Capitolo 59: Io e Lei

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Il giorno dopo i nostri ragazzi decisero di lasciarci un pomeriggio solo per noi due, dato che inizialmente la vacanza era programmata solo per noi.
Andammo in spiaggia e ci mettemmo a prendere il sole.
«comunque grazie» la guardai «per questa vacanza» aggiunsi
«è solo grazie a Giacomo»
«è anche grazie a te»
«ti voglio bene» sorrise
«io di più» risposi ricambiando il sorriso.
Dopo qualche ora decidemmo di andare a fare shopping. Entrammo in un centro commerciale e passammo varie ore lì dentro.
Laura comprò un vestito, due magliette e un paio di pantaloncini.
Io comprai una tutina, un rossetto e un completo intimo. Volevo indossarlo stasera. Per ringraziare il mio ragazzo. Sorrisi al pensiero.
«eccoli» disse togliendosi gli occhiali e poggiandoli sul tavolino del bar in cui li stavamo aspettando da 15 minuti
«ciao» dissi guardandoli, loro ci salutarono e si misero seduti
«che hai comprato?» chiese Giacomo guardando nelle buste
«non sono affari tuoi» risposi facendogli la linguaccia e togliendogli e buste
«vedremo» sorrise
«voleva prendere un orologio di Daniel Wellington ma non si sa perché ma ci ha ripensato» sbuffò Laura
«quindi per tutto questo tempo avete fatto shopping?» chiese Lorenzo
«più o meno» rispondemmo io e Laura insieme dopo di che scoppiammo a ridere.

Tornati nell'hotel andai a farmi la doccia, uscita misi l'intimo che avevo comprato prima e l'accappatoio. Uscita dal bagno vidi il mio ragazzo parlare con qualcuno al telefono. Quando mi vide sorrise e salutò la persona con cui stava parlando dopo di che poggiò il telefono sul comodino.
«con chi stavi parlando?» chiesi avvicinandomi a lui
«con Chiara»
«perché?» alzai gli occhi al cielo
«voleva sapere quando torniamo»
«le manchi già?» continuai mettendomi seduta su di lui e sciolsi il nodo dell'accappatoio
«certo» rispose concentrandosi sui miei movimenti
«non mi piace questa Chiara» dissi dandogli un bacio e togliendomi l'accappatoio
«possiamo non parlarne ora?» chiese aiutandomi a toglierlo, io gli diedi un'altro bacio e gli tolsi la maglietta, iniziai a baciarlo andando sempre più giù, arrivata ai pantaloni glieli tolsi insieme ai boxer. Lo presi in bocca e iniziai a muovere il più veloce possibile. Lo guardai ogni tanto e vidi che stava bene. Solo io sapevo come fare per farlo stare così. Sorrisi.
«ti amo» disse sorridendo mentre io mi alzai, lui mi fece sdraiare «mi dispiace ma è arrivata l'ora di toglierlo» disse togliendomi l'intimo.
Entrò dentro di me leggermente ma quando lo guardai negli occhi iniziò a spingere sempre più forte. Era così bravo. Cambiammo posizione. Ora ero io che ero seduta su di lui e iniziai a muovermi intensamente. Le mie mani erano tra i suoi capelli, le sue sulla mia schiena. I nostri respiri si fecero sempre più pesanti. Venimmo entrambi.
«ti amo tanto» gli dissi prima di baciarlo.
Ci sdraiammo e ci addormentammo subito. Il giorno dopo venni svegliata dalla luce del sole. Spostai la mia mano ma il posto di Giacomo era vuoto. Alzai lo sguardo e vidi la porta del balcone aperta. Misi una sua maglietta e uscì di fuori. Lo vidi rivolto verso il mare, aveva solo u boxer, mi morsi il labbro.
«no, Alice ancora non lo sa e non so se voglio dirglielo» disse.
Dirmi cosa?

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