Capitolo 55: Luca

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Tornata a casa sentii i miei litigare in salotto.
L'unica cosa che riuscii a sentire prima che Stella faccia notare la nostra presenza è stata «tua figlia non te lo perdonerà mai».
Cosa? Perché stavano litigando? C'entra qualcosa con il fatto che papà stamattina non c'era?
Entrai in salotto «cosa?» chiesi
«sei tornata?» sorrise mio padre
«non dovete mentirmi, me l'avete promesso» dissi guardandoli, ed era vero, me l'avevano promesso quando avevo 8 anni
«non è successo nulla, devi fidarti di noi» continuò papà
«perché non dovrei perdonarti?»
«Alice» disse mia madre ma io la fermai subito
«no!» urlai «voglio saperlo»
«non farlo» disse mia madre guardando mio padre
«cosa?» chiesi non capendo
«devo uscire» disse prendendo il portafogli e andando via, io guardai mia madre che sembrò preoccupata
«mi dici cosa sta succedendo?» la guardai
«non posso..» rispose.
Andai in camera mia delusa, dovevo sapere cosa stava succedendo. Non volevo succedesse di nuovo.
Decisi di chiamare Marcello
«pronto?» rispose
«hai da fare?» chiesi con le lacrime agli occhi
«sto con mio nipote, perché?»
«no, niente»
«stai piangendo?» chiese preoccupato
«no, tutto bene, ci sentiamo più tardi»
«arrivo tra 20 minuti» disse prima di riattaccare.
Dopo 20 minuti mi mandò un messaggio "scendi".
Scesi subito e vidi la sua macchina parcheggiata davanti casa, uscii e salii subito. Con noi c'era anche un bambino.
«lui è Luca» disse Marcello
«ciao Luca, io sono Alice» sorrisi
«ciao» rispose ricambiando il sorriso.
Marcello partii
«mia sorella è fuori città perciò l'ho portato con me»
«scusami per la telefonata, non ci avevo pensato»
«tranquilla, ne parliamo da me» sorrise.
Arrivati da lui Luca corse subito nella camera di Marcello.
«vuoi qualcosa da bere?» mi chiese
«no grazie» sorrisi
«vado un attimo da Luca e torno subito» disse andando da lui, io nel frattempo mi misi sul divano
«allora» disse appena rientrato «che succede?»
«ho bisogno di parlare con qualcuno»
«lo vedo» disse sedendosi vicino a me
«e volevo scusarmi per Giacomo»
«non devi scusarti per lui»
«mi dispiace per come sono andate le cose, lui è tremendamente geloso»
«me ne sono accorto»
«mi dispiace»
«avete chiarito?» chiese
«ci siamo presi una pausa»
«sono contento»
«cosa?»
«mi stava simpatico, la gelosia è una cosa normale ma sta esagerando»
«si ma è anche vero che gli ho mentito per quanto riguarda quello che ci è stato tra di noi»
«si va bene ma lui se sta con te vuol dire che si fida di te e da quello che ho visto non è così»
«è complicato»
«lo so» sorrise leggermente «ma c'è qualcos'altro di cui vorresti parlarmi giusto?»
«oggi i miei stavano litigando»
«è normale» rispose
«quando ero piccola i miei litigavano sempre, papà tornava a casa tardi ed era sempre ubriaco, certe volte li sentivo litigare ma quando poi mamma veniva a controllare se stessi dormendo io facevo finta perché sapevo che almeno così stava più tranquilla, non volevo sapesse che io in realtà sentivo tutto» iniziai «poi mio padre sparì per un po', mamma mi diceva sempre che era partito per lavorare ma poi scoprii per sbaglio che non era così».

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