Capitolo 63

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Perrie

James è tornato da tre giorni e in questi tre giorni ha provato a chiamarmi, mi ha scritto e lasciato messaggi in segreteria, io non ho risposto a niente, continuo ad evitarlo e so che è questione di giorni prima che venga qui e per quanto io provi ad evitarlo so che sarà inevitabile.
Mi manca come l'aria, mi manca la sua voce, i suoi occhi, mi mancano le sue carezze e i suoi baci, mi manca stare sul divano senza dire niente, mi manca dormire con lui e svegliarmi con lui, mi manca quel noi che avevamo costruito e che ho distrutto.
Lasciarlo è stata la scelta giusta, deve vivere il suo sogno senza pensieri, senza impegni e sono sicura della mia scelta ma pensavo che il tempo e la lontananza mi avrebbero aiutato a dimenticarlo ma non è successo. Ogni giorno che passa mi manca sempre di più, lo amo sempre di più e la piccola creatura che cresce dentro di me rende il tutto ancora più difficile.
Sono quasi tre mesi ormai, mi sono abituata all'idea di avere una vita che cresce dentro di me, e strano ma bello allo stesso tempo. Ci è voluto un po' per abituarmi, per rendermi davvero conto che ero incita, non è stato facile e fino ad ora non sono neanche mai andata da un medico, la prima visita la farò tra due settimane e ammetto di essere nervosa però non vedo l'ora di vederlo per la prima volta, sono eccitata all'idea di poterlo vedere e chissà, sapere già il sesso.
Mi accompagnerà Jade, non me la sento di andarci da sola e ho chiesto a lei anche se non ha perso occasione per dirmi, ancora una volta, di parlare con James ma ogni volta le dico sempre la stessa cosa, James non deve saperlo.
So che se lo venisse a sapere si prenderebbe le sue responsabilità, starebbe al mio fianco ogni momento e sarebbe disposto a tutto per me e il bambino, rinuncerebbe al suo sogno ed è proprio questo che voglio evitare, voglio che sia libero e senza vincoli.
'Buongiorno!' Esclama Jade entrando in cucina.
Non si è ancora trasferita, stanno ancora scegliendo le ultime cose per l'arredamento, gli ultimi dettagli, li chiama Jade, ma ho capito il suo intento, sta tardando di proposito nello scegliere le ultime cose per ritardare il suo trasferimento per me, per non lasciarmi sola. È fantastica, nonostante sia in una situazione scomoda per colpa mia mi resta vicino, mi aiuta sempre anche se tra un aiuto e l'altro mi ripete che sto sbagliando.
'Buongiorno.' Ricambio il saluto. 'Vai al cafe oggi?' Chiedo porgendola una tazza di caffè.
'Grazie!' Dice. 'Stamattina.' Risponde alla mia domanda. 'Vuoi venire con me?' Chiede.
'No grazie.' Dico. 'Resterò qui a guardare un film.'
'Saresti dovuta essere a New York.' Afferma. 'A sfilare per Grace e tanti altri stilisti stupendi che ti vogliono.' Aggiunge.
'Sfilerò a Londra.' Dico.
'Solo per Grace.' Mi ricorda.
È iniziata la Fashion Week a New York e Grace mi aveva chiesto di sfilare con lei, così come altri stilisti ed ero felicissima, il mio sogno si stava realizzando ma quando ho scoperto di essere incinta ho rifiutato di andare a New York e ho rifiutato di sfilare per altri stilisti anche a Londra, lo farò solo con Grace, come per ringraziarla di tutto quello che ha fatto per me da quando sono arrivata a Londra.
'Dovrei fare un viaggio lungo, avrei orari sballati e non farebbe bene al bambino.' Dico portandomi le mani sulla pancia.
'Non hai cambiato idea.' Afferma. 'Credi ancora che non dirlo a James sia la cosa giusta?' Chiede.
'Si!' Rispondo.
'Sappi che non potrai evitarlo per sempre.' Dice. 'Vuole delle risposte Pez e se continui a non rispondergli verrà qui per chiederti spiegazioni e non potrai più scappare.' Aggiunge.
Non dico niente, mi limito ad abbassare lo sguardo e ad accarezzarmi la pancia, ho scoperto che mi aiuta a tranquillizzarmi.
'Io devo andare.' Dice posando la tazza nel lavello. 'Ci vediamo dopo pranzo.' Aggiunge per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire di casa.

Per tutta la mattina non ho fatto altro che pensare alle parole di Jade. Ha ragione quando dice che non potrò evitare James per sempre, prima o poi dovrò affrontarlo ma spero sempre che questo momento arrivi il più tardi possibile.
Da quando ho scoperto di essere incinta sto molto attenta a cosa mangio e sopratutto a non saltare nessun pasto, la maggior parte delle volte vado al cafe per non mangiare da sola ma da quando è tornato James resto a casa, è una delle tante cose che faccio per evitarlo, andare al cafe è un rischio, ci sono molte probabilità di incontrarlo e non voglio sfidare la sorte così resto a casa e anche se sono da sola, come oggi, mi preparato qualcosa da mangiare. Jade dovrebbe arrivare a momenti, il suo turno è finito quindi sarà a casa tra poco, a meno che non ci sia Ethan al cafe, se c'è non arriverà molto presto.
Sto asciugando l'unico piatto che ho usato quando suonano il campanello, tipico di Jade dimenticarsi le chiavi, è un po' sbadata, sopratutto la mattina.
'Possibile che ti dimentichi sempre le sempre chiavi.' Esclamo aprendo la porta. 'James!' Esclama quando mi rendo conto che non è la mia migliore amica.
'Posso entrare?' Chiede.
'Si.' Dico. 'Si certo.' Ripeto spostandomi di lato per farlo entrare e poi chiudere la porta alle mie spalle.
'Come va?' Chiede.
'Bene.' Rispondo. 'Siediti pure.' Dico indicandogli il divano.
'Grazie.' Dice sedendosi. 'Sei da sola?' Chiede.
È strano, il suo sguardo è diverso, freddo oserei dire ma so che me lo merito, Jade mi ha sempre detto che stava male, che cercava risposte da lei o Ethan.
'Jade dovrebbe arrivare a momenti.' Dico restando in piedi.
'Immagino tu sappia perché sono qui.' Dice. 'È arrivato il momento di parlare Perrie e non me ne andrò fino a che non avrò le risposte che cerco.' Afferma deciso.
'Cosa devi dirti?' Chiedo.
'Smettila di trattarmi come uno stupido.' Dice. 'Sai cosa voglio sapere.' Afferma. 'Perché mi ha lasciato?' Chiede.
'Te l'ho già detto James.' Rispondo. 'Hai appena finito un tour, il tuo album uscirà a breve e subito dopo partirai di nuovo.' Dico. 'È giusto che tu sia libero da ogni pensiero.' Aggiungo.
'È ridicolo!' Esclama ridendo nervoso. 'Quando smetterai di dire che lo fai per me e inizierai a dirmi la verità?' Chiede. 'Hai un altro? Hai trovato un modello e ti sei innamorata follemente di lui?' Afferma. 'Dimmelo e me ne vado ma dimmi la verità, è l'unica cosa che ti chiedo.'
'Non mi sono innamorata di nessuno!' Esclamo. Come può anche solo pensare una cosa simile.
'Allora perché cazzo mi ha lasciato?' Chiede alzandosi dal divano. 'Dio lo capisci che non è un bene per me.' Dice. 'Non lo è affatto perché ti amo e ho provato a darmi una spiegazione, ho pensato a tutto quello che c'è stato tra noi, al mio comportamento ma non riesco davvero a capire cosa cazzo ti ha spinto a lasciarmi.'
'Lo faccio per te James.' Dico. 'Stai realizzando il tuo sogno e io sarei solo un peso per te.' Aggiungo.
'Chi ha mai detto che saresti un peso?' Chiede.
Sto per rispondere ma sentiamo la porta aprirsi e non appena Jade è dentro e vede James capisce tutto.
'James!' Esclama sorpresa. 'Sei qui da tanto?' Chiede chiudendosi la porta alle spalle.
'No.' Rispondo James. 'Sono arrivato da poco.' Aggiunge.
'Vi lascio soli!' Afferma Jade andando in cucina lasciandoci soli ancora una volta.
'Dovresti andare.' Dico.
'Assolutamente no!' Esclama. 'Voglio che mi dici la verità Perrie, fino ad allora resterò qui.' Afferma. 'Anche tutto il giorno se serve.' Aggiunge.
'Ti prego.' Lo sto supplicando di andarsene, lo prego di non rendere tutto ancora più difficile.
'Cosa ho sbagliato?' Chiede. 'Era così poco l'amore che provavi per me?'
'Assolutamente no.' Dico. 'Ti amo James, in un modo che neanche so descrivere ma credimi che lo sto facendo per te, non rendere tutto più difficile.'
'Sei tu che stai rendendo tutto difficile.' Dice. 'Dici che mi ami ma a me non sembra.' Afferma. 'Continui a mentirmi, continui a rifilarmi la più insulsa delle scuse quando ti basterebbe dirmi che non mi ami, che non mi hai mai amato.'
Vorrei dirgli che non è vero, che lo amo tantissimo ma le parole non mi escono, sto sudando e ho la vista appannata, vedo James che si avvicina a me e vorrei allontanarmi ma non ho le forze per farlo, poi vedo nero. Tutto è nero intorno a me, l'ultima cosa che sento è James che urla il mio nome.


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