i tavoli sempre con il suo sorriso meraviglioso e andare al cafe e non vederlo fa uno strano effetto, devo abituarmi a questa cosa.
Il cafe è il posto dove l'ho rivisto per la prima volta dopo quattro anni, è lì che mi ha chiesto di uscire la prima volta, è un po' il nostro posto e ogni volta che andavo lì lui c'era sempre quindi quando siamo tornati da Manchester e siamo venuti qui è stato un po' un colpo al cuore entrare e non vederlo ma sta vivendo il suo sogno ed è giusto così. Tra due settimane tornerà a Londra per i due concerti qui e poi ci separeremo ancora per tre settimane, fino alla prima pausa di questo tour che si fermerà per due settimane ad agosto e riprenderà la prima settimana di settembre per poi concludersi a metà mese.
Mi manca tantissimo, Emma ha detto che posso andare a casa loro ogni volta che voglio, anche se James non c'è e devo ammettere che mi ha fatto piacere sentirmelo dire, amo quella famiglia, è stata sempre gentile con me e dalla prima volta che li ho conosciuti sono stati sempre ospitali con me, non mi hanno mai fatto sentire di troppo, anzi Emma mi ha sempre trattato come se fossi sua figlia, Zayn uguale, ogni volta che sono con loro mi rende partecipe di qualsiasi cosa e Amethyst, Blue e Hazel sono fantastici, adoro tutti loro e quando Emma, a fine concerto mi disse che potevo andare a casa loro ogni volta che avrei voluto mi rese davvero tanto felice, non me lo aspettavo e non aveva nessun obbligo nei miei confronti, non era costretta a dirmelo e sono sicura che James non le ha detto niente, è una cosa che è partita da lei e questa è la conferma di quanto quella famiglia sia meravigliosa, quanto tutti loro sono meravigliosi.
'A che pensi?' Chiede Jade mentre mi versa del the freddo nel bicchiere.
Anche se ha accettato l'offerta di Grace di posare per lei per qualche servizio fotografico e qualche sfilata continua a lavorare al cafe, dice che questo posto è casa sua ormai e non vuole proprio andare via, sopratutto ora che non ci sono più ne James ne Ethan, entrambi impegnati con i loro rispettivi impegni.
'A quanto sono stata fortunata in questo ultimo anno.' Dico bevendo un po' di the.
'In che senso?' Chiede. Oggi il cafe è abbastanza tranquillo, c'è poca gente per ora, sicuramente tra qualche ora si riempirà.
'Mi sono trasferita in una città nuova, lontano chilometri dalla mia famiglia e non avevo nessuno qui.' Dico. 'Sono arrivata che non avevo aspettative, avevo deciso di vivermi questa esperienza senza pensarci troppo, non come faccio di solito che prima di fare un cosa ci penso e ripenso all'infinito, questa volta avevo deciso di vivermela giorno per giorno.' Continuo. 'Londra mi ha dato un lavoro fantastico, degli amici, mi ha dato te che sei la mia migliore amica e sono davvero grata di averti nella mia vita, mi ha dato Ethan, un amico fantastico che adoro, mi ha dato James che a sua volta mi ha dato una seconda famiglia sulla quale poter sempre contare e non è poco.' Affermo. 'Londra mi ha dato tanto.' Concludo.
'Vuoi farmi piangere?' Chiede divertita. 'Anche io sono grata di averti nella mia vita.' Aggiunge allungandosi da dietro il bancone per abbracciarmi.
'Basta altrimenti inizio a piangere.' Dico ridendo.
'Anche io.' Dice sciogliendo l'abbraccio. 'Hai già sentito James oggi?' Chiede.
'Stamattina.' Rispondo. 'Ora immagino stia provando, mi chiamerà prima che inizi il concerto.' Dico.
'Salutamelo quando ti chiama.' Afferma sorridendo. 'Che mi dici del tuo nuovo lavoro?' Chiede.
Quando Grace chiamò entrambe nel suo ufficio e mi disse che due brand molto famosi volevano me per delle pubblicità feci fatica a crederle poi però ricevetti le due chiamate e allora le dovetti credere per forza, non stava mentendo affatto, era tutto vero. Quelle due chiamate sono state abbastanza lunghe e oltre a quelle c'è stato un incontro per chiarire meglio ogni dettaglio e dopo aver parlato al telefono e anche di persona con entrambi gli stilisti siamo arrivati ad un accordo e entro settembre dobbiamo girare i due spot pubblicitari. Sono due brand molto diversi tra loro, entrambi sono molto conosciuti e io sono al settimo cielo, è un'opportunità per me che secondo Grace mi darà modo di farmi conoscere ancora di più.
'Lunedì inizio con il primo.' Dico. 'Per l'altra pubblicità invece inizieremo il mese prossimo.' Affermo. 'Stanno ancora lavorando su come organizzare la pubblicità quindi mi chiameranno non appena avranno le idee chiare.' Aggiungo. 'A te come va?' Chiedo.
'Qui benissimo!' Esclama. 'Ieri sono stati qui Louis e Harry e mi hanno praticamente detto che ora dipende tutto da me, nel senso se c'è qualcosa che non va sono io quella che deve chiamarli per metterli al corrente, per qualsiasi problema che hanno i cuochi o i camerieri devono rivolgersi a me e poi mi hanno detto che se c'è bisogno di personale o di licenziare qualcuno la scelta è mia.' Dice.
'Sei un po' il capo praticamente.' Dico sorridendo.
'In un certo senso.' Dice. 'Non so se è un bene o un male però.' Confessa.
'È un bene.' Dico. 'Si fidano di te e sanno che sarai all'altezza di questo ruolo.' Aggiungo.
'Lo spero!' Afferma.
'Ce la farai sicuramente.' Affermo sorridendole. 'Lavori con Grace, lavori al cafe e a breve inizierai la tua carriera universitaria.' Dico. 'Sei molto impegnata, avrai del tempo da dedicare alla tua migliore amica?' Chiedo.
'Devo controllare la mia agenda.' Afferma stando al gioco.
'Devo prendere un appuntamento per uscire con te Poopey?' Chiedo.
'Se ricominci a chiamarmi così non solo non uscirò mai più con te ma ti sbatto fuori casa.' Afferma.
'Non lo faresti mai!' Dico ridendo.
'Hai ragione!' Esclama rassegnata. 'Ma smettila di chiamarmi così.'
'Mai!' Esclamo.
'Ho del lavoro da fare.' Dice indicando i primi clienti che stano entrando. 'Non finisce qui.' Afferma seria andando a prendere le prime ordinazioni lasciandomi sola al bancone a bere il mio the freddo.

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