«stai bene?» disse passandomi il foglio
«ho la febbre» lo guardai
«e perché sei qui?»
«perché è stupida» rispose Laura al posto mio
«Laura concentrati sul tuo compito» rise e finì di distribuire i compiti.
Avevo studiato ma avendo la febbre non riuscivo a concentrarmi del tutto. Davanti a me c'era Serena, sapevo che come sempre era preparatissima così cercai di copiare qualcosa ma venni interrotta da Marcello «Alice mettiti al posto di Camilla, così non potrai guardare i compiti delle tue compagne» mi guardò
«ma io..» cercai di dire qualcosa ma lui non me lo lasciò fare
«vieni al posto di Camilla» si alzò
«va bene» sbuffai e mi alzai
«e non sbuffare» aggiunse.
Io e Camilla ci scambiammo il posto, eravamo entrambe arrabbiate, io perché non riuscivo a copiare e lei perché ha scelto quel posto all'inizio dell'anno per stare più vicina al professore. Era innamoratissima di lui.
«concentrati» disse guardandomi.Finito il compito andai in bagno e controllai il telefono.
"Ti prego mandami la 3 domanda" da Laura, cercai la risposta su internet e gliela mandai subito.
"Laura non mi risponde, dille che oggi la passo a prendere io, vieni con noi?" da Giacomo
"Oddio ti amo😍😍😍" risposi
"Stai bene?😮"
"Ho la febbre e non voglio prendere l'auto"
"Perché non esci prima?"
"Non posso" risposi e rientrai in classe.All'uscita incrociai Marcello «sei proprio stupida» rise «potevi stare a casa»
«volevo fare il compito»
«appunto» disse «non l'ho controllato bene, gli ho dato una letta e non è andato benissimo»
«che palle» sbuffai
«c'è il tuo amichetto che ti sta aspettando» disse indicando dietro di me, mi girai e vidi Laura e Giacomo guardarmi
«vado» salutai Marcello e andai da loro.«i tuoi sono a casa?» mi chiese Giacomo
«papà sta lavorando, mamma non lo so non mi ricordo se ha il turno di mattina o pomeriggio»
«va bene fammi sapere» disse parcheggiando davanti casa
«certo, grazie» sorrisi scendendo dalla macchina.Rientrata notai che sul frigo c'era un bigliettino, mi avvicinai
"Sono con tua zia, ti ho lasciato i soldi, se hai bisogno di qualcosa chiama me o Irene".
Non mi preparai nulla perché stavo peggio di prima, mi misi sul divano e mi coprii con una coperta, dopo poco sentì più caldo, aprii gli occhi e vidi Stella sulle mie gambe. La accarezzai e poco dopo mi squillò il telefono
«pronto» risposi
«come stai?» chiese Giacomo
«male»
«tua madre c'è?»
«sta con la mamma di Irene»
«hai mangiato? Hai preso qualcosa per la febbre?»
«si» mentì
«va bene, riposati e chiamami se ti serve qualcosa»
«certo, grazie» dissi e riattaccai.
Accesi la tv e mi addormentai poco dopo. Venni svegliata dal suono del campanello.
Mi alzai per vedere chi fosse, sorrisi quando lo vidi.
«che ci fai qui?» chiesi aprendo
«ti ho portato delle medicine» mi mostrò una bustina
«e ti ho portato il pranzo perché ti conosco e so che non hai mangiato»
«grazie» lo feci entrare
«te la sei misurata la febbre?» chiese mettendomi la mano sulla fronte
«non mi andava»
«allora rimettiti sul divano e misurati la febbre e io ti riscaldo il pranzo»
«grazie» sorrisi
«smettila di ringraziarmi» ricambiò il sorriso, io mi misi sul divano vicino a Stella e mi misurai la febbre.
«hai fatto?» chiese entrando con il mio pranzo
«38,7» dissi
«ma come hai fatto a raffreddarti adesso?».

STAI LEGGENDO
Incredible
RomanceAlice, una ragazza di 18 anni. Marcello, il suo professore/amico. Giacomo, il suo primo amore. Alice è una ragazza diversa dalle sue compagne, forse a causa della sua infanzia. Un giorno conosce il suo nuovo professore di scienze con il quale sin...