Capitolo 69: Diciotto

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Dopo aver cenato andammo verso il posto in cui volevo stappare. Era una piazzetta vicino alla nostra scuola, quando Irene mi ha chiesto dove volevo andare questo era l'unico posto che mi era venuto in mente. In realtà volevo andare in un posto diverso, ne avevo in mente uno ma non mi sembrava il caso. Avevo pensato di andare nel posto in cui mi aveva portato Marcello ma quello era il suo posto.
Ci sedemmo sulla panchina, mancava più di mezz'ora così iniziammo a fumare e parlammo un po'.
Erano le 23:58 quando presi lo spumante
«sapete che non ho mai stappato uno spumante da sola?» risi
«anch'io l'ho fatto per la prima volta per i miei diciotto anni» mi disse Irene
«io l'ho già fatto» disse Laura «perciò per il mio diciottesimo sarò preparata» rise
«vado?» chiesi guardando l'ora
«aspetta» guardò dietro di me, io mi girai e vidi i miei amici e non solo, c'era anche lui
«sbrigati che è mezzanotte!» urlò Mattia dopo di che io non so come ma stappai lo spumante, tutti quanti iniziarono a cantarmi tanti auguri e Laura si avvicinò con la torta che avevano appena portato gli altri
«esprimi un desiderio!» urlò emozionata.
Un desiderio. L'unica cosa che volevo ora è che mio padre tornasse a casa e che tutto tornasse come prima. Soffiai e i miei amici vennero ad abbracciarmi. Tutti tranne lui, lui rimase dietro.
«vi amo» sorrisi con le lacrime agli occhi, non mi aspettavo tutto ciò
«passatemi i piattini» urlò Laura dopo di che tutti andarono verso di lei
«ciao» disse Giacomo venendo da me
«ciao» sorrisi leggermente
«non sapevo se fosse una buona idea venire ma le tue amiche mi hanno costretto»
«hanno fatto bene» lo guardai negli occhi «dai andiamo a prendere la torta» dissi andando verso tutti gli altri.
Poco dopo il mio telefono iniziò a squillare, era mia madre.
«auguri amore mio!» urlò appena risposi
«grazie mamma» sorrisi
«non volevo chiamarti subito a mezzanotte, ti ho lasciato un po' di tempo» rise «ti voglio tanto tanto bene amore»
«lo so mamma, anch'io te ne voglio»
«ti lascio con i tuoi amici, auguri ancora»
«mamma» dissi prima che riattaccasse «grazie, di tutto»
«smettila scema, divertiti» disse, dopo di che riattaccò.
Stavo per bloccare il telefono ma vidi varie notifiche tra cui quella di Marcello, decisi di controllarla subito.
"So che ora stai con i tuoi amici, per questo non ti ho ancora chiamata.
Vivi la tua vita, oggi è solo una delle tappe, ma prima di raggiungere il tuo traguardo ci saranno ancora tante gioie e momenti felici tutti per te, giorni pieni di dolci emozioni e sentimenti da condividere con le persone che ami. Tantissimi auguri signorina!
Appena sei libera dobbiamo vederci."
Sorrisi leggendo il suo messaggio e decisi di rispondere subito
"Grazie Marcello! Dopo ti chiamo🥰".
Bloccai il telefono e tornai dai miei amici. Verso le 3 Mattia mi riportò a casa.

Venni svegliata quando mi sentii qualcosa addosso. Aprì gli occhi e avevo Stella su di me. Guardai la porta e li vidi. Mamma e Papà.

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