Epilogo

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«complimenti Gentile» disse la professoressa uscendo dalla scuola «mi sono piaciuti i tuoi collegamenti» sorrise
«grazie prof» ricambiai il sorriso dopo di che lei andò via
«finalmente libere!» urlò Laura aprendo lo spumante.

Il giorno della maturità. Il tanto atteso giorno era arrivato. D'ora in poi le cose sarebbero andate diversamente, è arrivata l'ora di crescere.
«eccoli!» mi indicò il nostro gruppo: Irene, Mattia, Daniele, Lorenzo e Giacomo
«finalmente mature!» urlò Daniele venendoci ad abbracciare.
Laura ha fatto l'orale il giorno prima. Mattia 4 giorni prima. E ora eravamo tutti maturi.
«ciao piccola» disse Giacomo venendo da me
«non sono più piccola, ora sono matura» risi
«ma stai zitta» disse abbracciandomi
«che facciamo?» chiese Mattia.
Mentre gli altri iniziarono a discutere su cosa fare, vidi gli altri professori uscire dalla scuola. Salutai i primi due e poi lo vidi, stava parlando con la professoressa di storia.
«complimenti ragazze, siete state davvero brave» ci disse la prof di storia
«sono d'accordo» sorrise Ferri
«andiamo?» lo guardò la prof e lui annuì dopo di che andarono via
«andiamo anche noi?» mi chiese Irene e io annuì.
Pranzammo tutti insieme dopo di che Laura e Lorenzo andarono via e io rimasi con Irene, Mattia, Daniele e Giacomo. Andammo al cinema e più tardi tornai a casa.

Mi feci la doccia, misi un vestito di velluto nero e le converse nere. Mi truccai poco, il mascara e il rossetto rosso. Lasciai i capelli lisci. Scesi di sotto e andai in giardino da mamma
«ti serve la macchina stasera?»
«no, la puoi prendere» sorrise
«papà?»
«torna tra un oretta, sta ancora con Dario»
«va bene, allora io vado, ci vediamo dopo» dissi dandole un bacetto sulla guancia e prendendo le chiavi.
Già. In questi mesi ero riuscita anche a prendere la patente.
Andai nel centro commerciale in cui dovevo vedermi con Irene. Parcheggiai e entrai dentro. La vidi aspettarmi davanti ad un bar.
«ciao» sorrisi
«ciao amore» mi diede un bacetto «come ti senti ora che sei matura?»
«benissimo» risi
«che devi comprare?» chiese
«un portafoglio, il suo è orrendo»
«siete proprio innamorati» disse poco dopo
«abbastanza» sorrisi dopo di che entrammo in un negozio. Più tardi accompagnai Irene a casa e andai nel nostro posto. Arrivata vidi la sua macchina parcheggiata. Sorrisi. Scesi dalla macchina e andai da lui. Lo vidi girato verso il fiume, aveva una camicia bianca e dei jeans. Stava parlando al telefono. Mi avvicinai piano, quando si accorse di me riattaccò e venne da me. Mi baciò e io ricambiai subito.
«buonasera signorina» disse dopo essersi staccato
«buonasera prof» sorrisi
«non più»
«giusto» gli diedi un bacetto a stampo
«ho preso le pizze e le birre» mi indicò la coperta
«bravo» sorrisi «io invece ho questo» gli diedi il regalo
«sei scema? Ti ho detto che non devi spendere i soldi per me»
«volevo chiederti scusa per averti trattato di merda in questo periodo, ero stressata» sorrisi leggermente «e ringraziarti per essermi stato vicino»
«guarda che non mi stacco più da te» disse abbracciandomi «ti amo»
«ti amo anch'io».

Ebbene sì, siamo arrivati alla fine. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, potete darmi le vostre opinioni nei commenti o, chi preferisce, scrivendomi in direct, ci tengo molto. Mi scuso ancora per i possibili errori ma come ho già detto nell'introduzione non sono una scrittrice, sono una semplice adolescente che per scrivere questa storia si è ispirata ad alcuni film/serie in cui era presente questo tipo di amore, un amore impossibile e "Incredible" ❤️

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