Ariana Reyes's pov
Alzai gli occhi al cielo snervata, guardando l'energumeno davanti a me che teneva il mio telefono in mano e cercava di sbloccarlo inutilmente.
Dio, quanto odiavo i miei fratelli!
Non è possibile che per ogni giorno hai una sfiga da raccontare, che riguarda soprattutto i tuoi fratelli!
Se le gioie non c'erano, parlo delle sfighe. Sto scrivendo un libro dovrò parlare di ciò che succede, no?
«Ti faccio il culo se non mi dai il mio telefono Enea.»
Lui sorrise, si guardò intorno e poi corse verso la mamma che stava lavorando ad alcuni lavori importanti su cui doveva concentrarsi.
Io lo amavo, ma tu dovevi sperare che lui non leggesse i messaggi amica mia
Eh, chissà per quale motivo lo stavo rincorrendo infatti. Di sicuro non perché volevo mettermi a giocare ad acchiapparella!
«Mamma, aiutooo. Ariana mi vuole ammazzare.» corse dietro di lei e io sorrisi malvagiamente.
«Cosa succede ora?» chiese lei, annoiata dai nostri continui litigi.
«Se mi dessi il mio telefono, nessuno romperebbe le scatole alla mamma che sta lavorando.» incrociai le braccia al petto e mi appoggiai al tavolo della sala da pranzo.«Cos'è che hai fatto ora Enea per far scaldare così tanto tua sorella?» si girò verso mio fratello con uno sguardo infuocato.
«Continuava a squillare e lei non rispondeva. Non potrebbe spegnerlo o al massimo silenziarlo?» sbuffai, fulminandolo con uno sguardo.«Sono affari miei se lo lascio squillare.»
«Perché non lo silenzi così stiamo tutti più tranquilli Ariana?» mi domandò la mamma gentilmente.
«Non sono affari vostri comunque.» chiuse i suoi fogli e ci fece cenno di sederci al tavolo con lei.«È un ragazzo?»
«Sicuramente. Altrimenti alla sua amica insopportabile, conosciuta come testa di cocco, avrebbe risposto dopo uno squillo.» e invece era davvero Zeph, soprannominata da mio fratello 'testa di cocco', ma non volevo parlare della serata passata con Bexley.
La mamma sorrise a quel nomignolo e io guardai entrambi male.
«Si chiama Zephir ed è la mia migliore amica. Non ti permetto di chiamarla testa di cocco.»
«Facciamo così. Tu Enea le ridai il suo telefono senza fare domande e tu Ariana lo silenzi se proprio non vuoi rispondere.»Amavo la mamma, riusciva a convincerci tutti anche con la minima fatica e un po' di controllo. Che poi, come cazzo faceva?
Ah tesoro, me lo chiedevo sempre anche io
Entrambi annuimmo così mio fratello mi ridiede il mio telefono e io lo silenziai velocemente. «Ma voglio sapere se è un ragazzo tesoro.»
«Non dirò nulla in sua presenza.»
Enea si indicò rapidamente, aprendo la bocca in modo teatrale. «Spifferi tutto a papà e papà poi mi uccide se lo viene a sapere.» la mamma si alzò dal tavolo e iniziò a prepararci una tazza di the quando guardò l'ora sul grande orologio della parete.
Se dell'accaduto con Bex lo fosse venuto a sapere anche papà allora le cose per me si sarebbero messe molto male!
E sì, stavo parlando del mio mitico risveglio nella macchina di Bexley Rush. Che papà tra l'altro aveva conosciuto solo pochi giorni prima.
«Tu chiudi la bocca con Jaden e tu inizia ad aprirla invece perché voglio sapere tutto.» la amavo perché era l'unica che riusciva a far promettere e a far mantenere a Enea la parola data.

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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...