Capitolo 33

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Noah

Da quando mia madre ha scoperto di me e Amethyst mi tiene sotto controllo, mi chiede ogni giorno come sta andando tra noi, se la tratto bene e se lei tratta bene me e ogni tanto mi ricorda che prima o poi anche papà lo scoprirà e secondo lei sarebbe meglio se fossi io a dirglielo così sarà arrabbiato ma un po' di meno perché non lo ha scoperto all'improvviso ma sono stato io a dirgli tutto quindi apprezzerebbe anche la mia sincerità. Devo ammettere che ci ho pensato molto negli ultimi giorni, ho pensato di dirlo anche a mio padre perché non mi piace nascondergli le cose, sopratutto una cosa così importante per me e le parole di mia madre mi hanno fatto riflettere e non ha torto, mio padre si arrabbierà in ogni caso però avrei a mio vantaggio il fatto di essere stato sincero con lui, non verrebbe a scoprirlo da solo o da altri ma da me direttamente e questo andrebbe a mio favore ma ovviamente non dipende solo da me, non è una scelta solo mia, devo parlarne anche con Am e so che lei è più restia nel dirlo a suo padre, anche per questo non le ho detto niente fino ad ora, ho tenuto per me i miei pensieri e le mie riflessioni.
Ne ho parlato anche con Rose e anche lei la pensa come mia madre, dirlo a papà così lo sa da me ma non è così facile come sembra, Rose sa anche come la pensa Am e quindi capisce il mio essere combattuto ma mi ha anche detto che devo parlarne con lei, che devo dirle cosa provo e che sono stanco di nascondermi e sopratutto mentire a tutti sui miei sentimenti.
Amethyst mi piace da impazzire, credo di amarla e nascondere quello che provo perché a mio padre e al suo potrebbe non andare bene non mi piace, io vorrei stare con lei senza la paura di essere scoperti, voglio vederla ogni volta che mi va senza dover aspettare che sia sola così da evitare di essere scoperti. All'inizio mi stava bene, lo abbiamo deciso insieme di tenerlo nascosto perché prima volevamo capire cosa c'era tra noi, volevamo vedere come andava e poi lo avremmo detto ma è passato troppo tempo e più tempo passa più sarà difficile dirlo a mio padre.
'Sento i tuoi pensieri dal piano di sotto!' Esclama Theo entrando in camera mia.
Sono così assorto nei miei pensieri che non ho sentito suonare il campanello.
'A che stai pensando?' Chiede sedendosi sulla sedia di fronte alla scrivania.
'Troppe cose!' Esclamo coprendomi poi la faccia con il cuscino, come se volessi soffocare tutti i pensieri che mi passano per la testa.
'Che è successo stavolta?' Chiede togliendomi il cuscino dalla faccia.
'Credo che sia arrivato il momento di dirlo a mio padre.' Dico.
'Dirgli cosa?' Chiede.
'Di me e Am.' Rispondo.
'Perché?'
'So che tu e Faith non vi fate questo problema ma io si e credo che sia arrivato il momento di dirglielo.' Affermo. 'Sono stanco di mentire Theo, sono stanco di nascondermi e nascondere a mio padre una cosa importante per me.' Aggiungo.
'Allora perché non glielo dici?' Chiede. 'Se sei stanco di nasconderti, e lo capisco, dillo a tuo padre.' Aggiunge.
'Non posso farlo se Am non vuole.' Dico. 'Sai come la pensa, dovresti conoscerla meglio di me.'
'Si beh non ha un carattere facile però se tu pensi questo devi dirglielo, parla con lei Noah, non puoi tenerti tutto dentro e scoppiare all'improvviso, sarebbe solo peggio quindi parla con Am e dille cosa pensi.' Afferma.
'Non mi ascolterà mai!' Esclamo. 'Ha troppa paura di dirlo a suo padre, non vuole farlo, non ora almeno e se gli dico che io invece voglio dirlo finiremo per litigare.' Aggiungo.
'Conosco mia cugina, so com'è e so che tiene a te più di quanto immagini.' Dice. 'Ha un carattere particolare, che va compreso e tu ci sei riuscito, la capisci e accetti il suo carattere e lei lo sa, sei importante per lei e se tu gli dici che non vuoi più nasconderti lei lo capirà e lo accetterà.'
'Come va con Faith?' Chiedo cambiando discorso.
'Non provare a cambiare discorso!' Esclama. 'Chiamala e dille che vuoi parlare con lei.' Mi ordina lanciandomi il telefono.
'Dobbiamo vederci tra poco per comprare il regalo a Faith quindi non c'è bisogno che la chiamo.' Dico. 'Ora dimmi come va con lei.' Ripeto.
'Come sempre!' Afferma. 'Le ho già preso il regalo per il suo compleanno.' Dice.
'Che le hai preso?' Chiedo.
'Una collana che le piace.' Risponde.
'Tu non sei stanco di uscire con lei di nascosto?' Chiedo tornado al discorso di prima. 'Non sei stanco di doverti nascondere e mentire a tutti?'
'Certo che sono stanco!' Esclama. 'Sono stanco di stare con lei solo a scuola, sono stanco di fingere che non stiamo insieme quando ci sono tutti gli altri ma se mio padre venisse a saperlo sarebbe la fine, cambierebbe tutto e non voglio che cambi, non voglio doverla guardare da lontano perché una volta che lo sapranno tutti non potremmo più stare insieme quindi si, sono stanco, ma per ora va bene così.' Dice.
'Sto sbagliando?' Chiedo. 'Sto correndo troppo?' Ho la testa che mi scoppia, non so neanche più cosa pensare.
'Sbagliando riguardo a cosa?' Chiede.
'Nel volerlo dire a mio padre.' Dico.
'Assolutamente no.' Dice. 'Se tu sei stanco di nasconderti è giusto che ne parli con Am e che lo dica a tuo padre se vuoi.' Afferma. 'Non è che se io e Faith non lo diciamo allora tu stai correndo perché lo vuoi dire.' Aggiunge. 'Siamo diversi, se tu senti che è arrivato il momento non stai correndo troppo quindi smettila di farti film mentali e parla con Amethyst.'
'Lo farò!' Esclamo. 'Come mai sei venuto?' Chiedo. Non dovevamo vederci, non avevamo programmato di vederci quindi è venuto per un motivo che io ignoro.
'Sono venuto per portare a Rose una copia della ricerca che abbiamo fatto.' Dice. 'Lei l'ha scritta a mano e io al computer.' Spiega.
'Poi sei passato a salutarmi perché senza di me non sai stare vero?' Chiedo con una voce da ragazza avvicinandomi a lui per abbracciarlo.
'Spostati!' Urla allentandosi da me.
'Ammettilo che senza di me saresti perso.' Dico provando ad abbracciarlo ancora una volta.
'Vai via da me!' Esclama allontanandomi ma questa volta riesco ad abbracciarlo e mi attacco a lui come un koala tanto che alla fine cadiamo sul letto entrambi.
'Avete finito di accoppiarvi?' Chiede Rose entrando in camera mia. 'Siete fidanzati entrambi se volete stare insieme lasciate le vostre ragazze e vivete il vostro amore in libertà.' Aggiunge.
'Vuoi unirti a noi?' Chiedo.
'No grazie!' Esclama facendo per uscire ma prima che possa mettere piede fuori dalla stanza io e Theo ci alziamo e la raggiungiamo per poi stringerla in un abbraccio e lasciarle baci ovunque.
'Le vostre ragazze sono gelose.' Si lamenta provando ad allontanarci.
'La mia non lo è!' Esclamo continuando a baciarla.
'Neanche la mia.' Afferma Theo.
'Il mio si quindi allontanatevi.' Esclama.
'Il tuo cosa?!' Chiedo scioccato.
'Il suo ragazzo.' Risponde Theo per lei.
'Da quando hai un ragazzo?' Chiedo ma prima che possa rispondere bussano alla porta. 'Non finisce qui.' Dico andando ad aprire sapendo già chi c'è al di là della porta.
'Ehi!' Mi saluta Am baciandomi.
'Ciao!' Ricambio il saluto sorridendole per poi farla entrare. 'Devo mettermi le scarpe e possiamo andare.' Dico facendola entrare.
'Cugina!' Esclama Theo non appena la vede.
'Ehi!' Lo saluta lei. 'Che ci fai qui?' Chiede abbracciandolo.
'Dovevo portare una cosa a Rose.' Dice. 'Ma ora vado via.' Aggiunge. 'Vado dalla mia ragazza anche io.' Dice per poi salutarci e andare via.

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