Capitolo 25: Lo sguardo

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«resti a dormire qui?» mi chiese poco dopo
«non posso» dissi alzandomi
«si che puoi» mi attirò a sé
«un'altra volta, devo dirlo ai miei prima, se li chiamo ora si arrabbieranno» mi alzai per vestirmi
«va bene» sbuffò «ti riaccompagno»
«mi fumo una sigaretta e andiamo» dissi andando sul balcone, mi accesi una sigaretta e lui mi abbracciò da dietro
«sei bellissima» mi sussurrò all'orecchio
«smettila» risi, lui mi baciò dietro all'orecchio
«sicura di voler andare?» disse infilando la mano sotto al mio vestito
«no, ma devo» risposi
«peccato» sussurrò infilando le dita sotto alle mutande «potremmo fare tante cose»
«tipo?» sorrisi
«tipo questo» iniziò a muovere le dita «o questo» disse strusciandosi sul mio sedere.
Mi girai verso di lui e lo baciai, lui continuò a muovere le dita. Volevo restare con lui ma non potevo, dovevo tornare a casa.
«Marcello» ansimai
«shhh» disse capendo che stavo per venire e continuando a muovere le dita sempre più velocemente.

Saliti in macchina io accesi la radio «ma alla fine domani sera che fai?» mi chiese
«sto a cena con degli amici e poi non lo so» risposi, in realtà non dovevo cenare con degli amici ma con Giacomo
«se ti annoi basta che mi chiami» mi fece l'occhiolino
«ma non dovevi andare ad un compleanno?»
«si ma probabilmente mi annoierò anche io»
«mi dispiace per te ma io non mi annoierò» sorrisi
«vedremo» disse fermandosi vicino casa
«ci vediamo» dissi prima di scendere
«ciao piccola» sorrise.

Il giorno dopo il pomeriggio stavo decidendo cosa mettere la sera. Decisi di mettere un vestito nero scamosciato con i bottoni e i tacchi neri aperti.
Andai a spasso con Stella e, tornata a casa, mi feci la doccia. Decisi di fare le onde ai capelli, misi un ombretto scuro, il mascara e il rossetto rosso scuro. Mi vestii e aspettai Giacomo che arrivò poco dopo.
Andammo in un ristorante fuori città, dopo cena tornammo in città e andammo in un locale.
«che prendi?»
«un vodka redbull» risposi, lui ordinò e ci sedemmo al tavolino
«per caso sai se Laura si sta frequentando con qualcuno?»
«cosa?» chiesi non sapendo cosa dire
«esce spesso, ai miei dice che sta con te ma non è vero»
«penso che dovresti parlarne con lei»
«no, dimmelo» disse «devo saperlo»
«si.. ma non lo conosco bene»
«pensi sia un bravo ragazzo o devo preoccuparmi?»
«stai tranquillo, fidati di Laura» sorrisi
«io mi fido di lei, sto cercando di capire..» fu fermato dalla ragazza che ci portò i nostri drink, lo stava divorando con gli occhi «ecco a voi» disse continuando a guardarlo
«grazie bella» le fece un occhiolino, lei sorrise e andò via
«sei un cretino» risi.
Dopo vari drink decidemmo di cambiare il locale, stavamo camminando, io mi accesi la sigaretta e ci fermammo davanti ad un locale nuovo. C'erano tante persone intorno a noi, tutte le ragazze con delle gonne cortissime e dei top scollatissimi, ma non hanno dei vestiti normali?
«tutto bene?» mi chiese Giacomo
«si» sorrisi «entriamo?» chiesi buttando la sigaretta dopo di che entrammo. Il locale era pieno, ordinammo da bere dopo di che andammo a ballare. Ad un certo punto alzai lo sguardo, mi guardai intorno e lo vidi. Era con una donna e due uomini e mi stava guardando.

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