Jade
Sono passati già dieci giorni da quando Perrie è svenuta ed è stata portata in ospedale. È tornata a casa da una settimana e, almeno fisicamente, sta bene. Non ha voluto chiamare i suoi genitori, è stata irremovibile su questo e nessuno l'ha contradetta, tantomeno James.
Quando ho visto la mia migliore amica svenuta tra le braccia di quello che era il suo ex ragazzo volevo morire, ho avuto paura e quando il medico è venuto a dirci che stava bene ero sicura che ci fosse altro, me lo sentivo e non mi sbagliavo affatto, purtroppo.
Non appena ci è stato detto che potevano vederla sono corsa bella sua stanza e l'ho abbracciata fortissimo, sapeva già cosa le era successo, i medici l'avevano infornata di tutto e per la prima volta, da quando l'ho conosciuta, ho visto i suoi occhi spenti, senza quella luce che li caratterizzava. Sono rimasta in stanza con lei fino a che non è venuto James e mi ha chiesto di lasciarli soli, anche mentre dormiva sono rimasta al suo fianco, era l'unica cosa che potevo fare in quel momento.
James è rimasto con lei per tutti e tre i giorni che è rimasta in ospedale, tornava a casa solo per farsi una rinfrescata e in quei momenti restavo io con Perrie, quando poi ritornava andavo anche io a casa per darmi una ripulita e poi tornavo in ospedale, non riuscivo a restare a casa. Ethan veniva ogni volta che era libero dal lavoro, so che lo faceva più che altro per James, è ancora arrabbiato con Perrie e con me sopratutto, non mi parla da quel giorno mentre James non mi ha parlato solo quando Perrie era in ospedale, non appena dissero che sarebbe stata dimessa ha ricominciato a parlarmi, anche se lo ha fatto soltanto per dirmi di starle accanto quando lui non ci sarebbe stato e di chiamarlo per ogni minima cosa.
So di aver tradito la sua fiducia, così come ho tradito quella di Ethan ma Perrie è la mia migliore amica e aveva bisogno di me, mi aveva chiesto di non dirlo e non ci ho pensato due volte a prometterglielo, nonostante sapevo che una volta scoperto tutto avrei deluso entrambi.
Con il passare dei giorni con James abbiamo parlato e risolto, certo è ancora un po' arrabbiato con me ma ha capito perché l'ho fatto e mi ha perdonata mentre Ethan no, non ne vuole sapere di ascoltarmi.
Lo conosco da anni ormai, so che è arrabbiato con me per avergli mentito ma so che è arrabbiato con me anche per aver deluso James, così come lo è con Perrie per aver mentito al suo migliore amico. Quei due hanno un legame fortissimo, se fai del male a uno dei due stai pur certo che l'altro ti odierà. Ethan è furioso con me e Perrie perché entrambe abbiamo deluso James, entrambe gli abbiamo mentito. Con Perrie non parlava neanche prima che tutto questo accadesse, aveva lasciato James, lo aveva fatto soffrire e chiunque fa soffrire James è sulla lista nera di Ethan e viceversa, su quella lista ora ci sono anche io. Non importa se io gli ho mentito, per lui è più importante che io ho mentito al suo migliore amico. Odio e amo il loro rapporto, se fai del male ad uno lo fai anche all'altro e non importa quanto Ethan mi ami, ho fatto stare male James mentendogli quindi è furioso con me. James ha provato a parlagli ma so che spetta a me farlo, devo affrontarlo io e ho intenzione di farlo oggi, non appena il mio amico verrà qui per stare con Perrie.
Da quando è tornata dall'ospedale si è chiusa in se stessa, parla poco e niente e farla uscire dalla sua stanza è un'impresa ogni volta. Non vuole mangiare, non vuole uscire, sia io che James stiamo cercando di aiutarla il più possibile ma non è per niente facile.
'Ehi!' Ho dato le chiavi di casa a James, così può entrare senza dover bussare ogni volta. 'Sono in ritardo lo so ma sono passato al cafe.' Spiega.
'A fare?' Chiedo.
'Ho chiesto a Marc di fare la sua torta al cioccolato, la preferita di Perrie.' Dice poggiando la torta sul tavolo in cucina. 'Magari ne mangia un pezzo.' Aggiunge.
'Speriamo.' Dico. 'Il mio turno inizia tra poco.' Aggiungo.
'Mi troverai qui!' Esclama forzando un sorriso.
'Appena finisco al cafe andrò da Ethan.' Dico. 'Spero di riuscire a parlargli.' Aggiungo.
'È testardo, lo conosci.' Dice.
'Lo conosco eccome!' Esclamo. 'È meglio se vado.' Dico prendendo la borsa. 'Chiamami per qualsiasi cosa.' Affermo per poi salutarlo e uscire di casa.La mattinata al cafe è stata movimentata, non c'è stato un attimo di respiro oggi, sembrava quasi che ogni abitante di Londra avesse deciso di incontrarsi qui. È un bene ovviamente, vuol dire che il cafe sta andando bene e che anche io, in un certo senso, sto andando bene e questo mi rende davvero fiera di me.
Nonostante oggi non abbia avuto un minuto di pausa la mia mente continuava a pensare a Ethan, al suo essere così testardo e anche stronzo, perché lo è, vede quello che vuole vedere, non va oltre sopratutto quando si parla di James.
Avevo pensato di chiamarlo per dirgli che sarei andata da lui per parlare, poi ci ho riflettuto e non l'ho chiamato. Non avrebbe risposto e se lo avesse fatto mi avrebbe detto che non abbiamo niente da dirci e quindi avrebbe continuato ad evitarmi e non ho intenzione di permetterglielo, dobbiamo parlare una volta per tutte.
Ho chiamato James non appena il mio turno è finito per chiedergli dove avrei potuto trovarlo e quando me lo ha detto mi sono data della stupida da sola, potevo arrivarci. È al suo appartamento, al nostro in realtà ed è li che sto andando ora.
Abbiamo quasi finito di arredarlo, a breve i mobili ci saranno consegnati e dopo averli sistemati possiamo viverci, mancano solo alcune piccole cose che lo renderebbero perfetto, nostro.
Mi piace molto come abbiamo deciso, insieme, di arredarlo. La cucina è fantastica, il divano comodissimo e spazioso, il nostro letto è pazzesco e sarà pieno di cuscini, anche se Ethan non è contento di questo. Mi piacciono anche i colori che abbiamo scelto, niente di troppo esagerato o strano, siamo rimasti sul classico però con un arredamento abbastanza moderno, in poche parole la adoro.
Potremmo già trasferirci nella nostra casa, è tutto pronto ma sono stata io a rimandare, volevo restare con Perrie fino a che non fossi stata sicura che stesse bene e Ethan, anche se contrariato, lo aveva accettato, non mi ha fatto pressioni e non mi ha mai chiesto di scegliere tra lui o Perrie, questo mai anche se era tentato, lo conosco e dopo aver parlato di noi parleremo anche di Perrie, deve smetterla di avercela con lei per aver lasciato James. A lui non importa se il suo migliore amico l'ha perdonata, se ora è con lei, è ancora arrabbiato anche con Perrie e sono stanca di questo, deve smetterla e oggi non mi sfuggirà, è arrivato il momento di risolvere le cose una volta per tutte.
Arrivo sotto al palazzo in poco tempo, non è lontano dal cafe, saluto il portiere e salgo direttamente al secondo piano, ho le chiavi e so che sarà sorpreso di vedermi, non se lo aspetta.
Quando entro c'è silenzio, in soggiorno non c'è nessuno e neanche in cucina così mi dirigo verso le stanze.
'Come sei entrata?' Dio lo ucciderei in questo momento.
'Dico ma sei impazzito?!' Mi ha spaventato a morte. C'era un silenzio assurdo e lui esce fuori all'improvviso, alle mie spalle per giunta.
'Come sei entrata?' Chiede ancora.
'Ho le chiavi.' Rispondo sventolandogliele davanti agli occhi. 'È anche casa mia no?!' Lo provoco.
'Che vuoi Jade?!' Chiede per poi superarmi e tornare in cucina.
'Parlare!' Dico ovvia. 'Smettila di comportarti come un bambino Ethan.' Aggiungo seguendolo.
'Se credi che io sia un bambino perché sei qui?' Chiede. 'Non abbiamo niente da dirci, puoi tornare a casa dalla tua migliore amica.' Dice freddo.
'Vedi, sei un bambino.' Dico. 'Sei arrabbiato con lei per aver lasciato James, con me per aver mentito a James e non ha senso visto che lui ha perdonato entrambe.'
'Tu hai mentito a me!' Esclama guardandomi negli occhi. 'Mi hai mentito guardandomi negli occhi e io come un coglione ti ho creduto.' Aggiunge furioso. Non l'ho mai visto così, non con me e solo ora mi rendo conto di quanto si sia sentito tradito da me.
'Mi dispiace.' Dico sincera. 'So di aver sbagliato ma non è così che risolviamo la cosa.'
'Non c'è niente da risolvere infatti!' Esclama. 'Torna dalla tua migliore amica, stai con lei.' Afferma.
'Non ho intenzione di andare da nessuna parte fino a quando non abbiamo chiarito.' Affermo decisa.
'Allora mettiti comoda.' Dice indicandomi il divano. 'Io non ho intenzione di parlare con te.' Aggiunge per poi uscire dalla cucina e andare in camera da letto chiudendosi la porta alle spalle.
'Stai scherzando?!' Dico provando ad aprire la porta senza però riuscirci. 'È tu non saresti un bambino?'
'Non me ne frega niente di cosa pensi Jade, io non ho niente da dirti.' Afferma dall'altro lato della porta.
'Vorrà dire che resteremo qui tutto il giorno.' Dico sedendomi per terra davanti alla porta della stanza.

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Fool For You 2
FanfictionSequel di Fool For You. James e Ethan sono cresciuti e con loro anche tutti gli altri. Sono passati cinque anni da quel viaggio fatto insieme per il loro compleanno e molte cose sono cambiate e molte altre cambieranno. Ci saranno incontri importanti...