Capitolo 45: Storia

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Stavo alla fermata dell'autobus, dovevo aspettare ancora mezz'ora. Dopo circa 10 minuti una macchina si fermò vicino a me. Inizialmente sperai che fosse Giacomo. Che gli fosse passato.
«sali» disse Irene
«che ci fai qui?»
«sali»
«come facevi a sapere che ero qui?» chiesi dopo essere salita
«Giacomo» rispose ripartendo «che hai combinato?»
«lui che ti ha detto?»
«che devo venire a prenderti subito, che avete litigato e che non vuole vederti»
«grazie» sorrisi leggermente
«gliel'hai detto?» chiese riferendosi a Marcello
«mi ha controllato il telefono»
«cosa? perché?»
«aveva già visto un messaggio di Marcello un po' di tempo fa e ha iniziato a fare domande su di lui, ieri sera mi è venuto a prendere alla cena di classe e l'ha visto ma non l'ha capito, poi mi ha controllato il telefono e ora.. lo sa»
«tutto tutto?»
«no.. gli ho detto che è successo solo una volta»
«lo sai che quando scoprirà la verità finirà male?»
«non lo scoprirà, lo sappiamo solo io, te e Marcello»
«io non gli dirò nulla, lo sai»
«lo so» sorrisi
«dormiamo da me o da te?»
«non ti preoccupare, posso stare da sola»
«ma io non voglio che tu stia da sola»
«grazie» la guardai «comunque possiamo dormire da me».
Arrivate a casa andammo subito in camera mia, ci cambiammo e ci mettemmo a letto.
«mi ha scritto Giacomo» disse
«cosa?»
«se siamo rientrate»
«che devo fare?» le chiesi
«devi lasciargli un po' di tempo» rispose «e non vedere più Marcello»
«credi che dovrei dirglielo?»
«credo che se ci tieni davvero a Giacomo dovresti cancellare il suo numero»
«ma siamo amici»
«io lo capisco ma Giacomo non lo capirà»
«si ma non è giusto, lui di me ora sa tutto, io di lui non so molte cose»
«non è vero»
«si invece, lui ha sentito quel nome una sola volta e ha iniziato a investigare» dissi «io l'ho sentito parlare con una ragazza, anzi, dato che stava con me le ha solo detto che l'avrebbe chiamata, e ora ha trovato il lavoro grazie a lei»
«perché non gliel'hai chiesto?»
«perché non stavamo insieme e non volevo sembrare pazza»
«dovresti chiederglielo, così capirà che ci tieni»
«ho fatto un casino» sospirai.

La mattina dopo mi svegliai presto e controllai il telefono per sapere se Giacomo mi avesse cercata ma nulla.
Scesi di sotto per preparare la colazione. Poco dopo si svegliò anche papà
«buongiorno» disse entrando in cucina
«buongiorno»
«come è andata la cena?»
«bene» risposi «c'è Irene che ha dormito da noi stanotte»
«va bene» sorrise
«Alice puoi venire un attimo con me?» chiese Irene entrando in cucina «buongiorno zio» salutò mio padre
«certo» dissi seguendola
«Giacomo sta andando al mare con una ragazza»
«cosa?»
«ha messo una storia su instagram»
«quella in cui sta guidando, l'ho vista» dissi
«l'hai sentita?»
«no, perché?»
«si sente una canzone e una ragazza che canta»
«stai scherzando?» chiesi arrabbiata, presi il telefono e controllai.

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