𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 24° - 𝑳𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝑶𝒍𝒊𝒗𝒊𝒂.

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Quel pomeriggio Marcus, Kate e Sebastian accompagnarono Kaulus, Enia e Luna per il castello; mostrarono a loro molti quadri di famiglia, risalenti a generazioni e generazioni degli Harsen. «È incredibile Marcus... è incredibile come quest'uomo sia riuscito a combattere così tante guerre.» parlò Kaulus e toccò con due dita il quadro che ritrasse un bellissimo uomo giovane assieme alla propria moglie e il figlio, che, all'epoca, fu prorpio Marcus. «Fece invidia a tutti, io lo ricordo... ma quando venne assassinato il regno del Nord parve perso e privo di vita. È ammirevole da parte tua, Marcus, aver rialzato un popolo così grande, grazie anche a Kate.» sorrise Enia alla Regina, la quale ricambiò il suo sorriso e  rispose: «L'unione fa la forza.»
Il resto degli aiutanti vennero portati nelle varie stanze del castello da Anna, la quale, dopo aver accompagnato gli ultimi, corse da Maria assieme a Edward e Lucas, dopo aver avvertito varie energie negative e, dopo aver lasciato l'umana nella stanza di Anna per riposare, questi ritornarono di nuovo da loro sorridendo, come se non fosse successo nulla, ma Sebastian percepì qualcosa in quei sorrisi forzati che finsero alla perfezione. «Abbiamo terminato, maestà.» disse Anna a Marcus, e questo annuì con un sorriso, voltandosi poi verso Kaulus con leggera ansia: «Olivia si è addormentata di nuovo, dopo il vostro pranzo infatti, mia moglie l'ha portata in stanza.» disse Marcus con un tono di voce molto serio e quasi preoccupato.
I tre principi, Anna, Kate, lo stregone e la sua famiglia, assunsero uno sguardo serio e preoccupato, «Vorrei capire cosa non va nella piccola Olivia prima che cali il sole, farei di tutto per tutti loro.» disse Kaulus con determinazione, osservando anche i tre principi. «Andiamo, allora.» disse subito Marcus, e subito guidò lo stregone verso la camera della piccola Olivia.

Una volta arrivati, Kate aprì la porta: la luce di quel pomeriggio illuminò la stanza e presentò a loro la perfetta figura della piccola dormiente nel letto. Kaulus si avvicinò immediatamente, le toccò la fronte e osservò il suo volto, «È come se il sonno la dominasse completamente; ilsuo sonno è molto profondo, avverto molta oscurità.» parlò l'uomo, i suoi occhi divennero viola e, voltandosi verso la regina, le indicò con un semplice sguardo la bambina:
«Ho bisogno di vedere la ferita sulla schiena, è possibile?» «Certo.»
Kate si affrettò all'avvicinarsi alla figlia, si chinò per girarla con delicatezza su un lato, così da sbottonarle l'abitino per scoprirle la piccola schiena, lasciando così allo stregone la perfetta vista della grande ferita che la piccola presentò lungo tutta la spina dorsale. «Dio mio...» disse Luna, chinandosi per osservarla assieme a Kaulus, Enia con preoccupazione guardò Kate, percepì alla perfezione la tristezza che la povera donna provò per anni per le condizioni della bambina. «Mai vista una cosa del genere. Chi le procurò questo graffio?» domandò Kaulus e tutti - tranne lo stregone, la moglie e la figlia - guardarono Sebastian, il quale deglutì e fissò la ferita di Olivia con occhi lucidi, «Un'ibrida.» rispose il biondo con difficoltà, Kaulus lo guardò e assottigliò gli occhi.
Sebastian si avvicinò con coraggio e si sedette sul letto, toccò la ferita con leggerezza mentre due lacrime scesero dai suoi occhi, «È grave, Kaulus?» domandò il ragazzo con serietà, fissando la sorella che dormì con così tanta profondità dal non accorgersi di quelle persone all'interno della sua stanza. «Troverò un modo, l'ho promesso a Dio e così sarà.» rispose subito dopo lo stregone e toccò con due dita la ferita e chiuse gli occhi, pronto a rivivere i terribili momenti che la bambina visse in prima persona, così si concentrò sulla ferita e...

...si ritrovò all'interno di una cella.
Vide, dal punto di vista della piccola Olivia, qualcuno che la tenne in braccio.
Capì, dalla corporatura, che questo fu un semplice ragazzino adolescente; capelli biondi, magrolino e braccia forti.
Ascoltò i suoi respiri che presto divennero dei lamenti terribili.

«Non toccarla! Non la devi toccare!»

Gridò il ragazzo.
Si dimenò, si alzò e provò a correre via dalla cella, ma il corpo cadde a terra assieme alla piccola che subito scoppiò a piangere.
Dagli occhi di Olivia vide due donne molto alte e quasi robuste che trascinarono dalle caviglie il ragazzo biondo.
Sentì le sue urla e, più il ragazzo gridò, più la piccola pianse disperatamente.
Poi, di nuovo, le mani del ragazzo presero la piccola fra le braccia per stringerla a sé, ma una di quelle strane donne cercò in tutti i modi di prenderla.

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora