«Dalle un vestito da mettere addosso.» Ordinò Sebastian, mentre Anna aprì la porta della propria camera per farli entrare. «Andare in giro così, qui, è pericoloso.» disse la rossa, aprendo le ante di un grande mobile, detto armadio, in cerca di un abito consono per la serva.
«Nessuno salterebbe addosso ad un'umana.» borbottò Sebastian, chiudendo subito la porta dietro non appena notò che la corvina indietreggiò per uscire dalla stanza. Aguzzò il proprio sguardo, con fare minaccioso per avvertirla, così Maria si voltò di nuovo in avanti, guardando in basso. Nel mentre Anna tirò fuori un vestito vecchio che non le calzava più: «Credo che questo possa andare, è l'unico abito che non utilizzo.» disse la rossa, avvicinandosi alla serva che alzò lo sguardo per guardare l'abito colore perla, lungo e stretto, dalle maniche lunghe e dalle spalline calate fin sotto le spalle, tanto da lasciare scoperte le clavicole e il collo. «Vestiti.» ordinò Sebastian, poggiandosi contro la porta come per sorvegliarla. Maria prese l'abito con lentezza, guardando la bellissima dama di corte, Anna, come se fosse spaventata. Anna la guardò, assottigliando di poco gli occhi come se, guardando l'umana negli occhi, avesse percepito qualcosa, così le diede l'abito e si ricompose per guardare Sebastian. «Principe Sebastian, in quanto Maria- ahm, l'umana, è vostra serva, non credo sia corretto osservarla in questi momenti.» parlò la dama, forzando un sorriso un po' sarcastico mentre il principe serrò la mascella e, senza fiatare, si voltò di spalle. Maria lo guardò con la coda dell'occhio e poi, arresa, iniziò a sfilarsi la grande pezza che tenne sul corpo senza vergogna dato che la dama, Anna, si voltò per chiudere le ante del grande armadio. Maria prese velocemente l'abito per indossarlo da sopra, e in un breve istante di distrazione, Sebastian non resistette e voltò leggermente il viso, osservando la schiena nuda e bianca della giovane serva, la quale fu coperta da quei capelli corvini e bagnati che si attaccavano alla schiena. Anna guardò la fanciulla, senza essere notata, rimanendo incantata nell'osservare quella semplicità e tutta l'innocenza di Maria. Mentre Maria terminava di indossare l'abito, la dama andò a guardare il principe che, con sguardo assente e, al quanto severo, osservò ancora la serva che finì di vetirsi. Sebastian la notò, la guardò aguzzando lo sguardo per poi voltare di nuovo, con lentezza, il volto verso la porta. «Bene, è una taglia un po' grande, ma andrà bene lo stesso.» disse Anna, notando come l'abito strisciasse leggermente a terra; trovò l'umana adorabile e davvero minuta in quel momento, e infatti lo fu.
«Non... non importa. Mi basta avere qualcosa addosso.» sussurrò titubante Maria, alzando lo sguardo con coraggio per guardare Anna, la quale la fissò dritta negli occhi per svariati secondi, come se la dama stesse cercando di vedere qualcosa. «Oggi avrai il tuo primo incarico.» disse Sebastian, afferrando il polso di Maria per tirarla con sé e la dama non proferì parola alcuna. «Buon lavoro.» disse soltanto la rossa, abbassando leggermente la testa mentre il principe uscì dalla stanza.[ . . . ]
Camminarono ancora verso un altro lungo corridoio, dalle alte mura e dalle grandi finestre dalle quali si potè osservare il sole splendere. Maria seguì a fatica il principe, dato che questo aumentò il passo stringendole il polso con forza. Maria preferì non fiatare, avrebbe meglio pensato ad un metodo per uscire da lì, per scappare lontana per sempre. «Se non porterai a termine i tuoi lavori, niente cibo.» disse Sebastian, riportando Maria alla realtà con quella sua voce così scura. La corvina deglutì osservandolo da dietro, notando che poco dopo il biondo aprì una piccola porta, dalla quale si sentì un profumo piacevole, quasi di fiori... una specie di lavanderia?
Ci furono molte donne umane dentro quella grande stanza, impegnate nel lavare a mano grandi coperte, tovaglie e abiti importanti. Queste si chinarono alla vista del principe, salutandolo con paura, ma questo le ignorò e portò Maria in un angolo della stanza, vicino ad una cesta con all'interno alcuni abiti... forse tre.
«Tu... ti occuperai di lavare i miei abiti alla perfezione. Se noterò imperfezioni o danni ai miei abiti, saranno affari tuoi. Intesi?» disse lui, e Maria annuì subito arresa, osservando con estrema timidezza le varie donne, che le le regalarono sguardi invidiosi e poco accoglienti. Sebastian serrò la mascella, «Se a breve, quando tornerò, non vedrò il tuo lavoro terminato, sarà peggio per te.»
![](https://img.wattpad.com/cover/270006979-288-k553972.jpg)
STAI LEGGENDO
𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚
Fantasy"Ella fu così tremendamente diversa, così ribelle, così forte ma allo stesso tempo fragile come una rosa rossa. Quella piccola donna stravolse l'orgoglio e la potenza di quel vampiro così mostruosamente e pericolosamente affascinante, da costringerl...