107.

61 5 0
                                    

Tra tutti i giorni vissuti in tutta la mia vita, tra dolori e abbandoni credo che l'unico che mi abbia davvero inflitto il colpo micidiale e quello quindi di grazia è proprio il giorno in cui la persona migliore della mia vita, colui che c'era sempre stato per me in modo incondizionato, è morto.

Con lui è morta un po' anche la mia vita, con lui sono morti i ricordi, quelli belli e quelli brutti. Con lui è morta la mia parte razionale, quella che mi costringeva a pensare prima di agire perché tra i due la parte razionale sicuramente era lui.

Quel giorno in ospedale mi sono sentito così male che avrei voluto prendere quella pistola dentro la macchina da corsa che tenevo per sicurezza e piantarmi una pallottola nella fronte.

Lui era per me la speranza di una vita migliore perché se io vedevo lui, di conseguenza vedevo il suo futuro risplendere. Un futuro dove avrebbe potuto trovare la donna della sua vita, dove avrebbe potuto crescere dei mocciosi con la gioia e l'allegria che lo contraddistinguevano.

Quando pensavo a lui, dopo la sua morte, non vedevo altro che uno spiraglio di luce, non vedevo altro che la purezza di un ragazzo di diciassette anni che aveva sempre vissuto con un sorriso smagliante e una battuta pronta sulla punta della lingua. Quando pensavo a lui, io pensavo al mio migliore amico e a mio fratello, a quel rapporto fraterno che fin da subito si era creato tra noi nonostante l'inizio un po' burrascoso, quel rapporto che nemmeno Dylan aveva saputo creare con me.

"So che nel giro di pochi giorni inizierai a mandare tutto a puttane, a mettere le mie cose dentro un fottutissimo scatolone per poi piazzarlo nel retro della tua macchina e lasciarlo lì per mesi, perciò so che riuscirai a guardare questo video quando io sarò morto. Ne ho fatte di cazzate, vero Jad? Non quante ne hai fatte tu, ma comunque ho fatto la mia parte. Ricordi quel viaggio a San Francisco dove ti ho costretto a dormire in una panchina vicino al ponte, quello rosso (non ricordo mai come si chiama)? La notte migliore della mia vita; eravamo così noi due, tanti problemi e tanti sogni da rincorrere. Il mio sogno più strano? Sicuramente cavalcare un unicorno con un mantello rosa glitterato. Ero strano io, lo ammetto. E il tuo? Ricordi?"

"Eravamo particolari noi, l'ho sempre saputo ma sei il mio punto fisso Jaden. Perché è facile dire 'devi essere tu la persona più importante della tua vita' ma non è facile metterlo in pratica, non quando la vita non ti ha mai sorriso. Jaden Reyes, sei la persona di cui mi fido e di cui mi fiderò sempre. Sei mio fratello, sei il mio migliore amico e sei la mia famiglia prima proprio come ora e proprio come in futuro. Ti ho lasciato una cosa sotto il letto, vicino al battiscopa. Prendila e fai ciò che ritieni più giusto. È il mio regalo per te, per avermi sempre difeso sopra ogni cosa e per avermi sempre aiutato nella buona e nella cattiva sorte."

"Probabilmente mi starai mandando a 'fanculo, ti conosco, ma ho bisogno di dirti un'ultima cosa. Tra qualche giorno sarò morto e non ci sarà più nessuno che ti romperà le palle per metterti sulla giusta strada, ma cazzo Jaden dai retta a me: ciò che fai è una fottutissima trappola da cui non uscirai se continui a fare ciò che fai, non rovinarti la vita per quello. Tu sei molto più importante di quello che credi, sei molto più intelligente di quello che pensano tutti perciò non sprecare gli anni migliori della tua vita a fare cazzate su cazzate."

"E poi, portami un po' di alcol ogni tanto vicino a quella lapide, farà meno male sapere che non mi ascolterai neanche nei miei sogni se ho una bottiglia vicino. Mi mancherai, tu più di ogni altra cosa al mondo. Vivi per me fratello, tu che non hai mai voluto farlo questa volta fallo per me. Ne ho bisogno. E dì alla bambolina che sarebbe stata la persona a cui avrei protetto il culo per una vita intera, forse a lei più che a te."

Quanto mi era mancata la sua voce, quanto mi era mancata la sua risata, quanto mi erano mancate le sue sfuriate perché non facevo mai ciò che mi diceva. Quanto di lui mi era mancato da quel giorno!

Ricordavo ancora quel video messaggio nel suo portatile e la collanina dell'accademia militare, ricordavo ancora i miei occhi lucidi e il vuoto incolmabile al petto che avevo sentito.

Ma di quel giorno ricordavo anche l'unica persona che mi aveva fatto sentire leggermente meglio, quella persona che era entrata nella mia vita facendo un baccano assurdo e capovolgendo tutto.

Ricordavo ancora i suoi capelli castani, i suoi occhi scuri tanto quanto i miei e i suoi modi di fare da vipera saccente. Ricordavo ancora i nostri baci, ricordavo ancora il suo sapore. Io di lei ricordavo tutto perché un ricordo che porta gioia nel cuore di chi lo prova non potrà mai essere dimenticato.

Lei era speciale, lei era l'unica ragazza dopo tutti i problemi che avevo avuto a saper trattarmi come avrebbe dovuto farlo una ragazza, lei era l'unica che era riuscita a farmi battere il cuore e l'unica che era riuscita a coprire in parte il vuoto lasciato da Curtis. Con i suoi modi da bacchettona, con le sue promesse, con i suoi brividi.

In lei io riporgevo la speranza che mi avrebbe in qualche modo cambiato, che mi avrebbe fatto toccare il cielo con un dito, che mi avrebbe reso l'uomo più felice al mondo. Ma come tutte le cose brutte, anche quelle più belle passano. Il bello? Il bello sta nel fatto che ricorderò tutto, senza mai pentirmi di nulla perché ciò che ho sempre fatto l'ho fatto perché era quello che volevo. Non mi pentirò mai di nulla se tutto è servito a conoscerla, a conoscere quel cuore grande e quell'anima così tante volte spezzata.

Tutto quello che mi aveva fatto provare, tutto quello che sentivo quando quella ragazzina saccente si avvicinava a me io non lo avrei mai scambiato per nulla al mondo e mai in vita mia me ne sarei pentito.

Aveva fatto una promessa a Curtis lei: proteggermi dal male. E per quanto assurdo potesse essere lei era riuscita anche in quello perché non mi ero cacciato nei guai, non avevo più rapinato nessun locale e non avevo più avuto problemi con altre persone. Lei era riuscita a rendermi una persona migliore, sempre nei limiti del possibile, ma la sua morte aveva portato in me un sentimento di sdegno nei confronti di tutti e tutto.

Lo sdegno per lei però io non sarei mai riuscito a provarlo perché lei era tutto ciò che io avevo sempre sognato: una donna testarda che riusciva a incasinarmi più di quanto io già lo sia stato in realtà, una donna coraggiosa e arrogante che sapeva come tenermi testa. Io volevo una donna come lo era lei, come lo era Davina Foster.

Certamente non posso dire di aver vissuto veramente i mesi successivi alla sua morte, ma posso dire senza dubbio che lei è rimasta per sempre la donna che io abbia mai amato in tutta la mia vita. L'unica per la quale io abbia mai sentito veramente il mio cuore battere.

Per questo io auguro a tutti, auguro ai miei 'amici' e alla fine anche ai miei nemici un amore come quello che io provavo e continuo a provare per lei, auguro a tutti di trovare qualcuno che vi sappia far amare e amare in modo incondizionato e puro, auguro a tutti la felicità che anche un solo suo sorriso sapeva farmi provare.

Magari non sarebbe andata nemmeno a buon fine la nostra storia, magari lei non ricambiava nemmeno ciò che io realmente provavo per lei, magari non sarebbe mai dovuto succedere tutto quello che era successo ma non mi pentivo di pensare e affermare che lei era la donna della mia vita e lo sarebbe stata per sempre anche se non sarebbe stata veramente al mio fianco.

E anche se è Jaden a parlare, io vi auguro davvero con tutto il cuore un amore passionale e pieno di avventura come il loro o a vostra scelta. Un amore fuori dagli schemi per cui fare pazzie e follie insieme e soprattutto vi auguro una vita piena di gioia, serenità, di sogni realizzati e, come dice sempre anche mia madre, di buona salute.

Alice✨

Ps: non è ancora finito però hihihi

UNhappyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora