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Capitolo 2: Diverso

In questi due anni io e il professore siamo diventati "amici", se così si può definire il rapporto tra il professore e l'alunna.
In classe quasi tutti avevano un bel rapporto con lui, ma con me era diverso: le battute, gli sguardi, i sorrisi..
Laura, la mia migliore amica e la mia compagna di banco, ogni volta che vedeva come lui mi guardava mi diceva "gli piaci" o "stai attenta", ultimamente non c'era bisogno che mi dicesse nulla, bastava guardarla in faccia e già capivo, per questo spesso succedeva che scoppiavamo a ridere nell'ora sua, cosa che lo faceva irritare e non poco.

Un sabato sera ero con degli amici in un locale nel centro della città, eravamo usciti a fumare quando lo vidi. Era più bello del solito. Stava bevendo con degli amici nel locale di fronte.
«Alice noi andiamo a prendere il drink, vuoi qualcosa?» mi dissero i miei amici e io risposi negando. Rimasi lì da sola per finire la mia sigaretta, stavo rispondendo ad un messaggio di Laura quando sentì
«non sapevo fumassi»
alzai la testa ed era lui con una birra in mano
«e io non sapevo bevesse» sorrisi
«che ci fai qui da sola?»
«sto con degli amici, stanno dentro, e lei?»
«non darmi del lei quando siamo fuori scuola, non sono poi così vecchio» rise «Marcello»
«Alice» gli strinsi la mano sorridendo
«anch'io sto con degli amici ma ti avevo vista qui tutta sola e ho voluto salutarti, spero di non darti fastidio» rispose alla mia domanda
«non mi dai fastidio, anzi, mi ha fatto piacere» buttai la mia sigaretta
«sono contento allora» finisse la sua birra e buttò la bottiglia nel cestino accanto, in quel momento uscì Mattia
«Alice sbrigati dai» urlò
«devo andare» sorrisi al professore «ci vediamo a scuola»
«divertiti» mi fece l'occhiolino e tornò dai suoi amici.
La serata prosegui abbastanza tranquilla, verso le 4 di mattina Mattia e gli altri mi hanno accompagnato a casa.
Mi sono struccata e messa il pigiama, mi sono messa a letto e mi sono addormentata pensando al mio professore.
Quanto era bello.