Prologo

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Senza sapere dove andiamo ci sono posti dove vorremmo fermarci per sempre. E il più delle volte quel posto è una persona.
(Federico Sangalli)

REVISIONATO

Solvang.
Una cittadina tranquilla della West Coast, più precisamente della California.

Non succede mai nulla di brutto e ogni occasione è buona per organizzare una festa, una parata, una manifestazione. Ci si diverte, si socializza e si attraggono turisti per ogni dove.

Quando il leggero ronzio costante diventa rumore assordante, l'unica piazza della città si riempie di musica, luci, colori e danze, la popolazione si riunisce, rafforzando quei legami che la rendono unica, forte e soprattutto solidale.

Ci fu solo un giorno, uno solo, in cui le cose cambiarono. Per un attimo, giusto il tempo di assimilare l'informazione.

Quel giorno non si sentirono le urla dei bambini nel parco giochi all'ora di punta, le chiacchiere delle signore anziane sedute nelle panchine della piazza, i festeggiamenti dei ragazzi appena usciti da scuola e i bisbigli dei signori seduti nei bar.

Un solo giorno in cui Solvang si tramutò in una città fantasma, pur essendo sempre vivida e piena di bellezze.

Era lutto cittadino.

Le vittime del terribile schianto avvenuto ieri mattina a Solvang sono i coniugi Foster, ventotto anni la donna e trentatré l'uomo. Tutta Solvang in lutto per la terribile morte: deceduti ieri mattina alle ore 08:15 circa, vittime di un incidente stradale mentre percorrevano la strada principale in sella alla propria moto.

Le cause dell'incidente sono al vaglio dei carabinieri ma, secondo una prima ricostruzione, pare che la Ducati dei Foster si sia schiantata contro un autocarro, condotto da un cinquantenne, mentre questi era intento a svoltare. Un urto violentissimo che è stato fatale per i due motociclisti. I corpi delle vittime sono stati sbalzati sull'asfalto, terminando la corsa nel parcheggio di un piccolo alimentari. I due, molto noti nella loro cittadina per il gran cuore e la loro immensa gentilezza, lasciano una figlia di soli cinque anni.

Era il sedici settembre del duemila e dodici.
Il quinto compleanno di Davina Foster.

E già a cinque anni rimase sola.  

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