Capitolo 32: Less

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Dopo cena io e Giacomo andammo nella mia camera. Ci mettemmo entrambi a letto e guardammo un film su netflix.
Ad un certo punto mi squillò il telefono, lo presi e lessi solamente il nome dopo di che tolsi il telefono senza rispondere.
«guarda che puoi rispondere eh» mi disse Giacomo
«non voglio» mi sistemai tra le sue braccia.
Dopo poco mi arrivò un messaggio, sapevo da chi era perciò decisi di non leggerlo.
«controlla, magari è qualcosa di importante»
«non ti preoccupare» sorrisi
«come vuoi» disse accarezzandomi i capelli
«Giacomo»
«dimmi» mi guardò
«grazie» sorrisi
«per?»
«per essere qui»
«e dove dovrei stare? Lo sai che sei molto importante, fosse per me starei con te 24 su 24» rise
«perché ti sei lasciato con Less?»
«no vabbe, solo tu puoi rovinare i momenti carini chiedendomi della mia ex» rise «è una lunga storia»
«io ho tempo» misi il film in pausa e mi sedetti vicino a lui
«quando sono partito non avevo intenzione di iniziare una storia, volevo studiare e tornare qui» disse «poi un giorno ero in un bar in cui lavorava, sembrava una di quelle ragazze con cui ci provano tutti ma lei non li guardava nemmeno, ci scherzava e basta. Poi l'ho vista ad una festa e entrambi ci stavamo annoiando, siamo usciti di fuori, abbiamo parlato del più e del meno e poi niente, non ci siamo più rivisti fino a quando non tornai in quel bar, non per lei, i miei amici volevano andare lì» venne fermato dal suo telefono che iniziò a squillare, rispose ma riattaccò poco dopo «cosa stavo dicendo?» mi guardò
«che eri tornato nel bar»
«ah, lei ovviamente c'era, quel giorno scoprì che lavorava molto perché quando era piccola suo padre beveva molto e ad un certo punto l'ha abbandonata, la madre ha avuto un brutto periodo e iniziò a drogarsi e poi rimase incinta ma continuò a drogarsi, il piccolo è nato e aveva solo Less, così lei si dedicò completamente a lui» sorrise con gli occhi lucidi «poi con l'aiuto di un'amica iniziò a lavorare, la sua amica si occupava di Jeremy e lei lavorava per lui» continuò «ogni tanto tornavo in quel bar, le chiesi di uscire ma lavorando praticamente sempre, gli unici momenti liberi li passava con Jeremy, io continuai ad andare in quel bar, lei si confidava con me e poi una sera la portai a cena e da lì è iniziato tutto»
«ossia?» chiesi
«mi ha fatto entrare nella sua vita, mi fece conoscere Jeremy, la aiutai anche io, per un periodo mi ero trasferito da lei per aiutarla, andava tutto bene, c'eravamo solo io, lei e Jeremy, ad un certo punto lei smise di lavorare così tanto perché lavorando entrambi potevamo stare abbastanza tranquilli, sembravamo una famiglia» sorrise un'altra volta «poi tornò sua madre, dopo essersi disintossicata si ricordò di avere una famiglia e da quel momento le cose iniziarono ad andare sempre peggio» disse.

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