𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 55° - 𝑰𝒍 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝑶𝒍𝒊𝒗𝒊𝒂 𝒆 𝑳𝒖𝒏𝒂.

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Quelle tenebre la circondarono, come un branco di lupi.

Queste la soffocarono, come se si trovasse all'interno di un enorme oceano, ma ricco di confusione.

Si sentì stordita.

Il corpo bruciò, come se addosso avesse mille graffi.

Si sentì stringere con forza sulle cosce,

sui fianchi,

sul seno,

dai capelli...

Mani estranee e troppo forti per lei
la privarono di qualsiasi cosa.

Vide buio, vide ombre, poi vide alberi.

Sentì risate estranee, voci estranee di tanti uomini.

Sentì un'ansia orrenda.

Quella stessa ansia la terrorizzò.

La paura si mischiò al freddo,

e mentre pianse, la sua gola bruciò.

Gridò.

Le lacrime quasi bruciarono sulle sue guance.

Ma niente cessò.

Più si ribellò, più urlò e pianse, più quell'inferno continuò,

ripetutamente.

E col ventre dolente, lei sopportò una dolore che non provò mai...



Olivia si risvegliò dal suo profondo sonno mattutino, l'alba spuntò appena e alcuni raggi arancioni illuminarono la sua camera. Non resistette e urlò di paura, sopratutto per gli strani dolori che sentì sul proprio corpo che, pian piano, cessarono quasi subito. Si sentì stordita, proprio come nel sogno fatto. Si toccò il corpicino e con gli occhi accesi di rosso per la paura, pianse incontrollabilmente. Quel sogno la terrorizzò, non ne capì il suo significato; troppo piccola per comprendere. Proprio in quel momento, entrò subito Kate in camera, assieme a Marcus che, straniti e preoccupati corsero da lei. La madre si sedette sul letto e l'abbracciò, mentre il padre guardò ogni angolo della stanza... credettero il peggio. «Perchè ho f-fatto... questo sogno...?» domandò Olivia mentre tremò incontrollabilmente, come se in quel momento sentisse estremamente freddo. «Hai fatto un incubo... tu non devi pensare a quelle cose successe, non accadrà più e-» - «No, madre! Non era quello!» Olivia la guardò negli occhi e si toccò la gola, poi si strinse i polsi e si guardò le cosce, poi mise una mano sul proprio ventre e toccò con stranezza. Marcus, che stette a sorvegliare una delle finestre, fissò i gesti della piccola con stranezza, assottigliò gli occhi e guardò la moglie Kate che, in quel momento, ricambiò lo sguardo del marito. «Allora... cos'era?» domandò Kate con calma, trasmise alla piccola tranquillità anche se, dentro di sé, provò molta ansia. «Sentivo tante mani addosso... così.» parlò la piccola, e con le mani toccò la madre sul petto, sul collo, poi sulle braccia, sui polsi, poi sulla pancia e poi sulle gambe, ma con leggerezza... la piccola non riuscì a mostrare malizia in quei tocchi, non riuscì minimamente ad imitare quei gesti sporchi che, però, la madre comprese subito. «Poi voci... non le conoscevo, poi sentivo ridere, poi vedevo buio, mi bruciava la gola e sentivo tanto dolore... quì.» Olivia successivamente si toccò la gola con una mano e poi poggiò una mano verso il basso ventre della madre, ma molto più in basso, sull'intimità. Kate sussultò e sgranò leggermente gli occhi, un senso di nausea l'attaccò e pensieri orribili riempirono la sua mente. «Olivia. Chi ti ha parlato di queste cose? Non è buono che tu faccia questi sogni! Hai visto qualcuno?!» Kate si allarmò subito, la piccola non sognò mai cose del genere, specialmente se ancora pura, e Kaulus stesso disse a loro che lei avrebbe avuto solo piccoli incubi sul suo passato... ma quello non appartenne di certo al suo passato. «Kate, calmati. Così la spaventi di più.» disse Marcus con tono severo, anche lui dentro di sé provò ansia e preoccupazione, ma non esternò nulla. «Regina Kate, Re Marcus...» disse Anna sulla soglia della porta, quando i due si voltarono questa si inchinò e poi guardò sia Olivia che i due con stranezza:
«Cos'è successo...?»

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora