Capitolo 25

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Amethyst

La prima volta che Noah mi chiese di uscire accettai senza farmi troppi problemi, non ci vidi niente di male, siamo sempre usciti insieme, certo non da soli ma comunque accettai, non pensavo di certo che dopo quella prima uscita da soli ce ne sarebbero state altre e che piano piano il nostro rapporto sarebbe cambiato perché è così che è andata. Siamo usciti una volta, siamo andati al parco e ci siamo seduti sotto un albero a parlare e già quel giorno era cambiato qualcosa ma nessuno dei due se ne era reso conto, entrambi lo abbiamo capito con il tempo, continuando a vederci solo noi due, a parlare, ridere e scherzare insieme e ogni volta c'era qualcosa di diverso, ogni volta cambiava qualcosa in noi. Poi un giorno Noah mi disse che provava qualcosa per me, che uscire con me gli aveva fatto capire che non ero una delle tante cugine non di sangue che aveva, io ero diversa, quello che provava per me non era semplice affetto o bene che si prova per una sorella o per una di famiglia, era diverso. Mi disse che ogni volta che mi vedeva aveva voglia di baciarmi, di tenermi per mano e guardarmi negli occhi, mi disse che i miei occhi dicevano più di quanto dicessi io con le parole, aggiunse poi che non gli importava se sarebbe stato complicato, se i nostri genitori non avrebbero mai capito, lui provava qualcosa di forte per me e doveva dirmelo e sperava che per me fosse lo stesso. Non era amore, era presto per dire che fosse innamorato di me, ci conosciamo da sempre ma non era innamorato di me, non a quel tempo e neanche io lo ero però provavo le sue stesse emozioni e glielo dissi, gli dissi che anche io provavo qualcosa per lui e mi chiese di provarci, provare a vedere come andava tra noi senza però dirlo a nessuno, fu una decisione di entrambi, decidemmo che per il momento non avremmo detto niente, se poi le cose sarebbero andate bene lo avremmo detto. Io però avevo bisogno di dirlo a qualcuno e lo dissi a Aiden, è mio cugino e ci siamo sempre detti tutto, mi è sempre stato vicino e anche se contrario alle mie decisioni mi ha sempre appoggiata, mi ha aiutato molto, mi ha coperto molte volte quando uscivo con Noah.
Siamo usciti insieme per quasi un mese, lui era sempre tranquillo, come se non stessimo facendo tutto di nascosto mentre per me era difficile, non riuscivo a vivermela al meglio, avevo la costante paura di essere scoperta e deludere tutti, mio padre sopratutto. Non ero tranquilla come lui e glielo dissi, gli dissi che tra noi non avrebbe mai funzionato, che nonostante quello che provavo per lui era ogni giorno più forte non riuscivo a stare tranquilla, a vivermela davvero, gli dissi infine che dovevamo chiuderla lì. Ci rimase malissimo, per una settimana quasi non mi parlò poi mi mandò un messaggio, mi chiese di vederci e io accettai ancora, non riuscivo a dirgli di no e poi mi mancava da morire e volevo vederlo così ci incontrammo e dopo aver camminato e parlato per non so quanto tempo fui io a baciarlo lasciandolo senza parole e quando poi realizzai cosa avevo appena fatto mi allontanai da lui e corsi via, tornai a casa il più velocemente possibile senza voltarmi indietro neanche una volta. Ne parlai con James, gli dissi che avevo baciato un ragazzo ma che era complicato, non feci mai il suo nome, mi fidavo di James, non lo avrebbe mai detto ne a mamma ne a papà ma avevo troppa paura così non dissi niente, avevo solo bisogno di dirlo a qualcuno, avevo bisogno di un consiglio e mio fratello me lo diede eccome ma non era quello che volevo sentirmi dire in quel momento.
Dopo il mio bacio fui io ad evitarlo, a scuola ogni volta che lo vedevo cambiavo strada, all'uscita mi nascondevo per non farmi vedere, non rispondevo ai suoi messaggi e alle sue telefonate. Solo una volta gli risposi perché mi chiamò con il cellulare di Rose ma quando capi che era lui riattaccai subito, non volevo parlare con lui, non volevo sentirlo perché sicuramente mi avrebbe convinta a riprovarci, mi avrebbe convinta che tra noi poteva funzionare quindi evitarlo era la mia unica arma e per un po' ha funzionato, almeno fino a quando Faith ebbe la grande idea di uscire tutti insieme, lo facevamo spesso, andavamo tutti in qualche pub a divertirci, non era una novità ma non era il momento giusto per me ma non potevo tirarmi indietro, non potevo restare a casa perché Faith avrebbe iniziato a fare domande e lei non sapeva di me e Noah quindi dovetti accettare per forza.
Cercai in tutti i modi di evitarlo, mi sedetti lontano da lui, non lo guardavo anche se sapevo che lui guardava me e all'inizio non fu difficile, nessuno sapeva di noi quindi non poteva fare niente poi però Theo andò a prendere da bere, Faith andò ad aiutarlo, scoprimmo dopo che non andarono a prendere da bere, Aiden chiese a Charlie e Rose di ballare e cosi restammo soli, non potevo più scappare e infatti mi chiese di uscire fuori per parlare e anche quella volta non riuscì a dirgli di no. Una volta fuori non mi disse niente, mi prese per mano, mi trascinò dove non c'era nessuno e mi baciò. Ricambiai il bacio ma durò molto poco, mi staccai subito perché ero ancora convinta che fosse una pessima idea, poteva uscire qualcuno e ci avrebbero scoperti, glielo dissi e si arrabbiò ma io non riuscivo davvero a lasciarmi andare, avevo troppa paura.
Prima di tornare dentro uscì Rose e mi disse che lei sapeva e non perché Noah glielo aveva detto ma perché lo aveva capito da sola, oltre a Aiden lo sapeva anche Rose e da lì a poco lo avrebbero saputo anche gli altri, così come noi avremmo saputo di Faith e Theo.
Il giorno dopo dissi tutto a Faith e Charlie così come ci disse tutto Faith e da quel giorno non ho più parlato con Noah, ho continuato ad evitarlo come facevo prima, non rispondevo alle chiamate e ai messaggi e ogni volta che provava ad avvicinarsi a me io mi allontanavo il più velocemente possibile e ha funzionato per più di due settimane fino a quando un bel giorno non ha deciso di parlarmi definitivamente chiedendo aiuto anche a Aiden e Faith e entrambi hanno deciso di aiutarlo così me lo sono ritrovata seduto accanto a me in un bar. Arrivò, si sedette vicino a me così da non farmi uscire e mi disse che non sarebbe andato via fino a quando non avremmo parlato. Non avevo scelta, dovevo ascoltarlo e alla fine riuscì a convincermi, mi convinse che potevamo farcela, che non dovevamo dirlo a nessuno, potevamo viverci quello che c'era tra noi in tranquillità, nel modo più semplice e naturale possibile e ci siamo riusciti, io sono riuscita a vivermela bene, la paura c'era sempre ma lui riusciva a mandarla via fino a ieri sera, quando mia madre è entrata in camera mia e ci ha trovati mente ci stavamo baciando.
La favola è finita, ora si torna alla realtà.

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