Capitolo 36: Amici

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«Marcello?» chiesi
«ti ha chiesto come stai e se hai bisogno di qualcosa» disse passandomi il telefono
«perché mi controlli i messaggi?»
«non stavo controllando i messaggi, stavo salendo ed è arrivata la notifica»
«questo non ti dà il permesso di leggerla»
«si ma calmati, non mi sembra di aver fatto nulla di grave»
«hai ragione, scusami»
«forse è meglio se vado» disse prendendo le chiavi
«resta» lo guardai
«non mi va di litigare»
«non dobbiamo farlo per forza»
«chi è Marcello?»
«è un amico» risposi
«solo?»
«certo» sorrisi
«guardiamo un film?»
«si ma lo scelgo io» mi spostai per lasciargli un po' di spazio vicino a me
«che palle» rise
«guarda che i film che scelgo sono fantastici»
«come no».
Dopo aver scelto un film mi sistemai abbracciata a lui e iniziammo a guardarlo.
«Alice» disse poco dopo
«che c'è?» lo guardai e lui mi diede un bacio a stampo
«la smetti?» sorrisi
«ti dà fastidio?»
«no, però stiamo guardando il film» indicai il pc
«non più» lo mise in pausa e iniziò a baciarmi.
Mi erano mancate le sue labbra. Era passato tanto tempo.
«Giacomo» dissi staccandomi
«che c'è?»
«non possiamo continuare a baciarci»
«scusa» si allontanò
«scemo» lo abbracciai «non voglio attaccarti il raffreddore»
«non me ne frega niente del raffreddore, voglio godermi il momento»
«non avrai mica intenzione di scappare un'altra volta?»
«non senza di te» sorrise.

Venni svegliata dal rumore della porta della mia camera aprirsi. Ero abbracciata a Giacomo. Mia madre ci guardò e sorrise «stai meglio?» chiese a bassa voce, io annuì per non svegliare Giacomo e lei uscì. Ci eravamo addormentati abbracciati guardando il film.
«è un abitudine?» chiese dopo essersi svegliato
«cosa?»
«ogni volta che dormo mi fissi»
«non è vero»
«sei una bugiarda» disse dandomi un bacio sulla fronte
«tua madre è tornata?»
«si e ci ha visti abbracciati, ora mi farà mille domande»
«buona fortuna» rise dopo di che guardò il telefono «devo andare ora»
«devi proprio?»
«purtroppo si, ci rivediamo domani» disse alzandosi
«a domani» sorrisi
«dimenticavo» si avvicinò e mi diede un bacio a stampo «ciao piccola» disse andando via.
Io rimasi in camera mia e ripensai a quel pomeriggio. Che significavano tutti quei baci per lui? Lo faceva per farmi stare meglio?
L'unica cosa che sapevo è che quello che provavo per lui con il tempo era svanito, ma non del tutto.
Scendendo di sotto lessi il messaggio di Marcello e decisi di rispondergli "ho ancora la febbre ma sto meglio. Alla fine l'hai corretti i compiti?"
"Sì, te lo faccio recuperare quando torni"
"È andato così male?"
"Abbastanza.. era per la febbre o perché non avevi capito qualcosa?"
"Credo sia stato per la febbre"
"Se vuoi ti rispiego qualcosa"
"Grazie😘"
"Di niente signorina☺️".
«papà?» chiesi entrando in cucina
«sta facendo la spesa» disse mia madre
«Stella?» mi guardai intorno
«è in giardino» mi guardò «c'è qualcosa tra te e Giacomo?»
«siamo solo amici» risposi subito «vado a prendere Stella» dissi andando in giardino.
Era così? Eravamo solo amici?

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