«Sì, ho capito che ci sei. Entra.» mi appoggiai all'autobus quando vidi che la fila non continuava a scorrere nonostante la prof stesse chiamando ininterrottamente i cognomi degli studenti. «Okay Delumon, abbiamo anche Fitz e il suo amico Wilson.» issai lo zaino sulla spalla e guardai l'ora sul display del telefono.
«Dov'è ora Guzman?» la prof si girò verso Eric a braccia spalancate, probabilmente già esasperata.
«È lì, sta mettendo la valigia dentro l'autobus.» rispose De La Cruz, aiutando all'appello.
«Guzman in fila per favore. Ragazzi, quanto tempo mi fate perdere!» alzai gli occhi al cielo.«Davis e Foster ci sono, salite ragazze.» fulminai il mio tutore e poi diedi ascolto alla prof, prendendo posto dentro il grande mezzo giallo.
«Sei sicura di volerti sedere da sola?» annuii e lanciai, in modo poco delicato, lo zaino sui sedili vuoti.
«Non ho la minima voglia di sentir parlare qualcuno, rilassati e vatti a sedere con il tuo ragazzo.»Mi stavo inasprendo da quando avevo capito di provare qualcosa per la grandissima testa di cazzo che mi ritrovavo sempre intorno e alla fine mi andava anche bene, più sarei stata insopportabile e più lui mi sarebbe stato lontano.
Avevo passato le mini vacanze di Pasqua in camera mia con la musica del computer a palla per sovrastare Eric e Catlin in sottofondo e mi sentivo meglio, solo che a volte avevo quella sensazione di soffocamento e credevo di poter ricadere nelle brutte abitudini. Certo, avevo assunto una quantità improponibile di pasticche e nessuno sembrava accorgersene, eppure ero così rilassata e tranquilla che la mattina mi stupivo da sola!
«De La Cruz entri pure.» vidi la testa del ragazzo che più odiavo da qualche giorno e sprofondai nel sedile, schiacciandomi contro il finestrino per non farmi vedere.
«Mi siedo eh.» indicò il posto libero vicino a me ma, nonostante la mia occhiataccia e il fatto che gli feci notare lo zaino, si sedette ugualmente poggiando le mie cose ai suoi piedi.«Williams.» il mio migliore amico entrò nell'autobus e bastò un mio sguardo di supplica per fargli capire che ci fosse qualcosa che non andava, spostò l'attenzione sul ragazzo al mio fianco e si precipitò vicino a noi.
«De La Cruz levati dal cazzo immediatamente.» non volendo litigare probabilmente, Ethan si alzò e io riappoggiai velocemente le mie cose sul sedile al mio fianco. «Almeno oggi ascolti, le vacanze di Pasqua ti hanno fatto bene.»Quando la prof finalmente ebbe finito l'appello, tutti salirono sul mezzo che ci avrebbe portato a Las Vegas, ma ci fermammo ancora prima di uscire dal parcheggio poiché Eric vide la figura di un ragazzo camminare tranquillamente verso il nostro autobus. Indossava una maglietta bianca, da cui si intravedevano alcuni tatuaggi sui bicipiti, e un pantalone della tuta rosso con in testa un capello con la visiera nero e ai piedi delle scarpe bianche.
«Reyes. Sei e sarai sempre l'ultimo, muoviti così partiamo.» la prof segnò una riga sul foglio dei nomi e scese dal mezzo per far passare il ragazzo. «Sali, avanti.» il ciuffo scuro entrò velocemente nella mia visuale, mi guardai intorno e notai infastidita che il mio fosse l'unico posto libero così liberai tutto per parlare il meno possibile con quel ragazzo. Avrebbe dovuto sedersi e stare in silenzio per le prossime sei ore, non era così difficile!
Eric gli lasciò una pacca amichevole sulla spalla, indicandogli il mio posto e poi gli sorrise gentilmente. Sembravano andare anche d'accordo quei due! Che Jaden fosse uno dei cocchi di Eric o che avesse preso un ottimo risultato entrando così nelle grazie del mio amato tutore? Nahh.
Quando il moro si sedette svogliatamente accanto a me, buttò lo zaino ai suoi piedi con poca delicatezza mentre io al contrario infilai rapidamente gli auricolari senza però accendere la musica poiché avrei voluto solo dormire per le restanti ore di viaggio. Qualcuno però rubò la mia attenzione.

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UNhappy
Fiksi RemajaUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...