Capitolo 86

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Sono passati alcuni giorni dalla cena organizzata dai miei genitori per dare a tutti la grande notizia e ancora faccio fatica a crederci, lo ammetto, però sono davvero felice di sapere che in famiglia arriveranno altri due piccoli Malik.
È stata una sorpresa per tutti, inizialmente sono rimasto scioccato dalla notizia, non sapevo cosa dire e questo può essere visto in modo negativo, me ne rendo conto e infatti i miei erano preoccupati del nostro silenzio, non solo mio ma anche delle mie sorelle e di mio fratello, eravamo tutti sconvolti, in positivo certo ma nessuno riusciva a parlare e dire niente. È stata Perrie la prima a parlare congratulandosi con i miei e da lì ci siamo ripresi e li abbiamo rassicurati dicendo loro che eravamo spiazzati ma felici della novità.
Dopo averci spiegato ogni cosa, quando lo hanno scoperto, come e sopratutto di quanto era incinta ammetto di esserci rimasto male nel non averlo saputo prima, o comunque di non essermene accorto però è durato poco, la gioia di sapere che avrei avuto un'altra sorella e un altro fratello era, ed è, più grande della tristezza nel non averlo saputo prima.
L'idea di fare lo scherzo ai miei zii è stata della mamma e quando ce lo hanno raccontato siamo subito stati d'accordo con loro e devo ammettere che abbiamo recitato benissimo, Hazel più di tutti e ci sono cascati in pieno, zio Niall era pronto ad uccidere papà ma per fortuna la vera notizia è stata svelata ed erano felici per noi, per la famiglia Malik, come del resto ci aspettavamo tutti.
Mia madre ha detto a tutti che ha aspettato a dire di essere incinta per scaramanzia, per essere sicura che tutto fosse a posto ma so che in parte ha aspettato per me, per quello che è successo a me e Perrie e un po' mi dispiace, lo detto anche a loro che non devono sentirsi in dover di proteggermi nascondendomi le cose, voglio che si sentano liberi di dirmi tutto e di gioire insieme a me e alla mia ragazza di quello che sta accadendo perché è una cosa bella e io sono felicissimo, non vedo l'ora che nascano.
Ho detto loro questo e tanto altro ma so che si sentono ancora un po' frenati quindi ho deciso che stamattina andrò in ufficio da mia madre e la porterò con me a fare shopping, shopping per neonati, anche se non ho la più pallida idea da dove iniziare. Perrie purtroppo non può raggiungerci perché ha del lavoro da fare, nei prossimi giorni inizia la fashion week qui a Londra e ha tante cose da fare, le dispiace non poter venire ma mi ha dato un compito e ho intenzione di portarlo a termine.
'A che ora vai da tua madre?' Mi chiede non appena entro in cucina.
È di spalle, intenta a preparare chissà cosa e io sono entrato in silenzio, non ho neanche le scarpe che possono far rumore ma lei mi ha sentito comunque, a volte penso davvero di essere circondato da donne con dei super poteri. Mamma riconosceva i miei passi da quello di papà, lo riconosce ancora, quando è di spalle ci riconosce a tutti dai passi e non ho mai capito come fa, poi riesce a farti confessare qualcosa solo guardandoti, non è uno sguardo minaccioso o implorante, uno sguardo inespressivo ma che ha la capacità di farti sentire malissimo con te stesso e con lei che confessare è l'unica cosa che puoi fare, non importa quanto tu provi a resisterle, quello sguardo ti entra dentro. Hazel Invece mi spaventa perché riesce a camminare ad occhi chiusi e andare dove vuole, scende addirittura le scale ad occhi chiusi e non è mai caduta. Più volte ho chiesto a mia madre se invece del latte la mattina le da qualche pozione magica ma ogni volta mi fulmina con lo sguardo e non mi risponde, molto probabilmente perché nasconde qualcosa. Perrie è davvero la copia di mia madre, mi stupisco ogni giorni di più di quanto si somigliano nell'atteggiamento, questa cosa è spaventosa sotto certi aspetti ma anche bella, ho sempre detto che avrei voluto una donna al mio fianco che fosse come mia madre, ho sempre desiderato un amore come quello che vivono i miei genitori e credo che Perrie sia il mio grande amore, anzi ne sono certo.
'Verso le 10.' Rispondo alla sua domanda avvicinandomi a lei e abbracciandola da dietro per poi lasciarle un bacio sulla guancia. 'Buongiorno!'
'Buongiorno!' Dice sorridendomi e girandosi tra le mie braccia per poi portare le sue intorno al mio collo. 'Hai dormito bene?' Chiede stampandomi un bacio sulle labbra.
'Benissimo!' Esclamo. 'Gli hotel sono comodi ma niente è come il nostro letto.' Affermo.
'Sei tornato da quasi una settimana e dici ogni mattina la stessa cosa.' Dice ridendo.
'Perché è la verità!' Esclamo. 'Se proprio vogliamo dirla tutto non è il letto ad essermi mancato ma dormire con te.' Dico sincero. 'Anche il pavimento è comodo se ho te al mio fianco piccola.'
'Smettila.' Dice colpendomi su un braccio. 'Siediti che la colazione è pronta.' Afferma.
'Agli ordini!' Esclamo andando a sedermi, non prima però di averle rubato un bacio.
'Quando iniziano le prove per il tour?' Chiede portando i pancake in tavola per poi sedersi di fianco a me.
'Da domani.' Rispondo. 'Josh ci ha dato un paio di giorni per riprenderci ma sono già finiti, sopratutto perché poi verrò a Parigi con te quindi vuole che iniziamo subito.' Spiego.
'Sicuro che puoi venire con me?' Chiede. 'Se hai da fare lo capisco, è il tuo primo tour e so che vuoi che tutto sia perfetto.' Aggiunge.
'Sarà perfetto anche se non per tre giorni starò a Parigi con te.' Dico. 'Ti raggiungo il venerdì e torniamo la domenica sera, non sono tanti e Josh lo sa già quindi ha organizzato tutto il lavoro sapendo che io per tre giorni non ci sarò.' Affermo.
'Non vedo l'ora di stare tre giorni a Parigi con te.' Dice. 'Venerdì ho la sfilata e anche sabato mattina ma dalla sera fino a domenica sarò tutta tua.' Aggiunge.
'Oh mi piace questa cosa!' Esclamo baciandola. 'Anche io non vedo l'ora di venire con te a Parigi piccola.' Dico staccandomi da lei.
'Ricordati cosa ti ho detto quando andrai a fare shopping con tua madre.' Si raccomanda. 'E dille ancora una volta che io sono felicissima per lei, per tutti voi e non vedo l'ora di conoscere i nuovi Malik.' Afferma.
'Lo farò.' Dico sorridendole.
'Vado a prepararmi.' Dice alzandosi. 'Devo essere in ufficio da tua zia tra meno di venti minuti.' Aggiunge correndo in camera a cambiarsi.
Mentre lei si prepara io metto un po' in ordine la cucina e carico la lavastoviglie.
'Allora io vado.' Dice tornando in cucina. 'Ci vediamo direttamente stasera.' Aggiunge prendendo la sua borsa e il suo cappotto. 'Non dimenticarti niente e se riesci passa dal supermercato perché non c'è quasi più niente e se non riesci ci andrò io domani.' Dice. 'Ok allora vado davvero.' Detto ciò mi bacia ed esce senza darmi il tempo di dirle niente.
Si è decisamente la copia di mia madre.

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