Capitolo 73: Perdersi di vista

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Mi svegliai con un forte mal di testa, scesi di sotto per prendere l'acqua.
«buongiorno» disse mia madre entrando in cucina «come mai sei già sveglia?»
«in realtà non ho dormito moltissimo» sorrisi
«io vado al lavoro, poi devo passare da Dario per firmare dei documenti»
«a che ora torni?»
«stasera»
«va bene»
«nel cassetto trovi qualcosa per il mal di testa» disse indicandomi il cassetto «la prossima volta non bere così tanto» rise e andò via.
La mamma. Non le dici nulla e capisce lo stesso. Risi e presi le pasticche per il mal di testa.
Salì di sopra e decisi di aprire finalmente il regalo di Marcello. Lo chiamai subito.
«pronto?»
«sei matto?» chiesi
«Alice sono le 7:45, mi hai svegliato per chiedermi se sono matto?»
«scusami..» dissi guardando l'ora
«perché sarei matto?»
«Bari?» chiesi riferendomi al regalo che avevo in mano: 5 giorni per due persone a Bari
«non ti piace?»
«sì che mi piace» risposi subito «due persone?» chiesi
«potresti portare Irene o Laura o chi vuoi tu»
«grazie» sorrisi «non dovevi»
«dovevo» disse «dove sei?»
«a casa»
«ti va se ti vengo a prendere? Parliamo un po'»
«no» risposi subito «vieni da me, sono a casa da sola»
«sicura?»
«sbrigati» riattaccai.
Salì di sopra e mi feci la doccia senza lavarmi i capelli che legai, misi un body a canottiera nero e i pantaloncini corti dopo di che scesi di sotto. Dopo non molto Marcello suonò alla porta.
«buongiorno» sorrisi
«buongiorno signorina» disse dandomi un bacio sulla guancia «ho preso la colazione» indicó la busta che aveva in mano
«entra» risi
«come mai sei già sveglia?» chiese entrando in cucina
«ho bevuto troppo e mi faceva troppo male la testa»
«cretina» rise
«ma come ti permetti?» dissi dandogli uno schiaffo sulla spalla
«stai diventando violenta vedo» mi guardò
«caffè?» chiesi
«certo» rispose mettendosi seduto.
Io preparai il caffè e lui prese i cornetti che ha comprato. Dopo aver fatto colazione ci mettemmo sul divano e guardammo un film.
«perché proprio Bari?» chiesi ad un certo punto
«ti ricordi quando ti avevo detto che sarei partito con i miei amici a fine luglio?» chiese e io annuì «volevo che tu venissi con me e tu avevi detto che ci avresti pensato perciò volevo farti il regalo e ho prenotato i biglietti e la casa per noi»
«e me l'hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?»
«diciamo che ci siamo un po' persi di vista»
«a proposito» lo guardai «sono arrabbiata con te»
«perché?»
«non mi hai detto niente di Federica» dissi lanciandogli il cuscino
«non l'ho detto a nessuno»
«Irene»
«Irene non sa nulla» rise
«ma se mi ha raccontato lei di Federica»
«invece di chiedere a lei potevi chiedere a me»
«non gliel'ho chiesto, me lo ha raccontato lei»
«si certo» rise «io e Federica siamo già stati insieme, ci siamo lasciati per dei problemi che abbiamo avuto per vari mesi e ora stiamo cercando di recuperare il tempo perso»
«non me ne avevi mai parlato»
«se vuoi posso farlo ora» sorrise.

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