Capitolo 68

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Sono già passate due settimane dalla sera in cui mi sono ritrovato la mia ragazza in cucina con la mia famiglia e la mia migliore amica, due settimane da quando ha deciso, grazie anche all'aiuto di mia madre, di rialzarsi, di non permettere al dolore di vincere di su lei. C'è ancora tanto lavoro da fare, non si supera facilmente la perdita di un figlio ma insieme ci stiamo riuscendo, ogni giorno facciamo un passo avanti e va bene così, giorno dopo giorno riusciremo a superare questo brutto periodo.
La settimana scorsa ha ripreso a lavorare, è andata a Parigi con zia Grace per la settimana della moda ed è tornata più leggera di quando è partita, più serena, aveva proprio bisogno di tornare al lavoro e staccare la spina e non pensare a quello che era successo, è servito ed ora sta sempre meglio. Ero serio quando le ho proposto di trasferirmi da lei, questa settimana ho avuto un po' da fare e non ne ho ancora parlato con i miei ma ho intenzione di farlo oggi e trasferirmi il prima possibile.
Jade ha portato via tutte le sue cose, si è trasferita definitivamente con Ethan nel loro appartamento e entro la fine di questa settimana io farò lo stesso.
La giornata di oggi sarà molto impegnativa per me, ho deciso che questa mattina dirò ai miei la novità e in più questa sera ci sarà la famosa intervista nella quale annuncerò la data di uscita del mio primo album e non solo, annuncerò anche il tour che partirà in primavera. Non abbiamo ancora tutte le date, con Simon stiamo finendo di sistemare gli ultimi dettagli ma a breve sarà tutto pronto e non vedo l'ora.
Non so per quale motivo mia madre sia in ufficio da mio padre, in realtà credo che me lo abbia anche detto sono io che sicuramente l'ho dimenticato, comunque sto andando proprio in ufficio da mio padre per parlare con loro, per informarli della mia decisione, spero solo che siano felici per me.
Quando arrivo allo studio la prima persona che vedo è Joe, sta parlando con la ragazza all'entrata, a quanto pare è nuova e si sta ancora ambientando, Joe la sta aiutando in questo, papà lo dice sempre.
'Ehi.' Lo saluto avvicinandomi a lui.
'James!' Esclama sorpreso di vedermi. 'C'è una riunione di famiglia per caso?' Chiede.
'In che senso?!' Chiedo non capendo a cosa si riferisce.
'C'è anche tua madre.' Dice.
'Si lo so.' Dico. 'Cioè so che è qui ma non ricordo perché.' Spiego. 'Comunque nessuna riunione di famiglia.' Aggiungo.
'Beh sono nell'ufficio di tuo padre.' Dice. 'Ti accompagno?' Chiede.
'Oh no tranquillo!' Esclamo. 'Resta pure ad aiutare Diana.' Aggiungo facendogli l'occhiolino per poi salire al primo piano dove c'è l'ufficio di mio padre.
'Non è un po' tardi per fare un altro figlio?' Chiedo non appena entro e li vedo presi a baciarsi.
'Non ti hanno insegnato a bussare?!' Dice papà.
'Vi ho interrotti?' Chiedo divertito.
'Avete finito?' Chiede mamma ponendo fine al nostro battibecco.
'Che ci fai qui?' Domanda mio padre andando a sedersi dietro la sua scrivania.
'Devo dirvi una cosa.' Dico sedendomi di fronte a lui e accanto a mia madre.
'L'ultima volta che ho detto questa frase ai miei ero incinta di te.' Dice mamma.
'Per ovvi motivi non sono incinta.' Affermo.
'Quindi che devi dirci?' Chiede papà.
'Jade si è trasferita con Ethan, ha portato via tutte le sue cose questa settimana quindi Perrie ora vive da sola.' Inizio e so che hanno già capito tutto ma entrambi restano in silenzio ad ascoltarmi. 'Le ho proposto di far diventare quella casa, che ora è solo sua, casa nostra.' Concludo.
'Ci stai chiedendo il permesso di andare a vivere con la tua ragazza in un appartamento dove già vivi praticamente?' Domanda papà.
'O ci stai soltanto mettendo al corrente dei tuoi piani?' Domanda invece mamma.
'Vi sto mettendo al corrente dei miei piani.' Rispondo.
Silenzio, entrambi non dicono niente, si guardano, guardano me ma restano in silenzio. Io odio il silenzio, come mamma e come Hazel mentre papà lo adora, ama stare in silenzio ad ascoltare noi oppure a guardare Hazel che gioca in soggiorno, Blue che colora nel suo studio a casa, papà ama il silenzio così come lo amano Am e Blue ma io no e lo sanno benissimo.
'Potete dire qualcosa?' Chiedo. 'Fare anche solo un cenno.' Dico.
'Sei cresciuto!' Dice mia madre puntando il suo sguardo su di me. 'Hai un lavoro, il lavoro dei tuoi sogni e ora andrai via di casa.' Aggiunge.
'È positivo?' Chiedo.
'Quello che tua madre sta cercando di dirti è che le mancherà non averti più in casa con noi ma è felice per te.' Dice papà. 'Stai realizzando il tuo sogno, hai una ragazza che ti ama e insieme state affrontando forse uno dei periodi più brutti ma siete forti, lo dimostrate ogni giorno.' Aggiunge.
'Sei il mio bambino!' Esclama mia madre. 'Lo sarai sempre e sarà strano non averti più in casa.'
'Sono stato via per tre mesi.' Le ricordo.
'Era diverso.' Dice. 'In quel caso sapevo che saresti tornato a breve mentre in questo caso no, non tornerai.' Spiega.
'Ma quella sarà sempre casa mia.' Dico.
'Sempre!' Esclama papà. 'La tua stanza sarà sempre tua e potrai venire ogni volta che vorrai.' Aggiunge.
'Grazie.' Dico abbracciando prima mia madre e poi mio padre. 'Devo andare.' Affermo guardando l'ora.
'È stasera l'intervista?' Chiede mamma.
'Si.' Rispondo. 'Vado a prendere Perrie poi andiamo agli studi dove mi aspettano Simon e i ragazzi per le prove.' Spiego.
'Stasera torni a casa?' Domanda mamma.
'Stasera si.' Dico sorridendole. 'Ci vediamo più tardi.' Detto ciò saluto entrambi per poi uscire dall'ufficio di mio padre e anche dall'edificio dove trovo Steve ad aspettarmi.

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