Capitolo 13

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Ethan

Domani è il grande giorno, ci sarà la sfilata in cui mia madre presenterà le nuove modelle e la sua nuova collezione. Dire che in casa si respira ansia è riduttivo, mamma è agitata, nervosa, tutto deve essere perfetto, è una manica dell'ordine quando si tratta delle sfilate, vuole che tutto sia al suo posto, tutto deve essere come lei lo ha programmato, è davvero importante per lei e noi le siamo accanto in ogni momento ma ci fa impazzire.
Sfilerà anche Nathan domani, mamma presenterà anche la nuova collezione per bambini e ovviamente ci sarà suo figlio, così come ci saranno Hazel, Blue, Lucas, Isabelle e Victoria. Ci racconta sempre che quando eravamo più piccoli sfilavamo anche io e mia sorella, poi crescendo abbino entrambi deciso di non farlo più, non siamo modelli e a me interessa fare foto quindi ora chiede ai più piccoli di sfilare per lei che accettano molto volentieri, si divertono a farlo e sono gli unici ad essere liberi di fare cioè che vogliono sulla passerella, se decidono di camminare per mano, o da soli o fare una qualsiasi cosa a lei va bene, loro possono fare tutto mentre le modelle no, devono essere impeccabili.
Mia madre non è un capo stronzo che detta regole e pretende che tutto sia come vuole lei, accetta consigli, non detta regole a nessuno ed è sempre disponibile con tutti ma quando si tratta di entrare in scena pretende serietà come è giusto che sia, è sempre rispettosa con chi lavora con lei e pretende rispetto tanto quanto ne da lei e credo che ne riceva tanto da chi lavora per lei, nessuno si è mai lamentato, ognuno svolge il proprio lavoro nel modo giusto e mia madre questo lo sa molto bene.
Quella di domani sera sarà una sfilata diversa dalle altre, quest'anno non ha preso parte alle settimana della moda di settembre proprio perché aveva deciso di organizzare questa sfilata in cui avrebbe presentato la nuova collezione e le nuove modelle che aveva ingaggiato, tutte modelle emergenti ma che secondo lei possono andare molto lontano se vogliono.
Tutto il ricavato sarà donato in beneficenza all'orfanotrofio dove sono stato prima di essere adottato, è una cosa che i miei fanno spesso, questo me li fa amare ancora di più perché nonostante io sia stato adottato e non viva più in un orfanotrofio loro continuano a donare soldi in modo che ai bambini e ragazzi che ancora sono lì non manchi niente. Sono stato fortunato ad essere adottato da loro e non solo perché non mi è mai mancato niente in quanto a giocattoli o altre cose materiali, sono stato fortunato perché non mi è mai mancato l'affetto, l'amore e ringrazio Dio ogni giorno per tutto quello che ho.
Ho una famiglia fantastica, un lavoro che amo e degli amici che ci saranno sempre per me.
'Sei pronto per domani?' Chiede mia madre raggiungendomi nel suo ufficio. Stiamo sistemando le ultime cose e decidendo l'ordine di uscita delle modelle.
'Io sono sempre pronto!' Affermo convinto.
'Lo so.' Dice sorridendomi. 'Se vuoi andare vai, il tuo lavoro è finito da un pezzo.' Mi dice.
'Ci vediamo a casa.' Detto questo la saluto e vado via.

So che Jade è a casa, ha lavorato al cafe questa mattina e so che è da sola perché James mi ha detto che è al cafe con Perrie quindi vado diretto a casa sua perché devo assolutamente parlare con lei, è arrivato il momento di chiarire una volta per tutte la situazione.
Quando arrivo sotto il suo palazzo trovo il portone aperto per fortuna cosi corro dentro e salgo al suo piano per poi bussare alla sua porta e aspettare che mi viene ad aprire.
'Cosa hai dimenticato questa vol...Ethan!' Esclama sorpresa nel vedermi. 'Che ci fai qui?' Chiede.
'Posso entrare?' Chiedo. Annuisce per poi spostarsi e lasciarmi entrare.
'È successo qualcosa?' Chiede chiudendosi la porta alle spalle.
'Dobbiamo parlare.' Dico. 'Tu forse non avrai niente da dire ma io si e dovrai ascoltarmi.' Affermo.
'Anche io devo dirti una cosa.' Dice invitandomi a sedermi sul divano.
'Prima tu.' Dico sedendomi.
'Ho pensato a quello che è successo tra noi, ci ho pensato molto e credo che se è successo è perché entrambi lo volevamo, entrambi sapevamo quello che stavamo facendo e nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi ma credo anche che sia stato solo sesso, non c'è amore tra noi, tu non sei innamorato di me, sono la tua migliore amica, niente di più.' Dice.
'Tu sei la mia migliore amica è vero ma non pensi che forse è successo tutto per un motivo?' Chiedo. 'Non volevo ammetterlo a me stesso, ci ho pensato giorno e notte da quando è successo la prima volta e sono arrivato alla conclusione che mi piaci Jade, mi piaci davvero e sarà anche stato solo sesso ma credo che possa esserci molto di più tra noi.' Per tutto questo tempo ho cercato di capire cosa provavo, perché non mi sono fermato e perché è successo una seconda volta e alla fine ho capito che a me Jade piace, è stato difficile ammetterlo, l'ho sempre vista come la mia migliore amica a cui piace rompermi le scatole e infastidirmi ma da quando è successo ci ho pensato ogni giorno e ho capito che mi piace e voglio provarci, provare ad uscire con lei, a far funzionare le cose tra noi perché credo che il nostro infastidirci a vicenda, il nostro provarci per qualsiasi cosa era solo per nascondere altro che alla fine è uscito fuori.
'Tu cosa?!' Chiede sbarrando gli occhi.
'Mi piaci.' Dico abbassando lo sguardo. Ammetto di essere in imbarazzo, è la prima volta che dico ad una ragazza che mi piace davvero, tutte le mie ex duravano al massimo un mese e le ho conosciute quasi tutte in discoteca, ci scambiavamo il numero, ci vedevamo per un po poi finiva tutto in poco tempo, è James quello che ha le storie serie e sa cosa fare in questi casi ma non posso chiedere a lui visto che non sa che sono qui. 'Potremmo..potremmo uscire insieme.' Aggiungo. 'Domani dopo la sfilata ci sarà la solita festa e potremmo andarci insieme.' Propongo.
'Non..non credo sia una buona idea Ethan.' Dice. 'Mi..mi dispiace ma tu sei il mio migliore amico.' Continua. 'Abbiamo fatto sesso ma questo non vuol dire..non vuol dire che dobbiamo frequentarci per forza.'
'Io non ti sto chiedendo di uscire per quello che è successo tra noi Jade ma perché lo voglio davvero.' Affermo. Prima di fare una cosa del genere ci ho pensato per settimane perché credevo anche io che il mio interesse per lei era dovuto al fatto di averci fatto sesso ma ho capito che non è così, lei mi interessa davvero, voglio uscire con lei e vedere come va. Potrebbe andare male, potremmo non essere fatti per stare insieme ma voglio scoprirlo uscendoci anche se questo vuol dire rischiare di rovinare la nostra amicizia.
'È quello che credi ma non è cosi.' Afferma. 'Noi siamo migliori amici, tra noi c'è stato solo sesso e non..non ha significato niente per entrambi!'
'Già!' Esclamo. 'Forse è come dici tu.' Detto questo mi alzo e mi avvio alla porta. Devo davvero uscire e andarmene al più presto lontano da qui.
'Sei arrabbiato?' Chiede seguendomi accanto alla porta.
'Assolutamente!' Esclamano cercando di essere il più convincente possibile. 'Ci vediamo domani!' Dico e senza lasciarle il tempo di rispondere esco di casa e corro giù.

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