𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 94° - 𝑭𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂.

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Appena l'alba toccò il cielo, i cittadini si misero subito al lavoro, ripulendo il "disastro" della festa della sera precedente. Gli umani lavorarono sotto il sole, tenuti sotto controllo dai contadini e fabbri d'alto rango, vampiri.
Il castello si riempì di tranquillità, Edward, Lucas, Darnes, la principessa Olivia e la dama di corte, Anna, chiacchierarono dentro la biblioteca. Il più grande fra tutti, stette poggiato sul grande tavolo, sul quale Lucas giocò con dei libri, ponendoli uno sopra l'altro per crearne una piccola torre. Olivia stette seduta sulle gambe del cugino, Darnes, il quale le sistemò i capelli, facendo una grande treccia: «Mi danno fastidio tutti questi capelli.» mormorò Olivia, con le braccia conserte e un broncio stampato in volto, poi soffiò su una ciocca biondo platino che le cadde sul viso. «Quanto sei capricciosa, come tuo fratello Sebastian.» disse Anna, mentre sistemò alcuni libri che prese in prestito, sotto l'attento sguardo di Edward, che non le levò gli occhi di sotto nemmeno un istante. «Approposito... dov'è?» si intromise Edward, sistemandosi meglio con le gambe poggiate al tavolo, seduto, e con le sopracciglia corrugate. Tutti lo guardarono con curiosità e con stranezza, dato che, per una notte intera, fino a quel mattino, nessuno di loro lo vide. Ma a quella domanda, una delle due porte dell'entrata della grande biblioteca di aprì, udendo passi veloci e risate a loro parecchio familiari. Anna aggrottò la fronte e, con sguardo malizioso - anche se confusa - osservò subito Edward, il quale alzò le sopracciglia, sorpreso nel sentire quella risata. Dietro una lunga fila di scaffali, sbucò proprio lui, Sebastian, in compagnia di Maria. La loro presenza attirò immediatamente l'attenzione di tutti, come dei soldati sull'attenti, Edward si voltò lentamente, con un leggero sorrisetto stampato sul volto e, con i suoi occhi glaciali e nordici, scrutò attentamente la figura del fratello... osservò ogni singolo lembo di pelle. I due, ormai, amanti, si zittirono all'istante, Sebastian strinse per tutto il tempo la corvina dalla mano, con le dita intrecciate, senza nemmeno accorgersene.
Sebastian deglutì: «...Buongio-»
«Buongiorno.» risposero tutti in coro, fissandoli ancora.
Darnes osservò le loro mani, in silenzio, dopodiché distolse lentamente lo sguardo e continuò a sistemare i capelli della cugina. Maria guardò tutti, sistemandosi con la mano la gonna dell'abito azzurrino che indossò, i suoi occhi si posarono su quelli di Anna, la quale - come Edward, con suo fratello - scrutò sin da subito la sua figura, lasciandosi scappare una piccola risatina a labbra chiuse. «Lucas... come va con la testa?» domandò timidamente Maria, Lucas mise in cima l'ottavo e ultimo libro della torre che creò, per poi sorridere e indicare una piccola cicatrice sul lato della sua fronte: «Avevo bisogno di energie, ci ha messo molto ma sta svanendo.» rispose. Maria sorrise, sollevata a quella notizia. Olivia, nel frattempo, la fissò per tutto il tempo, attratta dalla sua bellezza. Rimase con le labbra schiuse e gli occhi fissi su di lei, meravigliata da quel particolare che rese Maria unica e bella. Non parlò, non per timidezza, ma per carattere; proprio come suo fratello Sebastian, non avrebbe mai esposto facilmente i propri pensieri e desideri a voce, ma tramite gli occhi e dei semplici gesti. Maria la guardò e le sorrise,a principessa non poté farne a meno di ricambiare subito. «Nostra madre e nostro padre, dove sono?» domandò Sebastian subito dopo, Edward guardò Maria e poi il fratello, «Alla sala del trono. Perché?» rispose il maggiore. «È successo qualcosa?» domandò Lucas, ma Sebastian scosse la testa e camminò velocemente verso l'uscita della biblioteca. Appena i due passarono accanto alla dama, Maria allungò una mano verso di lei e la rossa ricambiò, lasciando sfiorare le loro mani. Anna avvertì un senso di pace, di buona notizia mista ad un pizzico di ansia... grazie a quel tocco, la ragazza capì subito il perché.

«Kaulus è preoccupatissimo. Gli spedirò una lettera stanotte.» parlò Marcus, respirando l'aria gelata del suo regno, in compagnia di Alex, accanto a lui. Kate pensò qualcosa, seduta sul trono, con gli occhi fissi sulle figure di entrambi gli uomini, cercando di non pensare alle orribili emozioni che i due provarono durante quella guerra. Il suo sguardo, perso e cupo, li osservò chiacchierare amichevolmente; il marito sorrise, chiacchierando e dando qualche pacca sulla spalla di Alex, come per deviare discorsi passati e poco rassicuranti. Dalla destra della sala, Kate udì dei passi veloci raggiungere subito la grande stanza. La Regina si risvegliò finalmente dal turbine di pensieri, si raddrizzò con la schiena e si voltò sulla destra, intravedendo immediatamente la figura del figlio, in compagnia della serva dai capelli corvini. Marcus e Alex si voltarono subito, straniti dai veloci passi che spezzarono il silenzio, rimbombano contro tutte le pareti.
«Sebastian.» salutò Alex, con un leggero inchino con la testa, poi, osservò attentamente Maria. Sebastian ricambiò il saluto e Maria seguì ingenuamente i suoi gesti, col cuore in gola; tremò alla presenza della famiglia Reale.
«Ti vedo in forma, Sebastian. Cosa succede?» domandò Marcus, avanzando con calma verso il figlio. Kate si alzò dal trono, strinse la gonna dell'abito e scese velocemente le cinque scale di marmo, raggiungendo il marito. Alex rimase in disparte, voltandosi semplicemente per osservarli a distanza, davanti ai due portoni. «Padre...» mormorò Sebastian, con tono speranzoso, quasi stanco ma ricco di sorpresa. Maria tremò ancor di più, dopo aver scoperto la vera natura che sua madre le trasmise, non riuscì quasi a dormire la notte precedente. Troppe emozioni, le impedirono di parlare e di mantenere un contatto visivo sicuro, la paura la sommerse, ancora una volta. Si tirò indietro, ma Sebastian la tirò accanto a sé, appiccicata al suo corpo, fianco contro fianco. Ma nonostante ciò, lei non riuscì ad alzare la testa, non riuscì a guardarli.
«Madre...Padre, vi prego di comprendere questa mia decisione.» parlò Sebastian, col cuore in gola e il volto acceso da una forte luce di pace, amore e speranza.
«Vi devo delle scuse... Madre, per non aver ascoltato le vostre parole... per non aver dato retta al Contatto che io e Maria abbiamo avuto.» - «Cosa?» Marcus assottigliò gli occhi, stranito, ma non rabbioso. Guardò Maria, poi il figlio, l'umana tremò di più e deglutì, quasi scoppiò a piangere.
«Il mio cuore, adesso, sa ciò che vuole. Io so, con chi voglio condividere la mia vita.» Sebastian parlò con decisione, spingendo con calma Maria davanti a sé, lei diede le spalle a lui e stette di faccia al Re e alla Regina che, straniti, li guardarono. Sebastian mollò la sua mano e poggiò la propria contro la schiena di lei: «Lei... è un'Henula.» sussurrò il principe. Marcus, Kate e Alex, si pietrificarono.
«...Impossibile.» mormorò il Re, sconvolto, con i suoi occhi lucenti fissi sulla figura di Maria. «Lei è l'ultima rimasta.» disse Sebastian, mantenendo un contatto visivo deciso verso il padre, poi, con uno sguardo dolce e speranzoso, guardò la madre che, già consapevole, sospettò ormai da tempo qualcosa su Maria. La guardò, prese una sua mano e la toccò, come se stesse toccando una statua di cera.
Alex, da lontano, si avvicinò leggermente, con gli occhi sgranati e con l'animo titubante. Dagli occhi di Maria, brillò quel color ambra, di nuovo... pere troppe emozioni contrastanti che agitarono tutte le sue energie, soprattutto per la paura, per il timore di essere odiata, di non essere ben accetta in quella famiglia. Un Re e una Regina, non avrebbero mai e poi mai permesso al loro figlio di innamorarsi di una serva. Marcus sgranò gli occhi a quella luce che brillò, tanto dal catturarlo letteralmente, sconvolgendolo ad ogni respiro. «...Maria.» la chiamò il Re, con tono serio ma quasi tremolante. Maria alzò lentamente lo sguardo, con gli occhi luccicanti e lucidi, «Si... maestà?» mormorò lei, insicura. Alla vista di quegli occhi, Alex si bloccò a fissarli, Kate si strinse una mano al petto e Marcus quasi smise di respirare. «Chi era tua madre...?» domandò subito dopo Marcus, con gli occhi sgranati e fissi sull'umana. Maria aggrottò leggermente la fronte, stranita a quella domanda. Guardò Kate, intravedendo curiosità e tanta... tantissima speranza dentro i suoi occhi, tanto che lei stessa annuì, rassicurandola e spingendola al rispondere alla domanda, senza paura. Sebastian aggrottò la fronte e la fissò da dietro, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli per darle sicurezza. Maria respirò profondamente e ritornò a guardare il Re davanti a lei: «Si chiamava Lauren..»

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora