Capitolo 9: Il fiume

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Ero a fare aperitivo con Irene e i suoi amici.
«andiamo a fumare?» chiesi
«ti accompagno io» mi rispose un ragazzo che avevo conosciuto quella sera.
Siamo usciti di fuori e abbiamo iniziato a fumare,ad un certo punto ho sentito la sua mano sui miei fianchi ma ho fatto finta di nulla fino a quando con la mano non scese giù
«toglila» lo guardai
«perché?» mi attirò a sé
«dai smettila»
«sei bellissima» mi fissò le labbra e cercò di baciarmi, cercai di spingerlo
«qualche problema?» disse Marcello avvicinandosi a noi
«no» risposi «lui stava per andarsene» guardai il ragazzo che stava per baciarmi
«ci vediamo» mi fece l'occhiolino e andò via
«grazie» guardai Marcello
«chi era quel coglione?»
«un amico di mia cugina»
«perché eri qui da sola con lui?» mi guardò arrabbiato
«eravamo usciti a fumare» risposi «che ci fai qui?» gli chiesi
«ero con degli amici» indicò un gruppo di persone «che fai adesso? Ritorni dagli altri?»
«non mi va, credo di tornare a casa»
«ti accompagno»
«non ti preoccupare, chiedo a mia cugina se può accompagnarmi lei, tu torna dai tuoi amici»
«non è un problema, avverti i tuoi amici, io ti aspetto qui» .

Eravamo vicino ad una pizzeria aperta
«io ho fame, e tu?» mi guardò
«tanto» risi
«aspettami qui, ho un'idea» disse dopo aver parcheggiato.
Nel frattempo cercavo una canzone carina e quando partì la mia canzone preferita iniziai a cantarla
«canti bene» disse salendo in macchina
«lo so grazie» presi le pizze da lui
«ti porto in un posto, va bene?»
«certo» sorrisi.
Dopo circa 15 minuti parcheggiò la macchina, essendo tardi non si vedeva nulla quindi non riuscivo a capire dove mi avesse portata «tranquilla, tra poco vedrai tutto» disse ridendo.
Scendemmo dalla macchina, lui prese le pizze e una coperta e camminammo un po', fino ad arrivare in un posto bellissimo. Non ci ero mai stata prima d'ora, era un posto tranquillo, davanti al fiume, molto illuminato ma coperto dagli alberi, ecco perché non vedevo nulla prima.
Ci siamo seduti sulla coperta e abbiamo iniziato a mangiare
«è bellissimo qui» lo guardai «ci vieni spesso?»
«prima si , ora è da circa un anno che non ci venivo»
«come mai?» chiesi prendendo un altro pezzo di pizza, lui non rispose e io capii che era un argomento delicato per questo cercai di cambiare discorso.
Stavamo parlando del più e del meno quando mi fece una domanda che non mi aspettavo
«perché dopo il nostro bacio hai continuato a parlarmi? Pensavo fossi arrabbiata, avevo anche paura di incontrarti»
«perché non avrebbe avuto senso essere arrabbiata con te» lo guardai «eravamo entrambi ubriachi, è stato solo un bacio, sappiamo entrambi che non doveva succedere quindi non credo sia un problema»
«sei proprio matura per la tua età» sorrise «e non lo sto dicendo per come hai reagito al bacio, ma in generale, anche in classe, non sei come le tue compagne»
«credo dipenda dalle esperienze, non sto dicendo di essere una donna vissuta ma diciamo che non ho avuto un'infanzia tranquilla» guardai davanti a me «ma ora le cose sono cambiate» aggiunsi poco dopo.

Stavamo tornando a casa, io continuavo a guardare fuori dal finestrino, sono stata bene ma ricordarmi della mia infanzia mi ha fatto strano, è da tanto che non ne parlavo con qualcuno...
«ero molto legato a mio padre» disse Marcello interrompendo i miei pensieri «in quel posto ci andavamo spesso» sorrise «tre anni fa abbiamo scoperto che mio padre aveva il cancro, e l'anno scorso ci ha lasciati. L'ultima volta che ci sono stato era il giorno dopo il suo funerale. Era da un po' che volevo tornarci ma non avevo mai tempo»
«sono contenta che tu me l'abbia detto, e soprattutto che tu mi ci abbia portato» gli sorrisi.
Lui mise la sua mano sul mio ginocchio e mi guardò per capire se potesse darmi fastidio al che io gliela strinsi.
«è quella casa lì» la indicai
Lui si fermò davanti al cancello
«grazie per la bella serata» disse togliendo la mano dal mio ginocchio
«grazie a te, sono stata molto bene» lo salutai e stavo per scendere dalla macchina quando lui mi prese la mano e mi disse di non sognarlo troppo stanotte «sei un cretino» dissi guardandolo negli occhi. Quegli occhi.

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