Capitolo 44: Deluso

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«chi cazzo è Marcello?» chiese arrabbiato
«ridammi il telefono»
«chi cazzo è?!» urlò
«Giacomo ridammi quel cazzo di telefono!»
«chi è?» chiese lasciandomelo
«è un amico te l'ho già detto!»
«l'altra sera eri con Irene?»
«cosa?»
«Alice smettila, li ho letti i messaggi»
«è solo un amico, te lo ripeto»
«perché non mi hai detto che eri con lui?»
«perché sapevo che ti saresti arrabbiato, hai chiesto di lui anche a Laura, questo vuol dire che non ti fidi»
«non mi fido? Da quello che letto faccio bene»
«e cosa avresti letto? Mi sono vista con lui, è vero»
«e ti sembra una cosa normale?»
«non voglio litigare» dissi sedendomi sul letto
«perché Laura non sa chi cazzo è questo? Perché lui stasera ti ha scritto che sei bellissima? Non c'è nessuno in classe tua che si chiama Marcello! Oggi quando ho sentito il tuo professore dire quel nome...» mi guardò «è lui?» si avvicinò, io abbassai lo sguardo non sapendo cosa dire «cazzo Alice!» urlò
«smettila di urlare» dissi con le lacrime agli occhi
«dimmelo!»
«sì è lui! Sei contento ora?» mi alzai
«te la fai con il tuo professore?»
«no! Siamo solo amici! Su questo non ti ho mentito»
«ma ti sembra normale?»
«no, non lo è» risposi «ma non è neanche normale che tu mi controlli il telefono»
«smettila di stare sulla difensiva, che cazzo c'è tra te e quello?»
«siamo solo amici Giacomo, so che sembra strano ma è così»
«ci hai scopato?» chiese arrabbiato e io non risposi, volevo dirgli di no ma non potevo continuare a mentire «cazzo Alice ti sei scopata un vecchio, il tuo professore!»
«è successo quando ero ubriaca e arrabbiata con te!» urlai
«cosa?»
«eri appena tornato e continuavi ad essere gentile con me, poi quella sera al Tris non mi hai praticamente rivolto la parola e te ne sei andato con Irene cazzo!»
«è successo quella sera?»
«sì! Ero delusa, pensavo che tra te e lei..»
«non potevi chiamarmi? Ti avrei detto che è una stronzata! Che io a Irene voglio bene ma non ci farei mai nulla! Non lo farei con tua cugina! Non te lo farei mai!»
«perché?»
«perché sono fissato con te! Da quando sono tornato non riuscivo a pensare ad altro! Volevo vederti e recuperare tutto il tempo perso»
«ma io come facevo a saperlo? Non me l'hai mai detto, non me l'hai mai fatto capire»
«quindi ti sei scopata il tuo professore perché io ti ho dato poche attenzioni?» chiese sedendosi sul letto
«scusami» dissi sedendomi su di lui, cercò di spingermi ma non glielo lasciai fare «ora ci sei solo tu» lo guardai negli occhi «te lo giuro»
«perché l'hai visto l'altra sera? Perché continua a scriverti?»
«perché siamo amici»
«quante volte?»
«cosa?»
«quante volte avete scopato?»
«una..» risposi mentendo, non potevo dirgli la verità, sarebbe stato troppo complicato, non me lo perdonerebbe mai
«e quella sera? Cosa avete fatto?»
«quando sono andata a cena da lui?» chiesi
«si»
«abbiamo parlato, di te» sorrisi «di noi» aggiunsi
«non lo devi più vedere»
«è impossibile, è il mio professore»
«che schifo» rispose con la faccia schifata
«guardami» dissi prendendogli il viso tra le mani
«non voglio, devo riflettere» disse «ti riporto a casa
«no» dissi alzandomi e mettendomi i miei vestiti «vado da sola» lo guardai ma lui non rispose.

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