𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 95° - 𝑭𝒖𝒐𝒄𝒐 𝒆 𝒄𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆.

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«SI. SONO LIBERA COME UNA FATA!»

«OLIVIAAA!»

La principessa corse da una parte all'altra per tutto il castello; dentro le sale, i corridoi, scivolando ce una volpe sotto le gambe di camerieri e domestiche. Con i capelli raccolti in una treccia ad incastro, Olivia scosse la testa e saltellò, con quelle gambe lunghe. Dietro di lei, i due fratelli, il cugino e la giovane dama, la seguirono come matti per recuperare la principessa che, non contenta, prima di fuggire, si levò l'abito prezioso di dosso, rivelando di sotto il completo maschile che rubò inaspettatamente dall'armadio del fratello maggiore, Lucas.
Con fierezza, corse a piedi nudi, con i pantaloni neri che strinsero la sua vita, e la camicia nera arrivò fin sopra i suoi fianchi, essendo ancora troppo larga per lei.
«Non sei una fata!» esclamò Edward durante quella matta corsa. «E RIDAMMI I MIEI VESTITI, FEMMINUCCIA!» Gridò Lucas, nel vago tentativo di afferrarla da un braccio. Olivia si fermò, infastidita da quel "nomignolo" che tanto detestò. Tutti si fermarono dalla frenetica corsa, Edward davanti a tutti allargò le braccia per fermarli. Olivia si voltò lentamente verso di loro, con lo sguardo accigliato: «Come mi hai chiamata?» domandò la principessa, assumendo una posizione d'attacco. «Oh, oh...» mormorò Lucas, «Ora ti ammazza.» disse Darnes accanto a lui. Olivia scattò pericolosamente contro il povero Lucas che, urlando come un disperato, corse via a gambe levate. Quella tremenda corse fra Edward e Darnes, spostandoli bruscamente, tanto che Anna barcollò indietro. Edward allungò un braccio dietro la sua schiena e l'afferrò saldamente, stringendola a sé:
«Presa.» sogghignò lui.
«Pff... spostati, predatore.» sussurrò la rossa, con le gote ormai accaldate. Edward ridacchiò e si chinò verso il suo volto con le labbra a cuore, «Mh... fammi dare un morso a quelle guance.» disse lui, «Maniaco.» ringhiò Anna, allungando le mani sul volto del principe che scoppiò sonoramente a ridere. Darnes, accanto a loro, li guardò per tutto il tempo e finse di star male, come se stesse per vomitare: «Quante smancerie.» mormorò il moro.
Nel frattempo, Lucas corse fino in fondo al corridoio, sfuggendo dalla sorella che quasi lo raggiunse, ma appena questo svoltò l'angolo, la mano di Sebastian lo fermò, sbattendo contro la sua fronte. «Ahi, ahi.» si lamentò Lucas, mentre Sebastian lo spinse indietro con la mano ben poggiata contro la sua fronte. Olivia si fermò subito alla vista del fratello, scivolando quasi a terra. Si ricompose e si schiarì la voce, voltandosi subito di spalle per non mostrarsi, ma Sebastian la fulminò con lo sguardo. «Olivia.» la chiamò il maggiore, mentre questo mollò Lucas per incrociare le braccia, conserte. Maria si mise accanto a lui, per osservare meglio Olivia, incuriosita da quel suo insolito vestiario. La principessa si voltò lentamente e forzò un sorriso, con le mani incrociate dietro la schiena: «Si? Sono io Olivia Harsen.» rispose la ragazzina, strappando un sorriso a Sebastian che, scrutandola, rimase perplesso ma affascinato. «Si è vestita con i miei abiti.» piagnucolò Lucas, «Per questo voleva che le legassi i capelli in quel modo, non li sopporta.» parlò Darnes, mentre dietro di lui, Edward e Anna, si staccarono dal loro amoroso abbraccio. La dama trattò con indifferenza il principe più grande, ma senza farsi notare, si voltò velocemente verso di lui per rubargli un piccolo bacio a stampo, ricomponendosi all'istante e con gli occhi fissi verso gli altri. Edward ghignò e toccò le punte dei capelli della giovane, tirandoli leggermente, solo per stuzzicarla, ricordandole che in ogni caso lui avrebbe vinto contro i sentimenti di lei. Anna ispirò lentamente, per calmarsi, controllando quella sua matta voglia di saltargli addosso, nonostante l'orgoglio.
«Però... sta bene.» disse Sebastian, alzando lo sguardo verso i fratelli e il cugino, Olivia esultò mentalmente, iniziando a gesticolare in modo teatrale verso Edward e Lucas: «Visto?! Sto bene così.» disse la principessa.
«Bene, adesso i miei abiti puzzeranno di fragole e girasoli.» si lamentò Lucas, roteando gli occhi. «Meglio fragole e girasoli che menta!» esclamò Olivia, correndo verso di lui per aggrapparsi ad una sua gamba e mordicchiarlo sul ginocchio. Lucas mise le mani sui propri fianchi e la guardò dall'alto, disperato. Maria ridacchiò, affascinata, però, dallo stile mascolino della ragazzina... si rispecchiò parecchio in lei. Edward si accarezzò la fronte e, col capo leggermente rivolto verso il basso, ridacchiò. «Sembrate fidanzati.» ghignò Anna, spezzando all'istante il ghiaccio di silenzio che si creò; quella furba, percepì qualcosa fra Maria e Sebastian, capì subito ogni cosa e non riuscì ad attendere. Maria arrossì e la guardò, non fiatò, a malapena riuscì a schiudere le labbra per dare una vaga risposta ma...
«Lo siamo.» rispose subito Sebastian, zittendo tutti.
Lucas e Olivia alzarono lentamente le teste verso di loro, Edward e Anna guarono entrambi senza sosta, spostando i loro occhi allo stesso tempo prima su Maria e poi su Sebastian. Darnes, invece, osservò entrambi con neutralità.
«SI.» Gridò Anna: «LO SAPEVO.»
«Benvenuta nella famiglia Harsen!» esclamò Lucas, aprendo le braccia, «Tanto io lo sapevo già che tu eri innamorato di lei.» ghignò Olivia, rivolgendosi a Sebastian, il quale, le indicò di stare zitta, assumendo però la stessa espressione della sorella. «Sul serio?» domandò incredulo Edward, avanzando velocemente verso Maria, assieme ad Anna. «Io... bhe, si...» rispose la fanciulla, spaesata e col volto arrossato. Edward la strinse in un forte abbraccio e l'alzò da terra, girando su se stesso. Maria scoppiò a ridere e si strinse a lui, per poi poggiare i piedi a terra non appena questo la mise giù, accanto ad Anna. Sebastian la guardò tutto il tempo, poi le toccò una ciocca corvina, ammaliato dalla sua presenza e dal suo profumo.
«È un'Henula.» sussurrò subito dopo Sebastian.
Edward, Lucas e Olivia, lo guardarono straniti: «...Cosa?» domandò il maggiore fra tutti, puntando i suoi occhi sul fratello che, anziché rispondere, lo fissò con decisione.
«Lo sapevo! Lo sapevo!» urlò improvvisamente Anna, afferrando dalle braccia Maria, «I miei sospetti non hanno mai torto!» Esclamò.
«Tu sai sempre tutto ma non parli mai!» si lamentò Lucas, gesticolando contro la dama che non fece altro che toccarla sul volto e fra i capelli. «Come... com'è possibile?» domandò Edward, meravigliato ma scioccato.
«Lei e sua madre, erano le ultime due. Lei adesso è l'unica rimasta...» rispose Sebastian. Maria si sentì osservata da mille occhi, scrutata e analizzata, come se fosse una creatura estranea al mondo... e in effetti, un po' lo era.
«Maria...» la voce di Darnes parlò con calma dietro la corvina, la quale si voltò subito, incuriosita. Per tutto quel tempo, lui la guardò a distanza, in silenzio, col cuore bloccato in gola e i polmoni pieni d'aria. Trovò il coraggio di avvicinarsi lentamente, per osservarla, incredulo ma colpito da quella forte sensazione di "fortuna". Si sentì fortunato, aggraziato dalla presenza di Lei, di Maria, di quella creatura così tanto importante e dal potere inestimabile. Sgonfiò i polmoni: «Posso parlarti?» le domandò con coraggio. Maria non riuscì a respirare, si voltò lentamente verso Sebastian, ma lui, puntò sin da subito il suo sguardo glaciale contro il cugino. Rimase zitto per un po', poi guardò la donna che tanto amò e, inaspettatamente, annuì. Maria si sentì sicura di rispondere, guardò nuovamente Darnes e annuì. Il moro sorrise e schiarì la voce, abbassò lo sguardo e camminò verso il corridoio, Maria lo seguì senza timore, sotto l'attento sguardo di tutti che, in perfetto silenzio, li osservarono andar via.

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora