𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 16° - 𝑰𝒍 𝒎𝒐𝒓𝒔𝒐.

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Al diavolo quei terribili sentimenti, al diavolo quelle strane emozioni che provò ogni volta. Maria non poté provare qualcosa per qualcuno che la utilizzò come schiava, come una semplice donna delle pulizie o cameriera, non potè provare sentimenti per un uomo col cuore già impegnato. Già... Sebastian avrebbe sposato Cristina.
Avrebbe regnato con lei.
Avrebbe avuto figli con lei e soprattutto avrebbero condiviso entrambi la vita e la giovinezza eterna. In fondo, Maria fu un semplice corpo pieno di sangue, un'umana, uno scarto della società, una donna senza valore e forza: così si sentì lei, ingrata agli occhi di Sebastian. Perché? Perché si sentì in quel modo? Perché diede costantemente la colpa a sé stessa per lui? Un principe vampiro, un uomo troppo meraviglioso per lei.

«Mary? Diamine, ma a che cosa stai pensando?»

La voce di Lucas la risvegliò da quella confusione che sentì in testa, riportandola alla realtà immediatamente: per la distrazione di quei pensieri - di nuovo tornati per tormentarla amaramente - andò quasi a gettare una pila di piatti messi sul tavolo della grande sala da pranzo del castello. Con l'aiuto di Lucas, appunto, sistemò il grande tavolo per il famoso arrivo dello Stregone Kaulus Zafir, Maria non capì alla perfezione chi fu, ma con calma avrebbe avuto modo di parlare con Anna sull'arrivo di questo famoso stregone che, a detta di Edward, avrebbe aiutato in qualche modo la piccola Olivia. «Nulla, Lucas. Stavo cercando di capire come sistemare questi piatti.» rispose poco dopo Maria con serietà, insospettendo Lucas che la scrutò attentamente, cercando di leggere ancora la mente della fanciulla, ma senza successo; percepì solo confusione, come se la mente di Maria fosse affollata o piena di tuoni, come una tempesta, ma piena di persone che gridarono all'unisono. Il ricciolino, arreso, distolse lo sguardo per sistemare le posate sul tavolo, sospirando con leggera tristezza nel vedere la ragazza così tanto seria, Maria nel frattempo prese tre piatti e guardò Lucas con dispiacere, sentendosi quasi in colpa. «Lucas ma... Olivia come fa ad avere quella ferita?» domandò lei senza esitazione, anche se dal giorno precedente avrebbe voluto porre quella domanda ad Edward, ma Sebastian si mise di mezzo, come suo solito. Lucas parve bloccarsi a tale domanda, si fermò dal posare un cucchiaio sul tavolo e guardando in basso si fece serio, ritornando poi a posare le posate sul tavolo in ordine:
«Venne ferita durante una guerra, anni fa.»
«Una guerra...? Come?»
Lucas si morse le labbra, i suoi occhi divennero leggermente arancioni e sospirò profondamente e con lentezza, insicuro e quasi spaventato dal rispondere. «Dal regno dell'Ovest, saccheggiarono il nostro regno, e... rapirono...» Lucas si bloccò, stringendo una forchetta e tremando leggermente, gesto che Maria notò subito. La fanciulla andò a parlare per fermare il ragazzo dal rispondere, ma il ricciolino parlò prima di lei: «...Minacciarono a parole nostro padre, e non contenti, lo minacciarono prendendo la cosa più preziosa che due genitori potessero avere... i figli.» a quelle parole, Maria sentì il fiato mancare, pensando subito a Sebastian.
«In... in che senso Lucas? Rapirono voi?»
«Mary...»
Lucas alzò lo sguardo e la guardò, insicuro se continuare a parlare o meno e, proprio in quel momento dalla porta entrò Sebastian, il quale si fermò sulla soglia per osservarli. «Cosa state blaterando?» domandò subito con sospetto e Lucas abbassò lo sguardo, continuando a sistemare le posate come se niente fosse. Maria, invece, guardò Sebastian con fare scocciato, «Stavo domandando a Lucas... come sono gli allenamenti.» disse lei, mordendosi le labbra con leggera agitazione, Lucas la guardò alzando un sopracciglio, confuso, mentre Sebastian mise le braccia conserte per avvicinarsi ai due.
«Una donna interessata alle armi?»
«Amo il rischio.»
«Il rischio che intendi tu, ti ha portata al rinchiuderti in un castello a fare la serva.»
Maria si voltò verso Sebastian, desiderando con tutta se stessa gettargli addosso ogni singolo piatto, ma si frenò ancora una volta ad osservare i suoi occhi azzurri e i suoi lineamenti affemminati ma allo stesso tempo virili. «Almeno ho avuto il coraggio di rischiare.» sussurrò lei con sguardo di sfida, Sebastian assottigliò gli occhi e serrò la mascella, pronto a rispondere, ma la voce di Cristina rimbombò per tutta la stanza: «Fidati Maria, nessuno sa tirare con l'arco come il mio Sebastian, non sarai di certo tu a sfidarlo.» a quelle parole Maria abbassò lo sguardo, allontanandosi subito da Sebastian senza fiatare e ritornando a sistemare i piatti. Lucas guardò Cristina da dietro e non appena la castana si poggiò a Sebastian, il ricciolino iniziò a gesticolare e fare smorfie contro di lei, attirando subito l'attenzione di Maria che non riuscì a trattenere una piccola risatina che subito bloccò.
Cristina assottigliò gli occhi con fastidio, «Cos'hai da ridere, sguattera?» domandò la vampira. «Dovrei piangere?» rispose subito la corvina con un sorrisetto, sorprendendo Lucas che, da dietro Sebastian e Cristina gesticolò con vittoria, tappandosi la bocca per non ridere. «Osi pure rispondere?!» esclamò Cristina avvicinandosi a Maria, ma Sebastian la fermò dal polso per tirarla a sé:

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora