𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 89° - 𝑽𝒊𝒏𝒐 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐.

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Quella notte, finalmente, fu diversa dalle precedenti.
Appena il sole calò dietro l'oceano, un grosso falò si accese al centro della città, e mille tavoli vennero tutti uniti fuori dalle abitazioni; su di essi ci furono brocche di vino rosso, uva rossa, sangue di animali versati all'interno di calici e carne cruda - animale - ancora sanguinante. Il fumo del grande falò acceso dai cittadini illuminò quasi il cielo e uscì persino oltre le mura. Donne e bambini ballarono, la maggior parte degli uomini invece furono tutti radunati a parlare e a bere dai loro calici. Alcuni furono già ubriachi, persino i musicisti, che suonarono vari strumenti a fiato, accompagnati da due ragazzi che crearono ritmi euforici, battendo freneticamente le mani su dei piccoli tamburelli, incitando la gente ad alzarsi dalle tavole per festeggiare. Tantissime lanterne vennero appese ai lati dei tetti delle case, prolungandosi fino alla scalinata che venne ricoperta da un tappeto rosso e illuminata, appunto, dalle grandi lanterne. I bambini corsero, gridarono e giocarono fra loro, molte donne si riunirono per portare altra roba per il grande banchetto e gli uomini risero a squarciagola, con i calici fra le mani....
Anche dentro il castello, si udì della musica e delle risate.  Seduti dietro la grandissima tavolata posizionata all'interno della sala da pranzo, il Re Marcus, affiancato dalla moglie Kate e da Alex, stettero finalmente seduti. Parlarono parecchio, mentre varie guardie portarono ogni cosa al tavolo, prestando attenzione ad ogni singolo ordine del loro Re che, subito dopo, li invitò ad accomodarsi per il banchetto. Con loro, anche i giovani principi si sedettero e si rilassarono, pronti a festeggiare la loro vittoria tutta la notte. Prima di aprire il banchetto, tutti gli uomini che andarono a combattere si lavarono e levarono via le loro pesanti armature, indossando dei leggeri e comodi abiti. Lucas, Edward e Darnes, indossarono dei semplici pantaloni neri e delle camicie bianche, scoperte sul petto. Sebastian, invece, fu l'unico vestito di nero. Lucas sorrise alla madre con dolcezza, mentre gli adulti parlarono, Darnes, invece, si alzò con calma dalla tavola... preso da pensieri che non avrebbe di certo condiviso apertamente con tutti. Edward lo guardò, poi inghiottì il vino rosso che rinfrescò la sua gola e s'avvicinò al fratello, quasi stranito... con gli occhi che guardarono altrove: «Che hai?» gli domandò. Sebastian fissò il quarto calice di vino ancora pieno, con le sopracciglia corrugate in un'espressione quasi nervosa. Pensò parecchio... a quella chioma corvina di boccoli neri che avrebbe voluto accarezzare, di quegli occhi neri come le tenebre insinuate fra le foreste... si sentì patetico. Comandato a bacchetta da quei sentimenti che, quella sera, lo disturbarono. Non la vide al suo ritorno, e ciò scatenò in lui confusione, rabbia ma vulnerabilità... per questo si innervosì. Non rispose subito al maggiore, ma prese a bere tutto d'un sorso la bevanda, poi posò il calice sul tavolo e si leccò le labbra. «Che cos'ho? Che voglio godermi questa serata come voglio io.» rispose subito dopo, alzandosi dalla tavola con fare quasi brusco, ignorando il fratello maggiore che, con un ghigno, distolse lo sguardo dalla sua figura, e guardò in avanti.
Lucas osservò sia Darnes che Sebastian, poi guardò Edward e - come suo solito - roteò gli occhi e sbuffò, «Con permesso, raggiungo gli altri.» disse, regalando a tutti un enorme sorriso a labbra chiuse, ma quando si voltò, ritornò serio e corse verso il lato opposto, in cerca quasi disperata delle due uniche persone che non vide al suo ritorno...

«Esci da questa stanza.»
«No!»
«Muoviti signorina!»
«Non mi farò vedere con questo... coso, addosso.»
«AH?!»
Anna tirò dal polso Maria con tutte le sue forze, ma la corvina si ostinò. Con una posa drammatica, Anna guardò l'amica dall'alto e sgranò gli occhi: «Non osare chiamare "coso" quest'abito! È preziosissimo! E poi, è su misura per il corpo di un'umana! Non l'ho mai dato a nessuno, non l'ho mai buttato, ne sono gelosa! Ma anni fa non calcolai che noi vampiri non possiamo assolutamente indossare questi abiti così minuti come te. Adesso, esci! Ti devono vedere tutti, dannazione!» esclamò la rossa, afferrando con due mani il polso di Maria. Tirò e tirò, ma la ribelle forza dell'umana sorprese la vampira stessa, tanto che si fermò con l'affanno. «Guarda, Maria... giuro che-» - «ANNIE! MARY!» la voce chiara e allegra di Lucas, dopo giorni, riecheggiò finalmente fra quelle mura desolate. La giovane dama alzò immediatamente lo sguardo e con gli occhi sgranati fissò la sua slanciata e allenata figura; né lei e né Maria, non riuscirono a salutare i quattro durante il loro ritorno, poiché corsero a lavarsi e prepararsi per festeggiare il loro ritorno vittorioso dalla guerra. E a quella bellissima vista, Anna non riuscì a trattenere un enorme sorriso ma, allo stesso tempo, osservò attentamente e quasi tristemente la ferita sul lato sinistro della fronte del giovane principe. «Lucas?» domandò timidamente Maria, uscendo finalmente dalla stanza di Anna, sfoggiando involontariamente il suo magnifico aspetto quasi elegante e provocatorio. Lucas si fermò di colpo davanti a loro, rallentò lentamente la sua corsa e con gli occhi quasi spalancati fissò l'abito in seta che strinse le forme carnose di Maria. L'abito Lasciò le cosce scoperte, così che i sandali in cuoio nero risaltassero le gambe bianche e lisce della fanciulla, con i lacci legati lungo i polpacci e gli stinchi.
La gonna del vestito arrivò stretto a metà coscia, il petto fu scoperto fino al centro dello sterno, dove Lucas notò un particolare è bellissimo neo proprio al centro dello sterno, leggermente al di sotto della linea fra i due seni di Maria.
Il corpetto leggero mantenne il petto di Maria, poi, proseguì con delle maniche lunghe fino alle mani, sempre in seta... e sul dorso delle sue mani, cadde a punta con dei ricami in pizzo, sempre neri. Anna girò Maria con un sorriso soddisfatto e le spostò i capelli dalla schiena, mostrando così a Lucas lo spacco dell'abito da dietro, che lasciò la schiena della giovane completamente scoperta fino all'inizio del suo bacino. «Non sono all'altezza di indossare quest'abito, sul mio corpo. Ti prego Lucas, dillo tu a lei...» Maria parlò quasi con disperazione, allontanandosi di poco dalla dama per poter coprire nuovamente la sua schiena con i capelli lunghi... ripetendo lo stesso passaggio anche sui lati del suo volto. Lucas non le rispose, ma semplicemente s'avvicinò a lei e la strinse in un forte abbraccio pieno di affetto e amore... come per zittirla e tranquillizzarla. «Sei una favola con quest'abito addosso. Il nero e il rosso... sembrano colori creati proprio per te.» le sussurrò, mentre Maria gli accarezzò i capelli biondi, ancora legati nelle treccine.

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora