Capitolo 51: Ti amo

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«no, non me ne vado» mi urlò contro
«se non ti fidi di me perché sei ancora qui?»
«perché sono innamorato di te cazzo!» urlò ancora «sto cercando di fidarmi ma ogni volta che esci con qualcuno mi chiedo se stai davvero con quella persona o se invece sei con lui»
«non ti ho mai mentito, se dovessi vedermi con lui te lo direi»
«una parte di me lo sa, l'altra ha paura»
«paura di cosa?»
«di perderti»
«Giacomo, io voglio stare con te, non mi interessano gli altri, non mi interessa lui»
«ma tu a lui si»
«no, siamo solo amici» dissi andando verso di lui
«per te forse è così ma per lui no»
«amore» gli accarezzai la guancia
«lo odio»
«smettila» dissi baciandolo «lui non è nessuno»
«tu sei mia» disse prima di ricambiare il bacio.
Mi prese in braccio e mi portò in camera mia, iniziò a spogliarmi velocemente. Poco dopo mi fece sdraiare e entrò dentro di me. Iniziò a muovere sempre più velocemente.
«Giacomo» ansimai
«sei bellissima» disse prima di baciarmi, iniziò a spingere sempre più forte, mi faceva male ma era un dolore piacevole.
«ti amo» disse prima di venire.
Ci sdraiammo entrambi e non parlammo. Ti amo. Lo pensava veramente o l'ha detto solo in quel momento.
«io vado» disse vestendosi
«va bene» sorrisi
«ci vediamo domani» mi baciò e andò via.

Passai tutto il pomeriggio pensando a quello che mi aveva detto. Io lo amavo? Credo di sì. Credo.

Iniziai a prepararmi per andare al Tris con Irene. Misi un tubino nero e dei tacchi. Decisi di lasciare i capelli lisci. Per quanto riguarda il trucco misi un rossetto rosso, un ombretto dorato e il mascara.
Aspettai Irene e quando arrivò andammo via.
Arrivate al Tris entrammo subito e andammo a bere.
«a che ora arriva Marcello?» mi chiese
«non lo so, non ci ho più parlato»
«sei sicura che posso provarci?»
«certo» sorrisi.
Ero sicura? Non lo so. O almeno non lo sapevo in quel momento.
«Giacomo oggi ha detto di amarmi»
«cosa?» urlò contenta
«sì ma non ne abbiamo parlato, non so se l'abbia detto perché mi ama o perché in quel momento stavamo facendo sesso»
«secondo me è così, magari non voleva dirtelo in quel modo ma gli è uscito»
«non lo so..» risposi.
«chi si rivede» disse Marcello venendoci incontro
«ciao» rispondemmo entrambe
«ce l'hai fatta a convincerla» disse a Irene riferendosi al fatto che sono venuta
«non ci è voluto tanto» sorrise
«sono contento di vedervi»
«io vado a bere» dissi lasciandoli soli.
Mi misi seduta e ordinai un drink, ogni tanto li guardai ballare, sembravano divertirsi insieme.
«ciao bellezza, che ci fai qui da sola?» mi chiese un ragazzo
«non sono sola»
«sei con la tua amica che ora sta ballando con quel tipo lì» disse indicando Irene «ti ho vista entrare e ho detto al mio amico che dovevo conoscerti» sorrise
«mi dispiace ma sono impegnata»
«lui dov'è?» chiese
«a cena con i suoi amici»
«e tu hai intenzione di passare tutta la serata qui da sola mentre la tua amica» si girò a guardarla «sta pomiciando con quello»
«cosa?» dissi girandomi a guardarli, non stavano pomiciando, stavano ballando e sembravano sereni
«tranquilla, stavo scherzando» rise «chi è quello?»
«chi?»
«il ragazzo con cui sta ballando la tua amica, perché hai reagito in quel modo?».

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