Capitolo 100

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5 anni dopo

Londra, 28 Luglio 2041

Mia madre una volta mi disse, casa tua non è a New York dove sei nato, non è neanche a Londra dove sei cresciuto, casa tua sarà dove è la tua famiglia. Non ho mai dimenticato queste sue parole e quando me le disse ero un ragazzo, non ricordo perché mi disse queste cose ma ricordo cosa disse e ora, a distanza di anni posso dire con certezza che aveva ragione, come sempre del resto.
In questo cinque anni ho viaggiato molto, il mio lavoro mi ha permesso di girare il mondo e sono grato di questo, grato a tutti coloro che mi hanno permesso ciò ma per quanto io sia grato di tutto quello che ho avuto e che ho la mia famiglia è la cosa più importante per me e niente, nessun luogo che ho visitato, nessun premio che ho vinto, nessun traguardo che ho raggiunto mi da la gioia che invece mi da sempre la mia famiglia e il tornare a casa, tornare da loro.
Il mio ultimo tour si è concluso a Perth ieri sera e ora sono un aereo di linea diretto a Londra con il mio migliore amico al mio fianco che in tutti questi anni non mi ha ma lasciato, se non pochissime volte per ragioni importanti. Siamo partiti a mezzanotte non appena il concerto è finito insieme a Samuel, il mio nuovo autista, perché non abbiamo preso un volo privato quindi è venuto con noi ma non appena atterreremo e saremo nelle mani di Steve tornerà a casa dalla sua famiglia come giusto che sia perché non lo vede da ben 9 mesi.
Quello che si è appena concluso è stato il mio ultimo tour, pochi mesi fa, quando uscì l'album lo annunciai in un'intervista, deciso di prendermi una pausa dal mio lavoro, una pausa perché per cinque anni non ho fatto altro che incidere album, andare in tour e cantare, cosa che amo e amerò sempre e ho intenzione di tornare, non so quando ma tornerò perché amo il lavoro ma ora è arrivato il momento per me di staccare un po', di prendermi una pausa per godermi la mia famiglia al massimo e andare in tour non mi permette di fare ciò quindi ho dovuto fare una scelta ed è stato facile scegliere, i miei fan hanno capito, sono stati comprensibili con me e questo devo ammettere che ha aiutato molto ma anche se non sarebbe stato così non avrei cambiato idea, avevo già deciso e anche Josh era d'accordo con me, anche secondo lui è giusto che io mi prenda una pausa. Non sparirò de tutto, non mi rinchiuderò in casa senza uscire mai più, canterò ancora, farò interviste ma niente tour, niente viaggi di lavoro ma solo di famiglia.
'Credo di avere il culo quadrato!' Sia io che Samuel lo guardiamo scioccato e non solo noi, anche la signora seduta davanti a noi si gira a fissarlo sconvolta. Sono passati anni eppure ancora mi stupisco di quanto sia delicato il mio migliore amico. 'Non guardarmi così James, me lo sento molle e inizia a farmi male.' Aggiunge.
'Beh non posso darti torto.' Dico. Un viaggio di 16 ore, una giornata quasi passata in aereo e per quanto Ethan ha sempre amato viaggiare e sopratutto i viaggi lunghi, 16 ore sono troppe per chiunque, ma siamo quasi arrivati, mancano 10 minuti e saremo finalmente a Londra, dopo 9 mesi passati in giro per il mondo arriveremo a casa e ci resteremo per molto tempo, io perlomeno non ho intenzione di andare via per un bel po.
'Jade e Perrie sono già all'aeroporto?' Chiede.
'Immagino di si.' Dico. 'Steve è puntuale come uno svizzero quindi saranno lì ad aspettarci.' Aggiungo.
'Mi è mancato Steve.' Afferma. 'Senza offesa Samuel, ti adoro però mi è mancato Steve.' Dice.
'Nessuna offesa.' Afferma il mio autista sorridendo.
Lavora con me da due anni, Chiesi a Steve il favore di restare con Perrie quando non era in tour con me quindi dovetti trovare un altro autista, un'altra guardia del corpo che mi seguisse ovunque e Josh mi presentò Samuel, mi piacque da subito e siamo sempre andati d'accordo, si è preso cura di me e di Ethan e anche se lo abbiamo fatto ammattire ci vuole bene, non lo dirà mai ma noi lo sappiamo così come sappiamo che siamo mancati a Steve e che non vede l'ora di rivederci.
'Ho fame, sonno, sete, sono esausto e non vedo l'ora di buttarmi sul letto.' Dice.
'Prenditi un caffè amico perché non andrai a casa subito.' Affermo.
'Si lo so.' Dice. 'Non mi perderei per niente al mondo la festa.' Aggiunge sorridendomi.
'Samuel sei invitato anche tu se non hai impegni.' Dico voltandomi a guardarlo.
'Lo apprezzo James ma torno a casa.' Dice sorridendomi. 'Fagli gli auguri da parte mie e spero che il regalo le piaccia.'
'Le piacerà sicuramente.' Dico convinto per poi allacciarmi la cintura, stiamo atterrando.
Mi mancherà non esibirmi ogni sera su un palco diverso, mi mancherà l'energia e la carica che mi da stare sul palco, mi mancheranno le urla delle fan ai miei concerti, mi mancherà molto lo ammetto ma la mia idea non cambia, sento proprio il bisogno di fermarmi un po', di restare in un posto per più di due giorni, ho il bisogno di tornare a casa.
'Usciremo da un'uscita secondaria.' Ci informa Samuel mentre stiamo atterrando. 'Sanno tutti che saresti arrivato oggi e l'aeroporto è già pieno di fan che aspettano te. Sono fuori perché non le fanno entrare ma se vuoi uscire per salutarle dillo e avverto Steve del cambio di programma.' Aggiunge.
'No.' Dico. 'È già tardi.' Affermo.
'Perrie e Jade sono con Steve?' Chiede Ethan.
'Sono in aeroporto che ci aspettano all'uscita del nostro volo.' Dice. 'Dopo aver preso i bagagli uscirete con Steve da un'uscita secondaria dove c'è il van ad aspettarvi che vi porterà a casa.' Conclude proprio mentre le hostess ci invitano a scendere.
'Non ci credo!' Esclama Ethan. 'Siamo davvero arrivati.'
'Non dirlo a me.' Dico. 'Ho male alle gambe.' Affermo alzandomi seguito da entrambi.
Una volta scesi dall'aereo cerchiamo subito con lo sguardo Steve, Perrie e Jade e non appena li vediamo li raggiungiamo ma nessuno dei tre si accorge di noi.
'Cercate qualcuno?' Chiedo arrivando alle loro spalle.
'Ehiiii.' Urlano le ragazze correndo ad abbracciare me e il mio amico.
'Quanto mi sei mancato.' Afferma Perrie baciandomi.
'Anche tu.' Dico. 'Non sai quanto.' Aggiungo.
'Com'è stato il viaggio?' Chiede Jade dopo aver salutato anche me.
'Lungo.' Dico. 'Lungo e noioso.' Preciso.
'Mi fa male il culo.' Dice invece suo marito.
Eh si, Jade e Ethan si sono sposati, due anni fa per la precisione ed è stato un bel matrimonio, una cosa intima per quanto intima possa essere considerato quanto è grande la nostra famiglia.
'Ragazzi direi di andare.' Dice Steve.
'Ciao Steve.' Lo salutiamo io e Ethan abbracciandolo.
'Ciao.' Ricambia ridendo. 'Le valigie le ho recuperate.' Dice. 'Possiamo andare se volete.' Aggiunge.
'Si andiamo.' Afferma Perrie. 'È già tardi.'
'È arrabbiata vero?' Chiedo alla mia ragazza.
'Un po.' Dice. 'Più che altro ci è rimasta male ma si riprenderà subito non appena ti vedrà.' Aggiunge. 'Gli manchi tanto, sei mancato a tutti noi.'
'Anche voi mi siete mancati.' Dico baciandola.
'Si andiamo!' Esclama Ethan. 'Abbiamo una festa a cui partecipare.' Aggiunge prendendo sua moglie per mano per poi seguire Steve fuori dall'aeroporto, non prima di aver salutato e ringraziato Samuel.

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