Capitolo 27: Quel cretino

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«devo vedermi con la sorella, ma anche se fosse non credo di doverti dare delle spiegazioni»
«Alice fai come vuoi» riattaccò.
Ma il senso? Anche se dovessi vedermi con Giacomo non capisco cosa gli cambia. Io non gli chiedo con chi esce e cosa fa. Non stiamo insieme, non capisco.
Ritornata a casa mi misi a letto e iniziai a pensare. Da quando è tornato Giacomo sono diventata più stronza con Marcello. Perché?
Vorrei poterne parlare con Laura ma non potevo dirle che ogni tanto scopavo con il nostro professore. L'unica persona con cui potevo parlarne era Irene ma ultimamente era fredda con me perciò decisi di non parlarne con nessuno.

Sul tardi iniziai a prepararmi per la cena con Laura. Stavo molto meglio, avevo seguito i consigli di Marcello, mi faceva ancora un po' male la testa ma non come prima.
Mi feci la piastra, misi un paio di jeans, una camicia e le vans. Non avevo voglia di mettere il vestito e i tacchi. Scesi di sotto, salutai i miei e aspettai Laura. Vidi arrivare una macchina e uscii. Dovevano portarci i suoi ma la vidi insieme a Giacomo.
«ciao» dissi salendo in macchina «tu che ci fai qui?» guardai Giacomo
«mi sei mancata anche tu» rise «vi accompagno io perché devo vedermi con un'amica».
Solo in quel momento mi resi conto che aveva dei pantaloni neri, una camicia bianca e gli occhiali da sole. Era strano, era bello. È sempre bello, è uno di quei ragazzi belli con gli addominali. Ma oggi aveva qualcosa di strano. Era sexy.
«grazie» disse Laura appena ci fermammo.
Ero così impegnata a guardarlo che non mi ero nemmeno accorta di essere arrivati.
«non ubriacarti anche stasera» rise
«sei tu che mi hai fatta ubriacare così tanto» dissi scendendo
«stai scherzando?» abbassò il finestrino
«dillo che volevi approfittarti di una ragazza ubriaca» risi
«sei una cogliona» disse prima di ripartire.
Io e Laura andammo a fumare e poi entrammo in pizzeria. Ordinammo le nostre pizze e iniziammo a parlare.
«ieri Giacomo vi ha quasi visti» dissi
«cosa? Quando?»
«ero ubriaca e lui mi ha portata a fare un giro, quando vi ho visti gli ho detto che volevo tornare»
«grazie mille» sorrise
«quando hai intenzione di dirglielo?»
«presto» sorrise «Lorenzo è quello giusto»
«sono davvero contenta per te, meriti di essere felice» dissi sorridendo
«lo sono, ora bisogna trovare un ragazzo anche a te» rise
«sto bene così» dissi e in quel momento il cameriere ci portò le nostre pizze.
Dopo aver mangiato andammo a fare un giro, stavamo fumando e io pensai a Marcello.
"Scusami per prima" gli scrissi.
"Stai meglio ora?" la sua risposta non tardò ad arrivare
"Più o meno"
"Potrei farti stare meglio io😉"
"Cretino".
«Giacomo ci passa a prendere tra un'ora»
«va bene» risposi «con chi doveva vedersi?»
«con una ragazza, non so chi sia» rispose guardando il telefono «Alice!» alzò lo sguardo
«che c'è?» chiesi non capendo
«non dirmi che ti sei innamorata di quel cretino di mio fratello» mi guardò.
Era così?

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