Capitolo 94

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Grace

La fashion week è ufficialmente finita, da qualche settimana ormai ma non appena sono tornata da Parigi non ho avuto un attimo di tregua, c'erano così tante cose da fare, così tante cose da controllare e ricontrollare e tantissime altre cose che mi fanno odiare e amare allo stesso tempo il mio lavoro.
In realtà amo il mio lavoro, non potrei mai odiarlo anche se lo dico spesso, sopratutto in determinati momenti, è Harry che lo odia, lo odia principalmente a febbraio e a settembre ma anche quando ho altre sfilate o determinati impegni che mi fanno impazzire e che di conseguenza fanno impazzire mio marito. È un santo, la persona più buona che esista sulla terra e ho la fortuna di averlo al mio fianco ogni giorno, i miei figli hanno la fortuna immensa di avere lui come padre. Sopporta ogni cosa, ogni mio sclero, ogni mia pazzia, ogni mia frustrazione, mi sopporta da anni e non si è ancora rancato di me, a volte mi chiedo come sia possibile che sia rimasto al mio fianco per tutto questo tempo poi lo guardo e capisco, mi ama. Mi ama davvero e lo vedo da con mi guarda, perché lui mi guarda e vede me, vede Grace, vede le mie fragilità, la mia debolezza, la mia forza, vede la vera me e mi ama come io amo lui, da morire.
Gli rendo la vita complicata, me ne rendo conto, ma lui resta con me, sempre e io non potrei chiedere di meglio.
Ora che la settimana della moda è conclusa, ora che la maggior parte del lavoro è stato fatto il mio meraviglioso marito ha avuto la brillante idea di festeggiare insieme ai nostri migliori amici. Organizza questa cena ogni volta che la settimana della moda si conclude in realtà, e quando una volta gli chiesi perché volesse organizzare questa cena e perché la organizzasse ogni volta mi disse che i miei traguardi andavano festeggiati sempre, anche se non tutto va alla perfezione, anche se le vendite non sono quelle che mi aspettavo, va festeggiato in ogni caso perché è un altro traguardo raggiunto. Ecco uno dei motivi che me lo fa amare infinitamente, è l'uomo migliore che io abbia mai conosciuto e sapere che è mio mi rende la donna più felice del mondo.
'Buongiorno!' Esclama Harry entrando in cucina. Mi viene incontro e mi cinge i fianchi per poi lasciarmi un bacio sul collo.
È sempre allegro, sempre con il sorriso sulle labbra ed è una cosa contagiosa, il suo sorriso riesce ad illuminare il mondo intero e di conseguenza anche me, è riuscito ad illuminare tanti giorni bui in passato con il suo meraviglioso sorriso e con la sua allegria e dolcezza.
'Buongiorno.' Rispondo voltandomi dalle sue braccia così da poterlo guardare. 'Ti amo.' Dico per poi baciarlo.
'A cosa devo questa dimostrazione d'affetto stamattina?' Chiede sorpreso ma divertito allo stesso tempo.
Beh non capita spesso che io mi esponga, lui lo sa e non mi ha mai fatto pesare questa cosa, non ha mai preteso niente da me e non ha mai cercato di cambiarmi, sa che lo amo anche se sono pochissime le volte in cui glielo dico apertamente e le poche volte che succede si diverte a prendermi in giro, come ora.
'Ogni tanto capita.' Dico divertita baciandolo ancora.
'Mi fa piacere.' Dice ridendo per poi andare a sedersi in uno degli sgabelli intorno all'isola.
'A che ora usciamo stasera?' Chiedo portafogli una tazza di caffè.
'Solita ora.' Dice.
Prima che io possa allontanarmi per prendere una tazza di caffe anche per me mi prende per mano e mi fa sedere sulle sue gambe.
'Visto che sei in vena di dimostrazioni stamattina ne approfitto.' Si giustifica stringendomi di più a se.
'Vorrei del caffè però.' Gli faccio notare.
'Bevi il mio.' Dice indicando la tazza davanti a noi. 'Godiamoci questo silenzio mattutino finché dura.' Aggiunge lasciandomi un dolce bacio sul collo.
'Sono d'accordo!' Dico alzandomi dalle sue gambe per voltarmi e posizionarmi tra esse in piedi portando poi le braccia intorno al suo collo e baciarlo.
In effetti non ha tutti i torti, capita raramente che di mattina c'è tutta questa tranquillità, anche quando i ragazzi non hanno scuola quindi dobbiamo approfittare di momenti come questi per rilassarci un po' solo io e lui.
'Piccola se continui così sarò costretto a tornare di sopra e portarti con me.' Dice strizzandomi il sedere.
'Guarda che non sto facendo niente.' Mi difendo. 'Ti sto solo baciando.' Aggiungo.
'Beh a qualcuno i tuoi baci piacciono molto tanto che, come puoi vedere, è bello sveglio.' Dice guardandosi tra le gambe.
'Ti basta così poco per eccitarti amore?' Domando per provocarlo. 'Sei proprio un debole.' Aggiungo.
'Forse non ti è chiaro che mi basta guardarti per eccitarmi.' Afferma. 'E non sono un debole.' Dice. 'Semplicemente ho la fortuna di avere la moglie più bella del mondo e il mio corpo lo sa meglio di me.' Aggiunge e io scoppio a ridere senza riuscire a trattenermi.
'Sei uno stupido!' Esclamo. 'Ma ti amo da morire.' Aggiungo baciandolo.
'Che schifo!' Sentiamo dire da nostra figlia.
Non appena mi volto mi rendo conto che è davanti alla porta con un'espressione disgustata e copre gli occhi a suo fratello. 'Se volete fare un figlio avete una stanza per farlo.' Aggiunge.
'Lasciami Faith!' Nathan si libera dalla sua presa e subito corre verso di me. 'Buongiorno mamma.' Dice.
'Giorno amore.' Ricambio per poi lasciargli un bacio sulla guancia, dopo di che va verso suo padre per salutare anche lui sedendosi al suo fianco.
'Così mi bloccate la crescita.' Si lamenta mia figlia. Purtroppo non posso lamentarmi del suo carattere, è uguale al mio e Harry me lo ricorda sempre quando sto per ribattere ad una sua battuta e io non posso che dargli ragione, Faith è davvero mia figlia.
'Ma smettila.' Dice Harry. 'Potresti almeno darmi il buongiorno.' Si lamenta suo padre che però viene accontentato subito, Faith va verso di lui e gli lascia un bacio sulla guancia per poi sedersi anche lei accanto a Harry, al lato opposto di Nathan.
Con suo padre fa meno fatica ad aprirsi, riesce a dimostrare un po' di più ciò che prova ma non molto, è sempre restia nel farlo, proprio come me.
'Da che ora a che ora abbiamo casa libera stasera?' Chiede la mia dolce figlia.
'Non vedi l'ora di mandarci via?' Domando. 'Deve venire Theo per caso?'
'Assolutamente no!' Esclama Harry.
'Assolutamente si invece.' Risponde a tono sua figlia. 'Verrà eccome papà.' Afferma.
'Devi stare con Nathan non con il tuo ragazzo.' Dice suo padre.
'Infatti Nathan starà con noi.' Chiarisce. 'Quindi da che ora a che ora?' Chiede ancora.
'Usciamo alle 19 come al solito.' Dico. 'Pensò che torneremo per 23.' Aggiungo. 'Se rItardiamo ti avviso.'
'Tranquilla.' Dice.
'Papà non tornare più tardi di mezzanotte!' Afferma Nathan usando lo stesso tono serio che usa Harry quando Faith esce con Theo.
'Tranquillo, ti riporto a casa la mamma prima di mezzanotte.' Risponde Harry cercando di non scoppiare a ridere.
'Sicuro che non vuoi andare da Ethan?' Chiedo a mio figlio.
'No resta qua.' Risponde per lui Harry.
'Resto qua così controllo Faith!' Afferma scambiandosi uno sguardo con suo padre.
'Ma ehi!' Si lamenta sua sorella. 'Non devi controllare nessuno.' Afferma.
'Dove vai?' Chiede invece a me quando si accorge che sto prendono la borsa.
'Devo andare in ufficio.' Dico. 'Ho chiesto di farmi cucire due vestiti per Angel e Destiny e voglio vedere a che punto sono così magari stasera li porto a Celine e Hope, se Maddie non c'è.' Spiego. 'Torno per pranzo.' Affermo.
'Vuoi venire con me?' Chiedo a mi figlia.
'Si dai.' Dice. 'Magari trovo qualche vestito pronto per me.' Aggiunge per poi indossare le scarpe.
'Andiamo!' Esclamo. 'Ci vediamo dopo.' Detto ciò salutiamo i due uomini che resteranno a casa e usciamo.

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