Capitolo 81: Segreti

391 8 1
                                    

«si, ho iniziato da quando mi sono messa con Giacomo»
«questo potevi risparmiartelo»
«cosa?» risi
«l'ultima parte della frase»
«cretino» dissi mettendomi la felpa «ma puoi guidare?»
«perché?»
«hai bevuto»
«non ti preoccupare» disse dandomi un bacio a stampo e andò a prendere le chiavi.
In macchina non ci scambiammo nemmeno una parola. Parcheggiò vicino al parco in cui ci vedevamo sempre
«che hai?»
«niente» sorrisi leggermente
«Ali»
«Federica» dissi mordendomi leggermente il labbro
«lo so» rispose sospirando «tu non devi preoccuparti però»
«mi dà fastidio, mi fanno schifo i tradimenti e ora...»
«smettila» disse interrompendomi «tu non c'entri niente»
«perché l'hai fatto?»
«perché tornare insieme non so se sia stata una buona idea sinceramente»
«ma cosa dici? Quando me ne parlavi sembravi contento»
«lo ero, Federica è stata molto importante per me ma ora le cose sono diverse, io sono cambiato e lei non è la persona che riesce a farmi stare bene» mi guardò «non l'avrei mai fatto se non fosse così»
«perché non la lasci? Continuare non ha senso se non è quello che vuoi, più dura questa cosa più la farai soffrire»
«vai a casa ora e non pensarci» disse sistemandomi i capelli «ne riparliamo domani»
«come vuoi» risposi slacciandomi la cintura
«ti va ce pranziamo insieme? C'è anche Luca»
«non so se sia una buona idea»
«pensaci»
«va bene» sorrisi leggermente «grazie» dissi andando via.
Entrai a casa e mia madre non era ancora arrivata, mi feci la doccia dopo di che guardai un film sul divano.
Mi svegliai il mattino dopo, ero ancora sul divano ma avevo una coperta addosso. Andai in cucina e iniziai a preparare la colazione.
«buongiorno» disse mamma entrando
«buongiorno» sorrisi
«hai dormito bene?»
«abbastanza, grazie per la coperta»
«cosa stai preparando?»
«i pancake»
«oggi vado da tuo padre, vuoi venire?»
«a che ora?»
«alle 11:30»
«va bene».
Da quando mio padre si trovava nel centro non sono mai andata a trovarlo, grazie a Marcello ho capito che così non stavo facendo soffrire solo lui ma stavo male anch'io.
Dopo aver fatto colazione andai in camera mia, misi un vestito bianco, corto e largo e le converse nere. Non mi truccai e per quanto riguarda i capelli, feci la coda. Dato che mancava ancora più di mezz'ora mi misi a letto e controllai il telefono.
Mancavano pochi giorni al mio viaggio a Bari e io non ne avevo ancora parlato con nessuno. Ad un certo punto mi arrivò un messaggio
"Pranziamo insieme?" da Marcello
"Non posso, oggi vado da papà e poi sto con mamma"
"Sono contento, fammi sapere come va"
"Grazie😘" risposi.

Dopo l'incontro con mio padre mi chiamò Irene
«pronto?» risposi
«dobbiamo parlare» disse subito
«che succede?»
«dove sei?»
«sono andata a trovare papà e sto tornando a casa»
«vieni da me?»
«va bene, ora lo dico a mamma, tra poco arrivo» dissi riattaccando e chiesi a mia madre di accompagnarmi a casa di Irene.
Entrata, salutai zia e andai in camera di Irene
«che succede?» chiesi
«perché non mi dici mai nulla?»
«cosa?» mi misi seduta
«sei andata a letto con Marcello».

Incredible Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora