Capitolo 66

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Ottobre 2036

Emma

Perdere un figlio è una delle cose peggiori che possa capitare ad una donna. Io ho avuto la sfortuna di provare come ci si sente in quella situazione e mai avrei pensato che un giorno mio figlio, insieme alla sua ragazza, provassero quella sensazione.
Quando io e Zayn siamo arrivati in ospedale, subito dopo la chiamata di Ethan, non sapevamo cosa aspettarci, ci aveva solo detto di raggiungerli li perché Perrie era svenuta. Sono arrivata e la prima cosa che ho fatto è stata abbracciare mio figlio, vedevo dal suo sguardo la paura che provava in quel momento, non sapeva cosa era successo e nessuno diceva niente. Quando poi ci hanno detto cosa era successo, perché Perrie era svenuta, ho visto nello sguardo di mio figlio lo stesso vuoto che avevo io quando scopri che avevo perso il bambino e lo stesso che aveva suo padre quando glielo dissi, mesi dopo.
James in un primo momento è rimasto sconvolto dalla notizia, non sapeva che Perrie era incinta, era tutta una novità per lui, credo che all'inizio fosse anche arrabbiato con lei, poi ha capito che doveva starle accanto, che lei aveva bisogno del suo aiuto e mio figlio non si è tirato indietro. Una volta uscita dall'ospedale l'ha portata a casa e praticamente ora è come se vivesse li, torna qui una volta ogni tanto, per staccare un po', come stamattina ad esempio. È sempre bello averlo a casa, sopratutto dopo che è stato via per quei tre mesi, però ha ancora lo sguardo spento, stanco anche, credo che dormi poco e vorrei davvero aiutarlo, vorrei prendere tutto il suo dolore e farlo mio.
'Come sta Perrie?' Chiedo mettendogli davanti un piatto di pancake. Mangia anche poco in questo periodo quindi quando viene a casa cerco di preparargli tutto quello che gli piace e ne preparo un po di più così può portarlo via.
'Come sempre.' Dice in tono rassegnato.
'È a casa ora?' Chiedo.
'Con Jade.' Risponde.
'Perché non vai con tuo padre al lavoro?' Propongo. 'Sta allestendo una nuova mostra.' Aggiungo.
'Devo selezionare i quadri da esporre!' Esclama Zayn entrando in cucina. 'A Joe farà piacere vederti.' Afferma.
'Va bene.' Risponde James. Credo abbia sentito poco di quello che ha detto suo padre, ha lo sguardo perso.
'James!' Lo richiamo sventolando una mano davanti alla sua faccia.
'Scusa!' Dice risvegliandosi dal suo stato di trance. 'Che hai detto?' Chiede.
'Io ti ho proposto di andare con tuo padre e lui ti ha detto che deve selezionare i quadri e che a Joe farà piacere vederti.' Ripeto.
'Passiamo una giornata io e te.' Dice Zayn. 'Non lo facciamo da troppo tempo.' Aggiunge.
'Già!' Concorda suo figlio.
'Allora andrai con papà?' Chiedo. Lui annuisce senza aggiungere altro.
'Bravo!' Esclamo lasciandogli un bacio sulla guancia per poi salire di sopra per cambiarmi.
È qui fisicamente ma con la mente è altrove, anche se viene a casa per non pensare a come sta Perrie, il suo pensiero è sempre a lei.
'Sta malissimo!' Esclama mio marito entrando in camera nostra. 'Ha lo sguardo vuoto.' Aggiunge.
'Lo so!' Concordo. 'Vorrei poter fare qualcosa per farlo stare meglio.' Dico.
'Magari questa mattina con me lo aiuterà a distrarsi un po'.' Dice.
'Parla con lui Zayn!' Affermo. 'Ha bisogno di buttare fuori tutto quello che si tiene dentro da un mese.' Aggiungo. 'Se non lo fa arriverà il momento in cui scoppierà e sarà peggio.'
'Ci penso io.' Mi rassicura. 'Vado che sono già in ritardo.' Dice. 'Joe mi ucciderà.' Aggiunge.
'Anche io sono in ritardo.' Dico prendendo la borsa per poi seguirlo di sotto.
'Ci vediamo stasera?!' Dice Zayn mentre tutto e tre usciamo di casa.
'Si!' Rispondo. 'Stasera pizza.' Aggiungo. 'Ci penso io.' Detto ciò saluto entrambi e salgo nella mia auto.

La mia mattinata in ufficio non è stata molto produttiva, non come speravo almeno, la mia testa era altrove e sono arrivata all'ora di pranzo senza aver concluso niente. Non ho fatto che pensare a James, a Perrie e a quello che stanno passando, l'ho vissuto in prima persona una volta e stavo per riviverlo una seconda volta con Am quindi so perfettamente come si sentono, cosa sta provando Perrie in questo momento e ho pensato, per tutta la mattina, a cosa poter fare per aiutarla a reagire e sono arrivata ad una conclusione.
Quando James ci disse che lo aveva lasciato, il giorno dopo che lui riparti, volevo andare da lei per chiedere spiegazioni, volevo capire cosa l'avesse spinta a lasciarlo e ci ero quasi riuscita, ero uscita di casa e stavo salendo in macchina ma purtroppo, o per fortuna dipende dai punti di vista, ho un marito che mi conosce troppo bene e mi fermò prima ancora che io mettessi in moto la macchina. Mi costrinse a scendere e mi fece promettere di non andare da Perrie per chiedere spiegazioni, mi disse che non dovevo intromettermi, era un problema di James e non mio e per quanto anche lui volesse saperne di più mi disse che non era compito mio andare da Perrie e parlarle, non era la mia ragazza ma di James, io ero solo sua madre e dovevo restarne fuori. Ammetto che mi arrabbiai un po', era pur sempre di mio figlio che stava parlando, stava male e io volevo fare qualcosa per aiutarlo ma con il tempo ho capito che aveva ragione, non spettava a me chiedere i motivi che avevano spinto Perrie a chiudere con James. In quella situazione avevo fatto una promessa, mentre ora non ho fatto nessun tipo di promessa a nessuno quindi posso andare da lei e parlarci. Forse Zayn non sarà felice quando lo scoprirà, avrà sicuramente da ridire ma pazienza, questa volta non gli ho promesso niente.
Sono uscita dal lavoro, sono andata a prendere Hazel a scuola e insieme siamo andate al cafe per comprare qualcosa di dolce da portare a Perrie e adesso siamo sotto al suo appartamento.
'Vuoi dare tu i biscotti a Perrie?' Chiedo a Hazel mentre saliamo.
'Si.' Risponde tenendo stretto a se il sacchetto con dentro i biscotti.
Hazel adora Perrie e so che il sentimento è reciproco così l'ho portata con me, sono sicura che le farà piacere vedere mia figlia.
'Suono io!' Esclama non appena arriviamo davanti alla porta dell'appartamento.
'Emma!' Esclama Jade sorpresa di vedermi li. 'James non c'è.' Dice.
'Non siamo qui per James.' Dico. 'Possiamo entrare?' Chiedo.
'Si certo.' Dice spostandosi per farci entrare. 'Scusa non mi aspettavo di vederti.' Aggiunge chiudendo la porta alle sue spalle.
'Sono qui per Perrie.' Spiego.
'Lo immaginavo.' Dice. 'È in camera sua.' Aggiunge.
'Amore resti con Jade per un po'?!' Dico abbassandomi sulle ginocchia per parlare con lei. 'Parlo con Perrie e poi le dai i biscotti.'
'Va bene.' Dice. 'Gioco con Jade.' Aggiunge.
'Con molto piacere!' Esclama Jade portandola in cucina. 'La sua stanza è la prima a sinistra.' Dice tornado indietro.
'Grazie.' Dico andando verso la sua stanza.
'Jade non ho fame.' Dice Perrie dopo che ho bussato alla sua porta.
'Sono Emma.' Dico aprendo di poco la porta per mostrarmi.
'Emma!' Esclama incredula.
'È il mio nome.' Dico sorridendo. 'Posso entrare?' Chiedo.
'Certo.' Dice tirandosi su per mettersi seduta poggiando la schiena alla testiera del letto.
'Ti avviso che in cucina c'è Hazel e ti ha portato i biscotti.' Dico sedendomi sul letto. 'Non accetterà un no.' Aggiungo.
'Ti ha chiesto James di venire?' Chiede.
'Non sa che sono qui.' Dico. 'Sono venuta di mia iniziativa.'
'Non era necessario.' Dice evitando il mio sguardo. 'Starò bene, James non deve preoccuparsi.' Aggiunge.
'Non so se James te ne ha parlato ma anche io ho perso un bambino.' Dico.
'Non..non lo sapevo.' Dice portando di nuovo il suo sguardo su di me.
'È successo alcuni anni fa.' Dico. 'Prima di Amethyst.' Aggiungo. 'Ero incinta di un mese e Zayn ancora non sapeva niente.' Racconto. 'Non ho fatto in tempo a dirglielo.'
'Come..come è successo?' Chiede un po titubante.
'Era quasi Natale, Zayn aveva tanto lavoro da fare e c'era poco a casa, tornava tardi e a James mancava il suo papà così quando i lavori per la mostra finirono uscimmo a cena tutti e tre insieme.' Dico. 'Fu una serata fantastica, avevo i miei uomini con me e James quella sera era felicissimo.' Ricordo. 'Stavamo tornando a casa, era il momento giusto per dire tutto a Zayn così gli dissi che dovevo dirgli una cosa, lui si voltò verso di me per due secondi, due secondi esatti in cui un uomo ubriaco ci fini addosso.' Continuo. 'Ci portarono in ospedale e li mi dissero che lo schianto forte aveva causato un aborto, avevo perso il bambino.' Concludo.
'Mi..mi dispiace.' Dice.
'Avevo perso il bambino ma per quanto il dolore fosse forte non potevo permettermi di crollare. Avevo un figlio a cui badare e Zayn restò in ospedale per diverse settimane, ebbe un trauma cranico e c'era il rischio che non si svegliasse.' Dico.
'Questo..questo James me lo ha raccontato.' Dice. 'L'incidente intendo.' Chiarisce.
'Quando Zayn si risvegliò non gli dissi niente del bambino, non volevo che provasse il mio stesso dolore, volevo proteggerlo.' Dico.
'Non..non lo sa?' Chiede.
'Glielo dissi mesi dopo.' Rispondo. 'La casa in cui abitiamo era il mio regalo di Natale che però ricevetti mesi dopo e in quella casa Zayn aveva creato una stanza per un futuro bambino, una nursery meravigliosa ma appena la vidi scoppiai a piangere e gli raccontai tutto.' Dico. 'Per mesi finsi che non era successo niente, fingevo di stare bene quando dentro stavo morendo e dirlo a Zayn mi ha aiutato, mi è stato vicino e insieme abbiamo affrontato tutto il dolore.'
'James è sempre qui.' Dice. 'Si prende cura di me ma io vorrei solo sparire.' Confessa. 'Lo amo ma mi sento vuota, come se fossi solo un corpo vuoto.'
'È una sensazione che non andrà mai via tesoro.' Dico. 'Un pezzo di te non c'è più e niente e nessuno ti può ridare indietro quel pezzo mancante.' Affermo. 'Io ancora oggi mi sento sempre come se mancasse un pezzo.' Ammetto. 'Però devi reagire, devi essere forte e rialzarti, devi affrontare il dolore.'
'È colpa mia.' Dice scoppiando a piangere. 'Ho ucciso mio figlio e James prima o poi se ne renderà conto e mi odierà.'
'Non è colpa tua Tesoro.' Dico abbracciandola. 'Non potevi fare niente per evitarlo e James ti ama più di quanto sia possibile e mai, mai ti odierà.' Aggiungo.
'Vorrei poter tornare indietro.' Dice ancora tra le lacrime.
'Lo so.' Dico stringendola a me. 'Non puoi purtroppo, devi andare avanti, esci, torna a vivere tesoro.' Affermo. 'Torna al lavoro, vai al cafe con Jade tutti i giorni, va con James, fa tutto tranne che restare a casa da sola perché ti porta solo a pensare e ripensare a quello che è successo e non ti fa bene.' Dico. 'Stasera a casa Malik-Horan si mangia la pizza, vieni con me e Hazel.' Propongo. 'James sara felicissimo.'
'Pezz!' Hazel entra in camera di Perrie correndo ma non appena vede gli occhi della ragazza pieni di lacrime si ferma accanto a me. 'Perché piangi?' Chiede preoccupata.
'Vuole un bacio dalla principessa Hazel.' Dico sorridendo a mia figlia. Lei subito salta sul letto e abbraccia Perrie lasciandole baci su tutta la guancia.
'Va bene così?' Chiede.
'Va benissimo.' Risponde Perrie.
'Verrà a cena da noi questa sera.' Dico. 'Anzi vieni a casa con noi ora.' Affermo. 'Ti dò il tempo di prepararti e poi andiamo.' Dico. 'Anche tu Jade!' Esclamo.
'Tutti a casa nostra!' Esulta Hazel felice.
'Chiama anche Ethan.' Dico rivolta a Jade. 'Cinque minuti signorina.' Dico a Perrie. 'Ti aspettiamo in cucina.' Affermo facendole l'occhiolino per poi uscire dalla sua stanza insieme a Jade e Hazel.
Quando è successo a me le mie amiche non mi hanno permesso di lasciarmi andare e io non permetterò a lei di lasciarsi andare.

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