Un mese dopo
Mi appoggiai alla finestra di camera mia dopo aver chiuso la porta a chiave, presi dalla tasca del giacchetto il pacchetto di sigarette e aprii il piano di vetro per non impuzzolire la stanza. Mi sporsi verso l'infuori e accesi la sigaretta, facendo vorticare i pensieri della mia testa. Era passato un mese da quel fatidico giorno in cui qualcuno aveva deciso il mio futuro, era passato un mese dall'ultima volta che avevo parlato con Jaden.
L'ultimo ricordo che infatti avevo con lui era quel giorno sul tetto quando gli avevo prestato la sigaretta, di lì in poi non gli avevo più rivolto la parola se non per alcuni compiti a scuola. Ogni volta che entrava nella mia stessa stanza, che non fosse una classe di scuola, cercavo di trovare qualcosa da fare di più importante e che richiedesse maggiore concentrazione.
Con Aura le cose non andavano ovviamente bene: cercavo di passare meno tempo anche con lei, cercavo di distaccarmi e di allontanarmi in modo che non potesse soffrire una volta che avrebbe avuto la fatale notizia. E lei sembrava piano piano realizzare ciò che volevo.
Nate al contrario continuava a cercarmi, a fare battute e ad inserirmi in conversazioni a cui nemmeno prestavo attenzione. Una volta aveva anche provato a mettere zizzania tra me e Jaden cercando così di farmi sbottare, ma anche quella volta liquidai tutti con parole crude e verità che non pensavo nemmeno.
«Hai visto?» corrugai la fronte e sbattei l'anta dell'armadietto per chiuderlo. «Dav.» alzai gli occhi al cielo snervata.
«Senti Nate, lasciami stare.»«Ma non senti? Ti ho appena detto che è andato a dire a quella di spagnolo che gli hai copiato il compito.» era l'unico modo per farmi incazzare, per vedere la Dav di prima, quella cattiva e arrogante. Lo sapevo.
«E chi mai gli crederà?»Sapevo che Jaden non lo avrebbe mai potuto fare, non aveva motivo per sfigurarmi davanti alla professoressa di spagnolo. Era inutile e sinceramente anche se lo avrebbe fatto non mi sarebbe cambiato nulla: avevo voti altissimi e anche un pessimo voto non mi avrebbe più rovinato.
«Perché non fai nulla?» sbuffai e issai sulla spalla lo zaino, iniziando a camminare per i corridoi.
«Perché devo fare qualcosa?» chiesi con non-chalance.
«Perché ti vuole rovinare la media solo per divertimento.»«Lo sai cos'ho capito?» scrollò le spalle e mi guardò speranzoso. «Ho capito che non vedi l'ora di vedermi schizzare, ma non lo farò perché non sono nemmeno sicura del fatto che lui lo abbia fatto veramente. Perciò andare a litigare con lui sarebbe inutile Williams. Come la tua vita, no?»
«Cosa ti sta succedendo?» entrai nella mia classe, annoiata.
«Basta Nate, fra te e Aura siete in due che continuate a pensare che ci sia qualcosa che non va. Novità del prossimo millennio: non c'è niente che non va, mettetevelo bene in testa.» stavo mentendo, ovvio che c'era qualcosa che non andava ma non lo avrei detto a nessuno. Non più dopo la sera al pub!«Il ciclo di solito non dovrebbe durare una settimana? Cos'è? A te questa volta dura un mese?» lo fulminai.
«Anche se fosse, problemi?» lui si sedette al mio fianco, incurante del fatto che non fosse suo il posto.
«Sì, visto che sto cercando di parlarti e mi tratti di merda da un mese circa.»«Ti ho sempre trattato di merda da quando eravamo anche migliori amici anni fa.» sorrise leggermente. «E se poi per parlare tu intendi inventare cazzate per farmi sbottare allora sei messo male e avresti bisogno di uno strizza cervelli.» dissi tutto ciò che pensavo, ma sapevo in fin dei conti che stava cercando un modo per farmi sfogare. E farmi litigare con Jaden, per quanto potesse essere un'idea folle, era l'unica soluzione.

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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...