Capitolo 32

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Tra me e Ethan non so chi è messo peggio questa settimana. Non è successo niente di grave, anzi tutto il contrario, lui deve decidere se vendere o no la sua foto e io devo decidere se chiamare o no Simon, il produttore amico di mio zio.
Entrambi abbiamo la possibilità di dare una svolta alla nostra vita ma entrambi non siamo pronti, entrambi abbiamo paura delle conseguenze, anche se non abbiamo niente che ci porti a pensare che andrà male non riusciamo a non avere paura e quindi non abbiamo deciso niente, lui non ha ancora deciso se vendere la sua foto e io non ho ancora deciso se chiamare Simon, direi che siamo messi molto bene.
I miei non mi hanno più detto niente, secondo loro è una mia decisione e solo io posso prenderla quindi hanno deciso di non insistere, non chiedere niente, sarò io a dire loro cosa avrò deciso ma davvero non so che fare, continuo a pensarci e ho la testa che potrebbe scoppiare da un momento all'altro. Perrie dice che devo chiamarlo, fargli sentire la mia voce e vedere cosa ha da dirmi e poi da lì decido cosa fare. Potrebbe anche solo volermi ascoltare e poi complimentarsi, ha detto, il volermi conoscere non implica che vuole propormi di fare un album con lui, magari non gli piace neanche la mia voce dal vivo e quindi non avrei niente di cui discutere ma forse è proprio questo che mi frena, l'idea di non piacergli mi blocca e non riesco ad andare avanti. Perrie ha anche detto che non posso piacere a tutti, se mai un giorno diventerò famoso saranno più quelli che mi odieranno che mi ameranno ma è normale che sia così e io devo concentrarmi su quelli che mi amano ma non è facile, non lo è per niente e non riesco ad andare avanti, sono fermo da ormai una settimana, mi guardo il biglietto, lo rigiro tra le mani, a volte ho anche composto il numero ma invece di far partire la chiamata cancello tutto, non chiamo nessuno, non vado avanti.
'Perché non vuoi chiamare?' Chiede Ethan.
Siamo seduti ad un tavolo al cafe che è chiuso, siamo in pausa quindi siamo soli e visto che dobbiamo aprire noi oggi pomeriggio siamo rimasti qui.
'Tu perché non vuoi vendere?' Chiedo io.
'Non ci facevo così tanto cagasotto.' Afferma sorridendo. 'Facciamo una cosa.' Aggiunge.
'Cosa?' Chiedo.
'Tu mi dici perché non vuoi chiamare il produttore, io ti dico perché non voglio vendere la mia foto e vediamo se in due riusciamo a venirne fuori.' Propone.
'Chi inizia?'
'Tu!' Esclama subito. 'L'idea è stata mia quindi inizi tu.'
'Perché non voglio chiamarlo!' Affermo riflettendo. 'Potrebbe dirmi che la mia musica fa schifo.' Dico. 'Potrebbe dirmi che la mia voce fa schifo o addirittura che fanno schifo entrambi.'
'Ma se zio Niall ti ha detto che quello che ha sentito gli è piaciuto perché hai paura di chiamarlo?' Chiede.
'Non lo so.' Ammetto. 'Forse perché una volta che mi ha ascoltato dal vivo si rende conto di essersi fatto un'idea sbagliata su di me, forse perché potrei piacergli ma non essere così tanto bravo da far diventare la musica il mio lavoro.' Dico. 'Ho paura di restare deluso, di ricevere qualche critica che potrebbe buttarmi giù e so che il mestiere che voglio fare comprende le critiche, le comprende eccome e devo essere forte ma in questo momento non credo di essere pronto per le critiche. Non credo di essere così bravo e quindi le critiche che mi verrebbero fatte sarebbero solo la conferma di quello che penso.' Aggiungo.
'Lo hai detto tu, le critiche le riceverai eccome se vuoi fare il cantante e non potrai piacere a tutti, non piacerai a tutti ma questo non deve impedirti di vivere il tuo sogno.' Afferma. 'Io so di essere l'ultima persona che può consigliarti ma forse dovresti chiamarlo, incontrarlo e vedere cosa ha da dirti.' Dice. 'Alla fine del vostro incontro non vorrà più vederti? Ti dirà che non sarai mai un cantante vero e proprio? Beh pazienza non sarà l'unico a dirtelo, ce ne saranno altri ma ci saranno anche quelli che crederanno in te e nelle tue capacità e quindi è ora di darsi una mossa James, chiamalo e se l'incontro va male da domani vai in ogni casa discografica e lascia qualcosa di tuo, fatti conoscere da tutti e realizza il tuo sogno.' Afferma serio.
'Tutto bene?' Chiedo.
'Benissimo!' Esclama. 'Venderò la mia foto.' Afferma. 'La venderò e farò in modo di farmi conoscere anche da altri, farò in modo di essere il fotografo più richiesto di Londra, il più bravo di tutti.' Aggiunge. 'Non ho intenzione di farmi fottere dalla paura James e non dovresti farlo neanche tu.' Continua alzandosi. 'Io vado a realizzare il mio sogno e dovresti farlo anche tu.' Detto questo prende la giacca ed esce lasciandomi solo.

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